L'orizzonte degli eventi |
|||||||||||||
Un film di Daniele Vicari.
Con Valerio Mastandrea, Gwenaëlle Simon, Francesca Inaudi, Giorgio Colangeli, Lulzim Zeqja
Drammatico,
durata 115 min.
- Italia 2005.
uscita venerdì 20 maggio 2005.
|
|||||||||||||
|
|||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ambizioso, non riuscitodi neutrinoFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 1 giugno 2005 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'ambientazione, la fotografia, la colonna sonora, il montaggio di molte scene sono molto belli. E gli attori bravi. Nella prima parte ci sono forse troppi elementi: si ha l'impressione che per toccarli tutti il regista si sia messo a "correre", creando qualche confusione: ci vogliono dieci giorni per riempire il rivelatore Helios e poi, zac, nella scena successiva sono gia' li' a prendere dati!! La qualita' dell'ambiente della ricerca e' resa, per certi aspetti di "atmosfera", abbastanza bene. Dal punto di vista "scientifico", ci sono parecchie sciocchezze gratuite: l'esperimento Gallex avrebbe scoperto che i neutrini hanno massa (??), la schermata che fa vedere gli "eventi", la tecnica con cui Max falsifica i dati, quando gli si spengono gli schermi e "perdono il lavoro di un giorno (che razza di PC usano??) ecc.. E a che servira' mai questo esperimento? possibile che non si potessero spendere due parole sul senso della misura che Max sta conducendo con tanta ambizione? La cosa che mi stupisce e' che quando si fa un film, mettiamo, di guerra, in genere si sta molto attenti alla ricostruzione quasi filologica delle armi, delle uniformi, del linguaggio etc. Al Laboratorio del Gran Sasso c'erano tutte le competenze per fare altrettanto sull'argomento "fisica sotterranea", ma non mi pare che siano state sfruttate. Si e' cercato di "dare un'idea" superficiale (anche se di sicuro si poteva far peggio, e alcune cose, per esempio l'interno del rivelatore, sono rese bene), ma sentendo il parere di persone non specialiste mipare che lo scopo non sia stato raggiunto. Nella seconda parte alcune scene sono molto dilatate, alla ricerca di un lirismo per il personaggio che sembra arduo comprendere a fondo. Si capisce che Max sta affrontando un percorso interiore, sta avendo una presa di coscienza, ma quale? Alla fine che avra' mai concluso? Che e' meglio lasciare ammazzare il suo amico e andare a fare l'amore con la ricercatrice? O semplicemente non ha voglia di riprendere l'autobus? Fra l'altro, non ha appena ritirato 5000 euro? Non poteva ritirarne cinquanta in piu' e pagarsi un taxi? Gia' ma poi non avrebbe potuto osservare la "vita vera" che si svolge al tramonto al parcheggio dei bus: la coppia che si bacia, la signora che passa...temo che ci voglia un po' di piu' per descrivere un "percorso interiore". Nel complesso: un film interessante, pieno di spunti e di ottima regia, ma la sceneggiatura e il montaggio non gli rendono merito.
[+] lascia un commento a neutrino »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti | Articoli & News | Multimedia | Shop & Showtime |
|
Link esterni
Sito ufficiale |