Dopo l'ottimo esordio di segni di vita,Werner Herzog firma il suo secondo lungometraggio .La storia racconta la rivolta di un gruppo di nani contro un capo dell'istituto in cui si trovano,poiche' lui ha rinchiuso un loro amico.Daranno vita ad ogni tipo di crudelta'(uccidono una scrofa,danno fuoco alle piante,buttano giu'' le palme,crocifiggono scimmie)anche se infine verranno arrestati.Herzog affronta la tematica della rivolta ,o meglio della rivoluzione ,i nani arrivano a compiere gesti grandi ed alti nonostante la loro piccolezza ,ed inoltre non manca l'ironia (il nano hombre messo nella stanza con la nana)ma il film e' disturbante per la sua inusualita',ed Herzog si muove abilmente nell'inquadrare le scene ,inoltre non rinucia al movimento circolare(la macchina che fa sempre lo stesso identico giro in cerchio,la processione con la scimmia crocifissa) che gia nel precedente film era evidente.Il nano che spicca di piu' e' hombre, il piu' basso ,egli fin dalla prima scena viene inquadrato al centro e per la maggior parte delle scene verra' inquadrato cosi.Hombre con la sua risata incute un certo timore,essa non e' una risata di liberazione,ma di malignita' e oscurita'.Pertanto gli altri nani non risparmiano persino i loro simili ,ovvero dei nani ciechi che girano con un bastone,e li provocano infine picchiandoli.Ottimo film dove l'atmosfera malsana si percepisce ,risvegliando(come dice lo stesso Herzog)il nano che c'e' in noi.Chiaro il riferimento al clima del 68.Eccellente la scena finale di Hombre con il dromedario davanti a lui ,simbolicamente rappresenta quest'ultimo il deserto e il primo il capo o il re di quel deserto,dove il capo dell'istituto se n'e' andato,litigando con un ramo che crede lo stia indicando.Da vedere.
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