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Vincenzo Musolino, che nei titoli figura con lo pseudonimo di Glenn Vincent Davis, l'anno prima della sua prematura morte, avvenuta nel 1969 a soli 39 anni, riporta sullo schermo il personaggio di Cjamango, da lui ideato nel 1967 per l'omonima pellicola diretta da Edoardo Mulargia. Diretto con buon mestiere sviluppa il tema della vendetta con una violenza inusitata per l'epoca in cui viene girato. La scena in cui viene pronunciata la frase che dà il titolo al film, con Cjamango che infila la pistola in bocca a uno degli assassini della sua famiglia resta nell'immaginario del western all'italiana anche se al momento dell'uscita costa al film un divieto ai minori. Abile artigiano del cinema Musolino riesce a ottenere il meglio dagli attori, Peter Martell e George Ardisson su tutti. Gioca con le inquadrature e riesce a supplire con eleganza e creatività ai problemi di un budget scarso. C'è da chiedersi che cosa avrebbe potuto fare se il destino non ci avesse messo lo zampino. Di lui restano soltanto due film. Questo e Quintana a testimonianza di un talento vero.
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