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"Delitto in formula UNo"(1984, Bruno Corbucci)è, come qualche altro film der Monnezza e dell'ispettore Giraldi, un piccolo classico. Qui Milian è in crisi perhcp gli nasce un altro figlio e non gli danno un aumento, perché è stato sospeso dal servizio in quanto il cognato è coinvolto in un furto, perché non avrebbe inadagato nella direzione giusta... Inoltre lo vediamo ballare in un night, anzi in una sala di ginnastica aerobica e verso il finale impegnato come(occasionale)corridore automobilista di formula Uno. Bella prova, la sua, sempre, qui specialmente nella capacità di collegare delitti apparentemente slegati(uno a Roma, l'altro a Milano, anzi meglio a Monza, sull'autodromo, come nel titolo). Inoltre c'è sempre questa prova in romanesco, tutti parlano così, salvo naturalmente Milian, cubano qui doppiato in romanesco dal grande Ferruccio Amendola-sono piccoli"classici"di un cinema popolare-, diremmo quasi"borgataro"in romanseco, appunto. Da consigliare a chi non ha visto questi film che, appunto a distanza di quasi 35 anni, assurgono al ruolo di classici, perché"fotografano"quella che ormai è un'altra epoca(gli anni Ottanta malfamati per alcuni, per altri quelli della Milano-e non solo, forse, ossia dell'Italia in generale, includendo dunque ancher Roma-"da bere", con le canzoni dell'epoca , da Vasco Rossi a Toto Cutugno a qualche altro brano. Sceneggiatura impeccabile, regia sempre"frizzante", soprattutto per il ritmo e tra gli altri interpreti, Dagmar Lassander, Pino Colizzi, come"vilain", l'immancabile(e simpaticissimo, da rimpiangere quasi al pari di Milian)Bombolo, Maria Grazia Buccella confinata in un ruolo marginale, Enzo Garineri nel ruolo di un giudice acrimonioso per vari motivi personali... In complesso, citando un lemma tornato in auge per motivi poltici, si tratta di una vera"pacchia"--- El Gato
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