Una brillante colonna sonora scritta da Victor Young - lo stesso del celebre brano “Around the World”, di cui si avvertono alcune analogie - corona il miglior film di cappa e spada in assoluto, che riunendo vari generi si offre ai più svariati palati: avventura, azione, romanticismo, commedia, affresco storico e di costume. Molto teatrale, non solo per le recite propriamente dette ma anche per l’impianto melodrammatico di fondo, stemperato però da un umorismo che non si prende mai sul serio, e anzi esagera nell’annacquare il sale della vicenda (i vari omicidi a fil di spada si susseguono come se si trattasse di infilzare pupazzi).
Il bel Mel Ferrer è alla pari di Stewart Granger, anzi è perfino più affascinante nel suo ruolo di “mezzo cattivo”, in bilico tra la perfidia e la sincerità. Alla fine, la scoperta delle reciproche parentele di sangue nobile e l’apparizione sporadica di Napoleone tradiscono una vena antirivoluzionaria che contrasta col carattere libertino del protagonista.
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