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Gianni Garko, l’interprete autentico di Sartana, contribuisce a confondere le idee del pubblico vestendo i panni di un personaggio che ha il nome storpiato in “Santana” anche se nella versione per gli Stati Uniti non si fanno troppi scrupoli e lo chiamano proprio Sartana mentre i francesi lo ribattezzano addirittura Sabata. Crudo, violento e comico allo stesso tempo questo western di Rafael Romero Marchent mostra i maggiori difetti nel finale che appare troppo frettoloso e che meritava qualche attenzione in più. Peccato perché nonostante qualche buco di sceneggiatura e la scarsità di sorprese la storia scorre bene. La storia non nuova dei due amici all’inseguimento del tesoro e raggirati dalla bella donna viene arricchita da una sottotrama con una spietata banda che rapina ed esercita feroci violenze sui passeggeri di una diligenza destinata a diventare più tardi il soggetto del film Prega il morto e ammazza il vivo di Giuseppe Vari. Tornando al titolo c’è da comunque da aggiungere che il protagonista non ha nulla dell’eleganza di Sartana: invece dell’abito rigorosamente nero veste in pelle e il suo cappello non è immune dall’incontro con vari gradi di sporco.
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