L'amante infedele

Christian-Jaque fa parte di quella cerchia di cineastri francesi che la"nouvelle vague"e segnatamente François Truffaut non mancavano di criticare, ma complessivamente, questo"La seconde verité"(molto più efficace di"L'amante infedele")perché molto più corrispondente al vero e al senso(produzione di senso del fim)è ben scandito nei ritmi, non banale nello scavo psicologico, gli interpreti sono assolutamente adeguati, da Castelot a Hossein alla Mercier, riuscendo a imprimere all'opera un ritrmo e una"carica"che, per es,, nei film coevi dell'epoca manca quasi sempre, almeno nei film drammatici o"noir"(in Italia è difficile tradurre"noir", proprio perché il film"giallo"è altra cosa). [+]

Christian-Jaque fa parte di quella cerchia di cineastri francesi che la"nouvelle vague"e segnatamente François Truffaut non mancavano di criticare, ma complessivamente, questo"La seconde verité"(molto più efficace di"L'amante infedele")perché molto più corrispondente al vero e al senso(produzione di senso del fim)è ben scandito nei ritmi, non banale nello scavo psicologico, gli interpreti sono assolutamente adeguati, da Castelot a Hossein alla Mercier, riuscendo a imprimere all'opera un ritrmo e una"carica"che, per es,, nei film coevi dell'epoca manca quasi sempre, almeno nei film drammatici o"noir"(in Italia è difficile tradurre"noir", proprio perché il film"giallo"è altra cosa). C'è, ne"La seconde verité", a parte qualche lungaggine nella ricostruzione del vero delitto, della"seconda verità", quel senso del tempo e dell'esistenza che è già tipicamente esistenzialista. Certo, siamo quasi, come ha scritto qualcuno"al cinema dei nonni", ma complessivamente erano nonni abbastanza aperti al"nuovo", qualunque esso sia...  El Gato [-]

Christian-Jaque fa parte di quella cerchia di cineastri francesi che la"nouvelle vague"e segnatamente François Truffaut non mancavano di criticare, ma complessivamente, questo"La seconde verité"(molto più efficace di"L'amante infedele")perché molto più corrispondente al vero e al senso(produzione di senso del fim)è ben scandito nei ritmi, non banale nello scavo psicologico, gli interpreti sono assolutamente adeguati, da Castelot a Hossein alla Mercier, riuscendo a imprimere all'opera un ritrmo e una"carica"che, per es,, nei film coevi dell'epoca manca quasi sempre, almeno nei film drammatici o"noir"(in Italia è difficile tradurre"noir", proprio perché il film"giallo"è altra cosa). [+]

Christian-Jaque fa parte di quella cerchia di cineastri francesi che la"nouvelle vague"e segnatamente François Truffaut non mancavano di criticare, ma complessivamente, questo"La seconde verité"(molto più efficace di"L'amante infedele")perché molto più corrispondente al vero e al senso(produzione di senso del fim)è ben scandito nei ritmi, non banale nello scavo psicologico, gli interpreti sono assolutamente adeguati, da Castelot a Hossein alla Mercier, riuscendo a imprimere all'opera un ritrmo e una"carica"che, per es,, nei film coevi dell'epoca manca quasi sempre, almeno nei film drammatici o"noir"(in Italia è difficile tradurre"noir", proprio perché il film"giallo"è altra cosa). C'è, ne"La seconde verité", a parte qualche lungaggine nella ricostruzione del vero delitto, della"seconda verità", quel senso del tempo e dell'esistenza che è già tipicamente esistenzialista. Certo, siamo quasi, come ha scritto qualcuno"al cinema dei nonni", ma complessivamente erano nonni abbastanza aperti al"nuovo", qualunque esso sia...  El Gato [-]

"La seconde verité"(1966, Christian-Jaque)è comunque, forse anche se non amatissimo da Truffaut e dalla nouvelle vague, un efficacissimo giallo psicologico(non erotico, sempre che non si volgia parlare di"erotismo"a ogni piè sospinto), dove le fasi della ricostruzione della verità dell'omicidio del perfido ricattatore è racchiusa in flash-backs assolutamente impeccabili(il colore è usato in modo adeguato, senza"sbavature"), la suspense, ma anche la rivendicazione del diritto dell'uomo avvocato protagonista alla giustizia laicamente intesa e all'amore, senza impedimenti, anche se l'handicap-impedimento verrà comunque. [+]

"La seconde verité"(1966, Christian-Jaque)è comunque, forse anche se non amatissimo da Truffaut e dalla nouvelle vague, un efficacissimo giallo psicologico(non erotico, sempre che non si volgia parlare di"erotismo"a ogni piè sospinto), dove le fasi della ricostruzione della verità dell'omicidio del perfido ricattatore è racchiusa in flash-backs assolutamente impeccabili(il colore è usato in modo adeguato, senza"sbavature"), la suspense, ma anche la rivendicazione del diritto dell'uomo avvocato protagonista alla giustizia laicamente intesa e all'amore, senza impedimenti, anche se l'handicap-impedimento verrà comunque...ma non boglio anticipare alcunché. Un caso che poteva essere di cronaca(forse lo era), a partire da una questione allora"scandalosa"(il tradimento coniugale)diventa altro, quando l'avvocato protagonista viene ingiustamente accusato di omicidio, e la sua(ingiusta, ancora una volta)detenzione in carcere diventa motivo di scandalo quando si ripresenta in tribunale quale difensore- l'onta, per cos^ dire, non si lava facilmente, onta che invece è solo frutto di pregiudizio...Film comprenisvo di molti elementi, dunque, a dimostrazione ulteriore del fatto ceh questo cinema degli anni Sixties(metà, in questo caso, ma il ragionamento vale per tutto il decennio e dopo)era pregnante, per la produzione di senso e per lo stile nel quale essa viene espresso. Da vedere e da apprezzare particolarmente, in questo film nel quale ogni dettaglio è apprezzabile, l'interpretazione di Robert Hossein, troppe volte contrappsoto, in altri film, ad Alain Delon e di Michéle Mercier, forse troppo nota quale"ANgelique", dimenticando che ha interepetato molti altri ruoli....   El  Gato [-]