fiffa89
|
mercoledì 27 luglio 2011
|
l'albero della vita..non d'oro ma di compimento..
|
|
|
|
"Gli americani misurano la grandezza in termini di quattrini, rincorrono l'albero della vita come frutto d'oro puro. Ma vi è un altro albero non d'oro, ma di compimento...il cui fiore è la meta, il cui frutto è l'amore...le sue espressioni sono tutte gemtilezza, le sue vie portano tutte alla pace...trovate quell'albero e troverete la grandezza"
La frase che fà da pilastro a questo bellissimo film del 1957.
Un giovane uomo parte alla ricerca dell'albero d'oro della Contea senza riuscire a trovarlo; diviso dall'amore per due donne, rinuncia ai suoi sogni perchè messo di fronte alla responsabilutà di diventare padre.
[+]
"Gli americani misurano la grandezza in termini di quattrini, rincorrono l'albero della vita come frutto d'oro puro. Ma vi è un altro albero non d'oro, ma di compimento...il cui fiore è la meta, il cui frutto è l'amore...le sue espressioni sono tutte gemtilezza, le sue vie portano tutte alla pace...trovate quell'albero e troverete la grandezza"
La frase che fà da pilastro a questo bellissimo film del 1957.
Un giovane uomo parte alla ricerca dell'albero d'oro della Contea senza riuscire a trovarlo; diviso dall'amore per due donne, rinuncia ai suoi sogni perchè messo di fronte alla responsabilutà di diventare padre...
Susanna (Liz Taylor) innamoratasi di lui, lo sposa con l'inganno. La "morale" intrinseca in questo film è proprio dettata dal titolo: l'albero della vita inteso come il percorso che il protagonista compie per trovare il suo reale posto nella vita...led è proprio ciò che le due donne gli faranno capire.
Questo perchè si dice che "l'albero della vita" sia anche conosciuto come "la scala di Giacobbe" nella Genesi che si estende dalla terra al cielo..un percorso accompagnato dagli angeli che riempiono la vitya, l'intelletto, il cuore di consapevolezza...i tre pilastri dell'albero sono le tre vie dell'essere umano: l'amore, la forza e la compassione che porteranno alla vera conoscenza del bene e del male...
Stupenda trasposizione del Cabalà sullo sfondo della Guerra Civile Americana.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fiffa89 »
[ - ] lascia un commento a fiffa89 »
|
|
d'accordo? |
|
f.vassia 81
|
giovedì 7 ottobre 2010
|
drammone fluviale
|
|
|
|
Drammone fluviale in stile "Via col Vento", privo però del pathos necessario. Molti i momenti francamente noiosi, anche se il disegno dei personaggi non è male, e la fotografia ( specie quella in interni ) regala qualche suggestione. Lodevole l'impegno di Clift, reduce da quel terribile incidente che gli cambiò la mimica facciale.
|
|
[+] lascia un commento a f.vassia 81 »
[ - ] lascia un commento a f.vassia 81 »
|
|
d'accordo? |
|
samn97
|
domenica 11 gennaio 2015
|
melodramma in costume ricco di pathos
|
|
|
|
Bellissimo melodramma tipicamente americano ambientato nel periodo della Guerra di Secessione. La storia e la caratterizzazione dei personaggi sono ottime, e nonostante la lunghezza del film la somma bravura del cast e l'incanto di costumi, scenografie e colonna sonora concorrono per rendere le quasi tre ore una piacevole visione, ricca di momenti che offrono pathos sia in ambito drammatico che romantico. La sequenza finale è indimenticabile e stupenda, e degne di nota sono la scena della ricerca dell'Albero d'oro compiuta da un giovane John, la sequenza di guerra e quella presso la casa distrutta di Susanna. Padrona indiscussa della pellicola è la straordinaria Elizabeth Taylor, eccellente nel delineare una donna turbata e tragicamente malata di depressione: male che la porterà ad una morte lungamente ricercata, ma verificatasi nel modo che lei tanto avrebbe desiderato, ossia cercando l'Albero d'oro per il marito.
[+]
Bellissimo melodramma tipicamente americano ambientato nel periodo della Guerra di Secessione. La storia e la caratterizzazione dei personaggi sono ottime, e nonostante la lunghezza del film la somma bravura del cast e l'incanto di costumi, scenografie e colonna sonora concorrono per rendere le quasi tre ore una piacevole visione, ricca di momenti che offrono pathos sia in ambito drammatico che romantico. La sequenza finale è indimenticabile e stupenda, e degne di nota sono la scena della ricerca dell'Albero d'oro compiuta da un giovane John, la sequenza di guerra e quella presso la casa distrutta di Susanna. Padrona indiscussa della pellicola è la straordinaria Elizabeth Taylor, eccellente nel delineare una donna turbata e tragicamente malata di depressione: male che la porterà ad una morte lungamente ricercata, ma verificatasi nel modo che lei tanto avrebbe desiderato, ossia cercando l'Albero d'oro per il marito. Grazie alla qualità eccelsa dell'interpretazione della Taylor i momenti melodrammatici sono resi autentici e veramente riescono a suscitare forti emozioni negli spettatori: commovente e grazie all'attrice estremamente interessante e convincente è l'attaccamento ossessivo alle bambole, che tuttavia con grande sacrificio è pronta a distruggere per amore di John. Montgomery Clift è ottimo nel gestire un complesso ruolo da protagonista, sempre espressivo e determinato nonostante l'incidente che limitò per sempre la sua espressività (ma da grande attore quale era non fa minimamente pesare la cosa); anche Eva Marie Saint - a mio giudizio in una delle sue migliori interpretazioni - è assolutamente perfetta, e come pochissimi è in grado di intensificare esponenzialmente i momenti drammatici di qualsiasi personaggio interpreta. Preziosa la presenza nel cast dei due grandi attori Lee Marvin e Agnes Moorehead, che offrono ottime interpretazioni di supporto.
Se cercate un melodramma magnificamente interpretato e in grado di farvi davvero sognare con scenografie e costumi che ci trasportano nell'America dell'800, allora L'Albero della Vita fa assolutamente al caso vostro: a dir poco stupendo.
Quattro candidature agli Oscar, tutte più che meritate: Miglior Attrice (Elizabeth Taylor), Miglior Scenografia, Costumi e Colonna Sonora.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samn97 »
[ - ] lascia un commento a samn97 »
|
|
d'accordo? |
|
|