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"The Dead Pool"(Buddy Van Horn, 1988, su soggetto e sceneggiatura di Steve Sharon, Sandy Shaw, Jack Person)è l'ultimo film dedicato all'inspector Callahan(che per il poubblico italiano diventa Callaghan, tra l'altro) da Clint Eastwood, che l'avea anche interpretato, prima, dirigendosi nel film(intendo naturalmente un altro episodio della"serie"),, dvoe il perosnaggio, sprezzante del"legismo"di regolamenti e codici deontologici, non è però per nulla un brutale razzista, una persone indegna di ogni rispetto umano, capace di infierire sui deboli, al contrario anzi un personaggio coraggioso, che sa affrontare il pericolo genersoamente, rischiando sempre di persona, cui viene affiacntato un collega giovane, sinoamericano, praticante il kung-fu, ma dove egli rimane"leader"indiscusso, per così dire. A parte l'invenzione dell'automobilina eterodiretta, telecomandata ma anche esplosiva, si segnalano alcune sequenze di notevole effetto, ma soprattutto la doppia detection impietosa verso il mondo dello spettacolo"hard.horror"(con note implicazioni legate alla droga), ma anche verso quel"quartio potere"che negli USa non perdona, il mondo dei media, anche intendendo sopratuttto la TV(consideriamo il fatto che neglli ultimi anni 1980 l'informatica e i suo sviluppi scueessivi erano ancora in una fase particamente"primordiale"....).Coraggioso esporsi, in questo quadro, da parte dei Gun's and ROses, senz'altro "esperti"di dcerte dinamiche, ma anche la presenza di Jim Carrey in un ruolo"socttante"e"serio"(anche se la dicotomia ruoli drmamatici/comici sarebbe da metter in disccusione al punto da negarla, in realtà)e di Liam Neeson in un ruolo ancora più"compromettente". Callahan, reso con grande intelligenza della parte da Clint Eastwood(né poteva essere altrimenti)è un personaggio leggendatio quanto capace di valere come"cntroprova". chi lo ritiene un bieco reazionario, quais un"fascista"ha da ricredersi, purché non sia ciecamente abbarbiacato a idee ricevute e stereotpi... Possiamo dire che il film chiude dengamente la"seire", sempre che non si proceda(secondo chi scrive questa nota sarebbe opportuno fare invece così)invce coisidernado ogni film un'opera(o un prodotto, a seconda della valutazione estetica ma anche sociologica del cinema)a sè stnate, diversa dalle"altre", dagli altri"episodi"che tali invero non solo, non essendo episodi di un"serial"TV... Da valutare opportunamente. direi, come film polizisco-thriller(se vogliamo inquadrarlo in un genere)che perà guarda anche oltre sé, tendnedo a dimensioni più complessive.... E Eastwood segna un ulteriore passo in una carriera che all'epoca era già lunghissima(come interprete, regista, compositore e comunque musicista), ma che si sarebbe ancora accreewsicuta ulteriormente, ifino alle opere recenti e recentissime. El Gato
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