|
Degli extratterestri, o meglio degli uomini che abitano sulla Luna, decidono di invadere il nostro pianeta per sterminarvi la popolazione a suon di bombe atomiche e poi colonizzarlo per poter ottenere migliori condizioni di vita. Il solito gruppo di eroi made in USA si imporrà con coraggio e con le più avanzate tecnologie per fronteggiare il nemico. Questa, in estrema sintesi (ma un riassunto più dettagliato non è assolutamente necessario), è la trama di I Conquistatori della Luna, uno dei film più rappresentativi - e non è un complimento - di una pagina piuttosto mediocre, ma comunque importante per la "storia" del cinema, delle produzioni hollywoodiane negli anni '50. A quel tempo registi in cerca di una grande occasione approfittavano dei set utilizzati per la realizzazione dei grandi film del periodo per girare opere di serie B legate per lo più al filone fanta-orrorifico. Si trattava di pellicole con ben poche pretese artistiche, portate avanti con budget molto ridotti e utilizzando attori sconosciuti, o comunque non grandi nomi del cinema del tempo. Nel film di Brannon sono facilmente riconoscibili tutte le conseguenze che questo tipo di produzioni portavano con sè: ci troviamo davanti ad un film ridicolo anche per un genere, come quello fantascientifico, che di per sè è in grado di prendersi moltissime libertà per quanto riguarda il realismo e la credibilità delle storie... ma con I Conquistatori si è veramente esagerato. Non solo non c'è nulla di credibile attorno ai fatti narrati (viaggi Terra-Luna in un attimo, case e palazzi "terrestri" costruiti sul suolo lunare, totale assenza dei danni causati da tutte le bombe atomiche che si presume vengano lanciate nel film, lunatici che stanziano sulla Terra in combutta con dei loschi delinquenti...), ma ancor peggio non c'è la minima cura all'aspetto estetico e cinematografico del film; nel senso che i personaggi, ad esempio, non hanno alcune caratterizzazione, si riducono al ruolo di macchiette, o meglio di presenze necessarie per permettere lo sviluppo degli eventi ma in sè, cioè liberate dal contesto entro cui si muovono, incapaci di sussistere come entità autonome. Nessuno di loro esprime sentimenti specifici che lo distinguano dagli altri, neanche i cattivi riescono a scostarsi un po' dallo stereotipo del malfattore senza scrupoli... di fronte alla totale incapacità di un regista improvvisato ed inetto, mosso solo dal sistema dei guadagni delle produzioni a basso costo, non si può che rimanere basiti per quanto il cinema di fantascienza sia caduto in basso appena un anno dopo che Robert Wise aveva mostrato, con un capolavoro indiscusso quale Ultimatum alla Terra, quanto il genere fantascientifico avrebbe potuto discostarsi dalla mera etichetta di cinema di intrattenimento per abbracciare invece tematiche serie, di ordine morale, sociale, politico in modo estremamente efficacie ed al contempo comprensibile per tutti. In ogni caso guardare I Conquistatori della Luna, che forse nel 1952 poteva apparire solo un po' banale ed oggi invece risulta assolutamente ridicolo ed obsoleto, ci permette di farci una - parziale - idea, al di là del giudizio critico e del gusto estetico degli spettatori, su un momento comunque importante (almeno a livello quantitativo per numero di film realizzati) della storia di Hollywood.
[+] lascia un commento a nicolas bilchi »
[ - ] lascia un commento a nicolas bilchi »
|
twitter
diventa fan
