Debutto cinematografico del 27enne Marins,e del suo alter ego Zè(negli USA noto come "Coffin Joe" e futura figura di culto in patria).Dando il via al cosiddetto "Cinema Marginal",il regista crea un antieroe blasfemo e perversamente ammaliante dal cupo look entrato nel mito:mantello e cilindro scuro,sguardo torvo,unghie adunche e carattere giocosamente cinico.Tecnicamente approssimativo oggi,ma allegramente sadico(per l'epoca,certo non poco),fumettistico e visionario in un modo sghangherato.Vietato e condannato all'uscita per la violenza e il presunto anti-cattolicesimo(soltanto la sequenza in cui Zè mangia carne durante il Venerdì santo fù più che sufficiente a scatenare l'ira di molti!),poi riscoperto all'inizio degli anni 90 quale esempio lampante del trash al suo meglio:quello che sa sfruttare la povertà di mezzi e il lugubre bianco e nero,degno dei coevi prodotti della Hammer,o degli horror anni 40,come pure il prologo con la vecchia zingara.A tratti ricorda anche il maestro nostrano Mario Bava e il surrealismo Bunueliano(le apparizioni dei morti nel finale).Seguito da "Questa notte mi incontrerò nel tuo cadavere".
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|