Tra le tante opere incompiute della storia del cinema, quella di Clouzot merita una menzione particolare ed è meritoriamente ricostruita da questo film-documento che sfrutta l'abile montaggio delle rushes del film alternate alle interviste e testimonianze di chi orbitava a vario titolo attorno alla lavorazione del film. La menzione è un atto doveroso ma anche istintivo non tanto e non solo per l'interesse dei retroscena che acconpagnano emblematicamente ogni operazione filmica fallimentare. Il punto qualificante pare soprattutto l'emergere delle pulsioni e delle passioni che preludono ad ogni atto creativo e di come queste siano mediate nella realizzazione di un processo (da sempre complesso) come l'arte cinematografica. La storia del film (mai terminato) è quella di una giovane coppia di sposi che prende in gestione un piccolo alberghetto in una località balneare e del progredire inesorabile e allucinato di una nevrosi ossessiva del protagonista maschile (un Serge Reggiani imposto dal regista alla produzione) verso una condizione di irreversibile gelosia patologica. Vi si concentrano due degli aspetti più affascinanti nella poetica dell'autore: una tensione sempre crescente e sempre in 'agguato' che prende spunto dall'apparente casualità del quotidiano e una spasmodica e maniacale ricerca della perfezione nella messa in scena (la riproduzione di geometrica esattezza della sequenza di uno studiato storyboard). Dalle sequenze proposte in questo documentario si intuisce la pressione enorme che il regista fa gravare sugli attori (Serge Reggiani dall'ordinaria e sconvolta espressività ed una Romy Shneider dal fascino perverso e impenetrabile) e sul cast tecnico (ben tre di ripresa con alcuni dei migliori professionisti del tempo). Un budget enorme e la grande profusione di mezzi non consentirono comunque al film di essere completato a causa di un improvviso malore del regista (colto da attacco cardiaco). Questo prezioso documento rende bene l'escalation di maniacali attenzioni riversate dall'autore nella costruzione di un'opera le cui ambizioni surclassavano qualunque capacità di resistenza fisica e psichica e tuttavia contribuisce a illuminare in modo folgorante e intenso i meccanismi oscuri e mistreriosi che fanno di un film dal soggetto ordinario uno straordinario capolavoro mancato. Educativo.
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