L'amore in città

Sfruttando l'idea del cinegiornale,il film L'amore in citta' e' un esperimento neorealista  firmato da sei neoregisti di ottima classe.Prodotto da Ferreri e Zavattini,il film racconta il tema dell'amore come viene visto da 6 talenti,nel primo intitolato Lamore che si paga,abbiamo la firma di Lizzani(achtung banditi,ai margini della metropoli) dove delle prostitute vengono intervistate nella notte buia,riguardo alla loro vita,c'e' chi non perde la speranza,e chi si e' rassegnato,nel secondo episodio invece,firmato da Antonioni,si parla di tentati suicidi(il titolo e' appunto tentato suicidio),e queste povere ragazze decidono di raccontarsi alla macchina da presa riguardo il loro gesto malsano dettato da un amore non ricambiato,ne esce un ritratto romantico esistenzialista dove appunto puo' rispondere chiaramente solo la psicologia. [+]

Sfruttando l'idea del cinegiornale,il film L'amore in citta' e' un esperimento neorealista  firmato da sei neoregisti di ottima classe.Prodotto da Ferreri e Zavattini,il film racconta il tema dell'amore come viene visto da 6 talenti,nel primo intitolato Lamore che si paga,abbiamo la firma di Lizzani(achtung banditi,ai margini della metropoli) dove delle prostitute vengono intervistate nella notte buia,riguardo alla loro vita,c'e' chi non perde la speranza,e chi si e' rassegnato,nel secondo episodio invece,firmato da Antonioni,si parla di tentati suicidi(il titolo e' appunto tentato suicidio),e queste povere ragazze decidono di raccontarsi alla macchina da presa riguardo il loro gesto malsano dettato da un amore non ricambiato,ne esce un ritratto romantico esistenzialista dove appunto puo' rispondere chiaramente solo la psicologia.Nel terzo episodio invece vediamo Dino Risi(vacanze con il gangster) che firma paradiso per tre ore,la storia in cui i giovani passano il loro tempo libero lontano dal lavoro a ballare ed a fare conoscenze.Un ragazzo e una ragazza timidi faranno conoscenza.Nel quarto episodio invece vediamo un giovane Fellini(lo sceicco bianco) firmare Agenzia matrimoniale,un episodio ove un giovane si rivolge ad un'agenzia matrimoniale bizzarra,e dice che gli serve moglie per un suo amico affetto da licantropia.Assurdo per assurdo all'agenzia interessa che l'uomo abbia i soldi,cosi si puo' fare.Si presentera' una ragazza timida e fragile e forse e' meglio che il gioco finisca qui.Nel penultimo episodio invece abbiamo uno squarcio di pura realta',infatti nell'episodio intitolato Storia di Caterina diretto da Maselli(gia' aiuto di Antonioni) parla di una ragazza palermitana che vivendo in miseria senza casa e soldi si ritrova a dover far fronte anche al figlio piccolo,lo abbandonera' ma poi pentita lo rivorra' con se'.La realta' sta nel fatto che l'attrice interpreta un fatto realmente accadutole,quindi abbiamo un'attrice di se stessa.Nell'ultimo episodio diretto da Lattuada(l'unico paragonato agli altri a non poter essere definito neoregista poiche' ha all'attivo 10 anni di carriera cinematografica) intitolato gli italiani si voltano,vediamo invece delle ragazze essere viste e spiate dagli uomini che si voltano per ammirarle.Un giudizio complessivo sul film non puo' che essere ottimo,anche se pecche ce ne sono.In primis ricordiamo che il film nasce in maniera ben sperimentale,orientandosi verso il neorealismo,ma seppur gli attori non professionisti ci sono,ed alcuni registi rispettano questo lato,in altri episodi invece abbiamo attori conosciuti(in quello di Fellini e Lattuada),pertanto manca il lato sperimentale complessivo,riuscito a questo punto solo in parte.Ma l'intera opera appare ben riuscita nel suo lato intrinseco,infatti il tema principale rimane l'amore,nel primo episodio Lizzani appunto si interroga su cosa spinga le donne a postituirsi,il perche' lo facciano e' sempre per lo stesso motivo ovvero per soldi,ma l'amore?nel secondo episodio invece Antonioni evidenzia un lato delicato come il suicidio,la fine dell'amore e dunque dell'amore,ma perche' uccidersi?esserne uscite vive non ha cambiato nulla?il buio dell'anima e' sempre piu' acceso.Nel terzo episodio Risi invece vuol far sorridere ,con una coppia che timida osserva gli altri ballare,alla fine si conosceranno,ebbene e' chiaro che l'amore non e' solo quello verbale ma anche quello visivo.Nel quarto episodio l'amore di una donna per il figlio lo fa abbandonare e poi lo riprende,ebbene l'amore e' difficile quando c'e' la fame,che soluzioni si possono prendere?nell'episodio di Fellini invece trionfa l'innocenza che non deve essere vittima di nulla che possa nuocerle,nell'ultimo episodio c'e' il lato piu' fisico e materialista ovvero il sesso,il vedere ma non toccare,l'ammirare ma non l'avere,rimane tutto mollto edonistico,ma si sorride nella scena in cui Ferreri fa' tutte le scalinate per fermare una bella ragazza e alla fine vede che la sta aspettando gia' un uomo alla fine della scalinata.L'effetto e' una candid camera.Un esempio di cinema ,ma seppur molti hanno risposto male a questo parziale esperimento,ad esempio i critici e i pessimi incassi,rimane un buon lavoro fatto con determinazione e passione,e la morale dell'amore che sia tormentato,sbagliato,o incosciente e' sempre un amore che viene raccontato nella citta' dove i registi ne cantano le gesta.
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Tra la commedia rosa e il melodramma a buon mercato. Nonostante le grandi firme della regia questo film non è niente di particolare e, anzi, molte volte scade nella banalità. Peccato, perché l'idea del cinegiornale non era male. Forse l'episodio più interessante è quello di Maselli.

stanca e non attrae l'opera a 12 mani scolpita nel primo numero de Lo spettatore dal titolo "Amore in città". Unico punto forza è forse il caso della madre snaturata di Zavattini. L'ultimo episodio (Gli italiani si voltano) sfiora veramente il ridicolo