breberto
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giovedì 30 agosto 2007
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film non invecchiato
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Ci sono dei film hollywoodiani che, famosi al loro tempo, visti dopo decenni non reggono al tempo, appaiono superati, si ammirano ancora più per dovere, che per reale convinzione. Questo di Mankiewicz regge ad ogni ulteriore visione e appare per quello che è: uno dei più grandi prodotti della splendida stagione del cinema classico americano. La sceneggiatura appare ancora ferrea, ottimamente articolata nei vari flash back, i personaggi sono tutti sfaccettati e complessi, non c'è manicheismo (buoni gli uni perfidi gli altri) gli attori formano un cast superbo, il doppiaggio italiano è ancora modernissimo. Qualcuno, che ha una diversa concezione del cinema, potrà obiettare che si tratta di un film di stampo teatrale, troppo parlato: troppo parlato sì, ma in fondo è un film sul teatro e tutti recitano un poco, chi più chi meno, ma si tratta di cinema e non di teatro filmato.
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Ci sono dei film hollywoodiani che, famosi al loro tempo, visti dopo decenni non reggono al tempo, appaiono superati, si ammirano ancora più per dovere, che per reale convinzione. Questo di Mankiewicz regge ad ogni ulteriore visione e appare per quello che è: uno dei più grandi prodotti della splendida stagione del cinema classico americano. La sceneggiatura appare ancora ferrea, ottimamente articolata nei vari flash back, i personaggi sono tutti sfaccettati e complessi, non c'è manicheismo (buoni gli uni perfidi gli altri) gli attori formano un cast superbo, il doppiaggio italiano è ancora modernissimo. Qualcuno, che ha una diversa concezione del cinema, potrà obiettare che si tratta di un film di stampo teatrale, troppo parlato: troppo parlato sì, ma in fondo è un film sul teatro e tutti recitano un poco, chi più chi meno, ma si tratta di cinema e non di teatro filmato. Grandissima la Davis, ma ogni volta si ammira anche la bravura della sua antagonista, Anne Baxter.
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venantino
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martedì 24 gennaio 2006
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grandi attori, splendide voci
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Ancora una volta bisogna sottolineare l'importanza del doppiaggio ai fini della perfetta riuscita di un film. Se ancora oggi riusciamo a gustare il fascino della recitazione di Bette Davis e la brillantezza dei dialoghi in film come questo Eva contro Eva, lo dobbiamo alle splendide voci dei grandi doppiatori della C.D.C.
Lidia Simoneschi è semplicemente superba nel seguire con la propria voce tutte le più piccole sfumature della recitazione della Davis, mentre Gualtiero De Angelis non le è da meno nel prestare la sua inconfondibile voce al protagonista maschile, l'attore Gary Merrill. Anche gli altri doppiatori della C.D.C. (Emilio Cigoli-George Sanders e Dhia Cristiani-Anne Baxter) contribuiscono a fare di questo film un vero gioiello del doppiaggio ed a rendere l'acquisto dell'edizione
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Ancora una volta bisogna sottolineare l'importanza del doppiaggio ai fini della perfetta riuscita di un film. Se ancora oggi riusciamo a gustare il fascino della recitazione di Bette Davis e la brillantezza dei dialoghi in film come questo Eva contro Eva, lo dobbiamo alle splendide voci dei grandi doppiatori della C.D.C.
Lidia Simoneschi è semplicemente superba nel seguire con la propria voce tutte le più piccole sfumature della recitazione della Davis, mentre Gualtiero De Angelis non le è da meno nel prestare la sua inconfondibile voce al protagonista maschile, l'attore Gary Merrill. Anche gli altri doppiatori della C.D.C. (Emilio Cigoli-George Sanders e Dhia Cristiani-Anne Baxter) contribuiscono a fare di questo film un vero gioiello del doppiaggio ed a rendere l'acquisto dell'edizione in DVD una scelta obbligata per tutti gli amanti della buona recitazione
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samanta
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lunedì 11 novembre 2019
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due donna superstar
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3 film hanno avuto 14 nomination all'Oscar il massimo raggiunto, sono: Titanic del 1998, La LA LAND ed Eva contro Eva, quest'ultima poi ebbe le due protagoniste Bette Davis ed Anne Baxter entrambe candidate come migliori attrici e anche due co-protagoniste Thelma Ritter (La finestra sul cortile)) e Celeste Holm (Alta Società) candidate come migliori attrici non protagoniste, ebbene nessuna delle 4 ricevette l'Oscar.
Il film racconta la storia di Margo Channing (Bette Davis) attrice con un carattere duro ma a 40 anni sente che non riesce più ad interpretare bene parti giovanili, il che appesantisce il suo carattere aggressivo, tramite l'amica Karen (Celeste Holm) moglie del suo commediografo e uomo di successo Lloyd, le viene presentata Eva una ragazza appassionata di teatro che Margo assume come segretaria.
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3 film hanno avuto 14 nomination all'Oscar il massimo raggiunto, sono: Titanic del 1998, La LA LAND ed Eva contro Eva, quest'ultima poi ebbe le due protagoniste Bette Davis ed Anne Baxter entrambe candidate come migliori attrici e anche due co-protagoniste Thelma Ritter (La finestra sul cortile)) e Celeste Holm (Alta Società) candidate come migliori attrici non protagoniste, ebbene nessuna delle 4 ricevette l'Oscar.
Il film racconta la storia di Margo Channing (Bette Davis) attrice con un carattere duro ma a 40 anni sente che non riesce più ad interpretare bene parti giovanili, il che appesantisce il suo carattere aggressivo, tramite l'amica Karen (Celeste Holm) moglie del suo commediografo e uomo di successo Lloyd, le viene presentata Eva una ragazza appassionata di teatro che Margo assume come segretaria. Ma Eva è un'arrivista, si insinua con la sua gentilezza, diventa indispensabile e riesce a creare il vuoto, tramite un cumulo di menzogne, intorno a Margo, seduce l'influente giornalista DeWitt (George Sanders), seduce il marito di Karen e cerca di sedurre anche il fidanzato di Margo Bill (Gary Merril) regista che la respinge, con un trucco aiutata da Karen che non sopporta il carattere di Margo, sostituisce la prima attrice con un trucco disonesto in una recita a cui sono presenti DeWitt e i maggiori giornalisti, apposta invitati, che in coro esaltano l'interpretazione di Eva a detrimento di Margo. Il film inizia con il conferimento del maggior premio teatrale ad Eva presenti tutti i protagonisti che ciascuno ricorda la vicenda con flashback. Ma il finale preferisco non dirlo per coloro che compreranno il DVD o vedranno un passaggio in TV.
Il film ha la regia di Joseph Mankiewicz che ormai era da alcuni anni sulla cresta dell'onda e che in 2 anni 1950 e 1951 prese 4 Oscar 2 per la regia e 2 per la sceneggiatura (Lettera a 3 mogli, Eva contro Eva), era un regista che curava molto l'attrice donna, mettendo in risalto le sue qualità artistiche e la sua personalità, certamente la regia è accorta , l'opera è rigorosa e perfetta, nessuna sbavatura nelle scene, i dialoghi sono inteligenti, penetranti ed acuti, non ci sono parole di troppo, il film dura quasi 2 h e 20 minuti, senza un attimo di noia o di distrazione nello spettatore. La recitazione è di alto livello e tra le 2 mattatrici mi pare superiore Bette Davis forse anche per la sua esperienza,aveva già 2 Oscar, ma che meritava in questa occasione il terzo, rispetto a quella della Baxter anche se questa interpreta benissima la subdola Eva. Anche gli altri comprimari sono ottimi, tra l'altro Sanders prese l'Oscar come migliore attore non protagonista. Il film descrive l'ambiente teatrale anche se potrebbe concernere quello cinematografico, ambiente in cui divampano la rivalità, il successo ad ogni costo che ti fa calpestare la propria dignità e il rispetto per gli altri, l'invidia e la menzogna mascherati da sorrisi, sono sentimenti e passioni delineati con semplicità ma nello stesso tempo profondità.
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artemisia1593
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martedì 10 aprile 2012
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quando i film li sapevano fare
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Un bel film come li facevano una volta: attori che sapevano esprimere tantissimo anche solo con l’espressività del volto, dialoghi chiari, comprensibili ma affatto banali, trama avvincente anche se tratta di un argomento oggi forse un po’ sorpassato (il successo a teatro).
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luigi chierico
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domenica 31 luglio 2016
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strepitoso
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Seconda parte
Sovrasta su tutti gli attori maschili George Sanders che ha ampiamente meritato l’Oscar. Bette ed Anne difficile da premiare in coppia, ma sono loro e soltanto loro coloro di cui ci si ricorda ancora dopo oltre 60 anni. Altri elementi essenziali del film sono la gelosia,la spregiudicatezza,la falsità, l’inganno a cui invece risponde la generosità, la commozione,e così alla cattiveria la bontà, l’arrivismo che si avvale di tutti e di ogni mezzo. Alla fine ci si chiede se questo è un film o teatro, cinema o vita? è la vita, ed è per questo che il film ci appartiene. Sì perché, come dice pressappoco Bill Sampson, attratto dal cinema più che dal teatro:”tutto è teatro, ogni spettacolo, il cinema, il circo, la danza, la vita è teatro”.
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Seconda parte
Sovrasta su tutti gli attori maschili George Sanders che ha ampiamente meritato l’Oscar. Bette ed Anne difficile da premiare in coppia, ma sono loro e soltanto loro coloro di cui ci si ricorda ancora dopo oltre 60 anni. Altri elementi essenziali del film sono la gelosia,la spregiudicatezza,la falsità, l’inganno a cui invece risponde la generosità, la commozione,e così alla cattiveria la bontà, l’arrivismo che si avvale di tutti e di ogni mezzo. Alla fine ci si chiede se questo è un film o teatro, cinema o vita? è la vita, ed è per questo che il film ci appartiene. Sì perché, come dice pressappoco Bill Sampson, attratto dal cinema più che dal teatro:”tutto è teatro, ogni spettacolo, il cinema, il circo, la danza, la vita è teatro”. Il teatro è l’arte più antica del mondo da Eschilo a Shakespeare,da Goldoni a Pirandello, da Edmund Kean a Vittorio Gassman, che lo ha interpretato nell’omonimo film, da Laurence Oliver ad Eleonora Duse, dal teatro hanno attinto tanti registi ed attori del cinema che è la settima musa, la settima Arte, e nel cinema sono cresciuti attori ed attrici di fama mondiale da Anna Magnani a Bette Davis, da Charles Laughton a Katharine Hepburn, scegliendo a caso nel firmamento di Greta Garbo. Si può quindi dire che quando l’interpretazione di un personaggio d’un film è teatrale, allora il film è anche teatro. Un ottimo film recente è Birdman, in cui cinema e teatro si contendono il consenso del pubblico. Per finire va ricordato che la grandissima e bellissima Vivien Leigh, più volte Oscar, morta a soli 53 anni,attrice di cinema e di teatro ha recitato per oltre 350 repliche in teatro il dramma di Tennessee Williams “Un tram che si chiama desiderio” che ha poi interpretato con Marlon Brando nell’omonimo film sotto la regia di Elia Kazan, in cui meritò uno dei 5 Oscar assegnati al capolavoro. E’ stata lei la famosa Ofelia nell’Amleto e Rossella O’Hara in Via col vento. Amici lettori questo è parlare di cinema,siamo su un altro pianeta con Eva ed Adamo. chibar22@libero.it
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luca scial�
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venerdì 14 giugno 2013
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arrivismo tra attrici
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Broadway. Una grande attrice di teatro assume una giovane come assistente. Ma sente oltremodo il peso degli anni e prova forte invidia per la ragazza, che, sebbene appaia timida e servile, è in realtà molto ambiziosa. Al punto da ottenere un provino e finire per sostituire l'osannata interprete. Di qui sarà solo una scalata al successo. Ma tanto talento nasconde un passato poco trasparente.
Primo film di spessore per Mankiewicz, sicuramente il migliore, che traspone un romanzo di Mary orr (sebbene non ne sia accennato nei titoli) sull'arrivismo del mondo del teatro, che ben presto infetterà anche Hollywood. Superba Bette Davis, all'apice della carriera, ma c'è anche un cameo per Marilyn Monroe, da poco lanciata dal primo film Giungla d'asfalto.
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Broadway. Una grande attrice di teatro assume una giovane come assistente. Ma sente oltremodo il peso degli anni e prova forte invidia per la ragazza, che, sebbene appaia timida e servile, è in realtà molto ambiziosa. Al punto da ottenere un provino e finire per sostituire l'osannata interprete. Di qui sarà solo una scalata al successo. Ma tanto talento nasconde un passato poco trasparente.
Primo film di spessore per Mankiewicz, sicuramente il migliore, che traspone un romanzo di Mary orr (sebbene non ne sia accennato nei titoli) sull'arrivismo del mondo del teatro, che ben presto infetterà anche Hollywood. Superba Bette Davis, all'apice della carriera, ma c'è anche un cameo per Marilyn Monroe, da poco lanciata dal primo film Giungla d'asfalto. La pellicola ha vinto 6 Oscar su 14 Nomination.
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luigi chierico
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martedì 2 agosto 2016
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strepitoso
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Prima parte
Dopo aver rivisto questo autentico gioiello della cinematografia di tutti i tempi mi sono detto : taci,ogni parola lo profana. Passata la sbornia del piacere e dell’ammirazione, ora mi provo a dire qualcosa chiedendo scusa a tutti coloro che lo hanno realizzato. Ringrazio quindi il grande e notissimo produttore Darryl F. Zanuck, Mary Orr sagace soggettista, il grande regista e sceneggiatore Joseph L. Mankevicz , a lui si deve Giulio Cesare, Cleopatra, La contessa scalza, ed il bellissimo film Improvvisamente l’estate scorsa. Sebbene in ritardo, visti i lunghi decenni trascorsi,ringrazio i costumisti e scenografi, insieme a colui che ha curato la colonna sonora nel rispetto della sceneggiatura, ancora il geniale fotografo che ha saputo fermare l’obiettivo su alcuni particolari, dettagli e sugli sguardi magnifici di tutti i protagonisti.
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Prima parte
Dopo aver rivisto questo autentico gioiello della cinematografia di tutti i tempi mi sono detto : taci,ogni parola lo profana. Passata la sbornia del piacere e dell’ammirazione, ora mi provo a dire qualcosa chiedendo scusa a tutti coloro che lo hanno realizzato. Ringrazio quindi il grande e notissimo produttore Darryl F. Zanuck, Mary Orr sagace soggettista, il grande regista e sceneggiatore Joseph L. Mankevicz , a lui si deve Giulio Cesare, Cleopatra, La contessa scalza, ed il bellissimo film Improvvisamente l’estate scorsa. Sebbene in ritardo, visti i lunghi decenni trascorsi,ringrazio i costumisti e scenografi, insieme a colui che ha curato la colonna sonora nel rispetto della sceneggiatura, ancora il geniale fotografo che ha saputo fermare l’obiettivo su alcuni particolari, dettagli e sugli sguardi magnifici di tutti i protagonisti. Un grazie ancora ai doppiatori che non hanno fatto perdere neanche una battuta nel dialogo così continuo e serrato tra gli i personaggi. Tutto così dovuto e curato dal citato regista a cui è andato l’ambito Oscar quale migliore regista, come al film per il migliore dell’anno.
La vicenda si snoda su diversi argomenti che girano tutti attorno ad un asse che si chiama “Spettacolo”. Ad animare l’amore per il teatro, là dove invece è un film a cui si sta assistendo, due grandiose figure femminili, portentose nelle interpretazioni, indimenticabili: Bette Davis nella parte di Margo Shanning,diva del teatro,e Anne Baxter,nella parte dell’aspirante attrice di palcoscenico prima e di cinema dopo, Eva Harrington. E’ lei l’Eva contro Eva, colei che pur di arrivare là dove aspira è pronta a calpestare se stessa. Un confronto che dura per tutto il tempo della proiezione senza mai stancare, una lotta di Eva contro Margo e di Margo contro Eva. Al loro fianco altri personaggi che costituiscono le basi di uno spettacolo, e come per questo film superlativo c’è un produttore, c’è un commediografo o soggettista, un critico pronto sempre ad osannare o a distruggere uno spettacolo, qualunque esso sia, un artista, un compositore. Ed è a loro che lo spettatore dedica una particolare attenzione: al produttore Max Fabian,interpretato da Gregory Ratoff ,al commediografo Hugh Marlowe (Lloyd Richards),al critico e cinico Addison De Witt,ottimo interprete George Sanders, a Bill Sampson (Gary Merrill) fidanzato conteso di Margo, a cui si aggiungono le figure di Thelma Ritter, nella parte della cameriera di Margo,Birdi Coonan, e Karem, moglie del commediografo,interpretata dalla bravissima Celeste Holm. Segue 2 parte per spazio.
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