katherine.k.
|
sabato 28 gennaio 2012
|
la nuova magia di merlino sulla bbc
|
|
|
|
La storia di Camelot, di Artù e della Tavola Rotonda è stata rivisitata ormai diverse volte, con versioni sempre nuove che si allontanavano, chi più e chi meno, dall’originale ciclo bretone o dalle opere più fedeli al mito originale – tra cui una delle più conosciute, quella di T.H.White. Ma cosa ha reso Merlin un successo di una simile portata? Molti fattori, di sicuro alcuni perfino notevolmente scontati.
Si parta da un cast giovane e fresco, con Bradley James nei panni di Artù e Colin Morgan in quelli di Merlino – privo di barba bianca o fama planetaria, ma qui un semplice coetaneo di Artù che è ancora alla cerca del proprio posto nel mondo. Altri personaggi ricorrenti, non tutti esattamente “attinenti”, sono Morgana, la bellissima Katie McGrath, e Gwen, la servetta povera e insignificante che rapisce il cuore del futuro re di Camelot e diventa Ginevra.
[+]
La storia di Camelot, di Artù e della Tavola Rotonda è stata rivisitata ormai diverse volte, con versioni sempre nuove che si allontanavano, chi più e chi meno, dall’originale ciclo bretone o dalle opere più fedeli al mito originale – tra cui una delle più conosciute, quella di T.H.White. Ma cosa ha reso Merlin un successo di una simile portata? Molti fattori, di sicuro alcuni perfino notevolmente scontati.
Si parta da un cast giovane e fresco, con Bradley James nei panni di Artù e Colin Morgan in quelli di Merlino – privo di barba bianca o fama planetaria, ma qui un semplice coetaneo di Artù che è ancora alla cerca del proprio posto nel mondo. Altri personaggi ricorrenti, non tutti esattamente “attinenti”, sono Morgana, la bellissima Katie McGrath, e Gwen, la servetta povera e insignificante che rapisce il cuore del futuro re di Camelot e diventa Ginevra. Per la prima volta, Merlino viene presentato come un ragazzo, uno tra tanti, che ha poteri magici per cui verrebbe perseguitato e perfino ucciso, a causa dell’odio dell’attuale re Uther nei confronti della magia. Diventa, quasi per caso, il servo di Artù e tra i due si crea un legame profondo, sincero, che si evolverà tra alti e bassi nel corso delle stagioni. La simpatia di Colin e l’inesperienza di Merlino rendono il loro personaggio quanto mai vicino al pubblico, che riesce un po’ a riconoscersi nella sua goffaggine e apprezza il suo buon cuore e il desiderio di aiutare tutti. Al contempo Artù è ancora lontano dall’essere il leggendario Re, possessore di Excalibur e capo di un regno pacifico e tranquillo, ed è soprattutto lontano dal conoscere il segreto magico del suo servo.
Alla bravura dei personaggi, si accostano altri fattori. I paesaggi sono sicuramente suggestivi, i costumi, che esprimono insieme lo sfarzo di una corte in ascesa e l’astratto di una terra senza tempo, perfetta nelle sue sfumature, il trucco e i capelli, in questo quadro, non possono che essere un’aggiunta ad un quadro già quasi del tutto completo.
Naturalmente, c’è anche il rovescio della medaglia. Non sempre le incongruenze con il mito sono state accolte con entusiasmo, soprattutto dai fan di una tradizione letteraria vecchia di secoli. Ginevra, da figlia di un re e indi principessa, è diventata una serva; Mordred, invece di essere il frutto dell’amore proibito tra i fratellastri Morgana e Artù, diventa un semplice bimbo druido con poteri magici; Lancilloto Ginevra di innamorano molto prima che Artù e la ragazza si sposino, creando una confusione non indifferente circa uno dei più famosi triangoli amorosi della letteratura. Perfino Tristano e Isotta atterrano in questo mondo magico, catapultati a Camelot da un’altra epoca e da un completamente differente contesto.
E allora? Qual è il giudizio finale? Promosso o bocciato? E’ innegabile che Merlin sia riuscito a stregare non pochi, riunendo la famiglia davanti ad un telefilm con lo stesso entusiasmo che, forse, non si registrava da tempo. Forse si può sorvolare sulle incongruenze letterarie, a favore di una storyline indipendente e quanto mai interessante, ma non sempre le soluzioni per farlo sembrano essere le più adatte. Di certo gli attori sembrano quanto mai capaci di adattarsi alla trama e ai personaggi, dando di nuovo modo ai più appassionati di sognare sulla Tavola Rotonda e sui suoi cavalieri, in una Terra e in un’epoca di miti e magia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a katherine.k. »
[ - ] lascia un commento a katherine.k. »
|
|
d'accordo? |
|
nico baratta
|
mercoledì 21 gennaio 2009
|
merlin o mago merlino? (parte 1^ a seguire la 2^)
|
|
|
|
Merlin,un'avventurosa storia fantastica appena terminata ed à già entrata nella storia della TV.
Puntate televisive con una media d'ascolto pari all'11% di share, seconda o terza solo a “R.I.S.”, un successo.
Ieri 20/01/2009, con l'ultima puntata della fortunata serie televisiva, si è sancita la definitiva mutazione delle gloriose gesta fantastiche dei Cavalieri di Camelot. Un pezzo della letteratura fantastica anglosassone, dove sia Re Artù che i Cavalieri della Tavola Rotonda, hanno accompagnato generazioni nel mondo surreale, facendole riflettere sulle virtù umane e valori cavallereschi a noi oggi sconosciuti. Non è da meno Sir Lancillotto che per la prima volta né si è visto, né ha potuto sfoderare la magica Exalibur.
[+]
Merlin,un'avventurosa storia fantastica appena terminata ed à già entrata nella storia della TV.
Puntate televisive con una media d'ascolto pari all'11% di share, seconda o terza solo a “R.I.S.”, un successo.
Ieri 20/01/2009, con l'ultima puntata della fortunata serie televisiva, si è sancita la definitiva mutazione delle gloriose gesta fantastiche dei Cavalieri di Camelot. Un pezzo della letteratura fantastica anglosassone, dove sia Re Artù che i Cavalieri della Tavola Rotonda, hanno accompagnato generazioni nel mondo surreale, facendole riflettere sulle virtù umane e valori cavallereschi a noi oggi sconosciuti. Non è da meno Sir Lancillotto che per la prima volta né si è visto, né ha potuto sfoderare la magica Exalibur.
Come tutti abbiamo potuto vedere ed ascoltare, la storia di Merlin è antecedente all'ascesa di Artù come Re e lo stesso mago è giovinetto alle prime armi magiche, appena uscito dall'età adolescenziale. Che non fosse un pezzo della vera storia mai raccontata per esaltare solo le gesta del glorioso regno a noi noto? Può essere, ma nessuno mai ce lo ha raccontato e perciò la diffidenza prende il sopravvento sulle letture note.
Scene ben curate, degne della produzione e dei costi affrontati dall'inglese BBC; effetti speciali da mozzafiato dirette da Julian Jones, immancabile a certi appuntamenti. Momenti di tensione fra una magia ed una bestia fantastica belligerante e sempre assetata del sangue reale. Draghi, maghi, streghe, unicorni, pozioni magiche all'inverosimile, tutti ingredienti surreali che fanno dei “nuovi” racconti di Camelot un'alterazione fortunata, voluta per esaltare le nuove generazioni che si alimentano oramai a suon di giochi e gesta leggendarie su consolle games preconfezionate e sempre più esigenti.
La domanda vien lecita:” E se la storia leggendaria di Camelot con il suo mago Merlino fosse un'altra? Se i testi finora letti non erano altro che surrogati di altre storie che nell'insieme hanno generato le gesta dei mitici Cavalieri anglosassoni?” Eppure di testimonianze identiche ne abbiamo molte: libri con egual racconti, film con la stessa trama, a volte appena alterata per esaltare le produzioni cinematografiche, ma in sostanza la storia è quella. Re Artù che con i suoi Cavalieri e fra tutti Sir Lancillotto intorno alla mitica Tavola Rotonda che oggi neanche viene menzionata (è vero, Artù non è ancora Re), Morgana ieri fata oggi sorellastra di Artù, Ginevra la futura moglie, e perciò obbligatoriamente secondo i canoni del tempo doveva essere di sangue blu, oggi non è altro che una serva di Corte, le bestie surreali che nel vecchio racconto non v'è menzione a parte i draghi, e poi, Exalibur a volte generata e donata dalla Fata del Lago, a volte fabbricata da un umile fabbro con un metallo extraterrestre e temprata da un drago, utilizzata dal padre di Artù per poi messa a riposare nel lago invece che nella famosa roccia, su cui i racconti abbondano e si perdono nella notte dei tempi.
Alterazioni “fantastoriche” che, agli occhi dei più piccoli, smentiscono i racconti fatti alle loro sincere domande. Noi, uomini degli …enta e …anta conosciamo tutt'altra storia, quella finora raccontata ai nostri piccoli. Una storia ambientata nel pieno Medioevo con scarse menzioni del padre di Artù, Re Uther Pendragon che da studi fatti sarebbe vissuto molto tempo prima dell'era arturiana tale da essere un uomo ultracentenario.
Una figura che di vero ha ben poco, tale da essere considerata semimitica ed associata a “Rhi di Cymro” sovrano dell'antico Galles. Ma non a caso la storia di Merlin (l'attuale serie tv) è ambientata in un' Inghilterra prossima all'anno 1000 d.C., era predominante fra la cultura sassone e quella celtica.
Certamente, quella di Merlin è una storia bella da vedere, non lo metto in dubbio, ma totalmente diversa dai racconti mitologici ed avventurosi che conosciamo; una storia confezionata ad hoc per esaltare le nuove mode televisive, conforme ai recenti movies come “I racconti di Narnja” o “La bussola d'oro, o come “Smalville” un racconto simile al glorioso “Superman” ma con alterazioni più giovanili. Insomma una storia rivisitata per le nuove generazioni. Che almeno si abbia la bontà di ammettere l'incongruenza con i testi che la riportano, che si informi il pubblico della rivisitazione post-moderna della leggenda, almeno siamo coscienti, anche se per la verità la storia di Camelot è stata sempre avvolta da misteri e raccontata in più versioni.
Sapete, è davvero buffo, oggi si è creata una disputa fra padri e figli (ovviamente pacata e scherzosa) sulla vera storia di Merlino, due fronti di pensiero, quasi fosse un argomento di studio da sviluppare. Vedete, ne stiamo parlando e questa è la testimonianza che la diversità del racconto ha funzionato. La reazione alla diversità narrativa sugli eventi, ha contribuito alla vittoria della produzione televisiva, siglandone il successo.
Se poi, di contorno alle vicende vissute innanzi al televisore, vi sono luoghi e immagini già viste in altre fortunatissime produzione, beh, la disputa dei padri con i figli è persa. Vedere il castello e le sue stanze, la foresta, il lago, luoghi ben noti ai più piccoli, visti e rivisti nelle altrettanti intraprendenti ed entusiasmanti gesta del mago moderno più famoso del secolo, Harry Potter, la veridicità dei vecchi racconti, agli occhi dei più piccoli, decade mestamente senza possibilità di replica.
Vedere in tv film vecchi sulle gesta di Camelot, prima della mandata in onda della prima puntata di Merlin, ad oggi è stata la ciliegina sulla torta, una ciliegina non rossa, ma di un color differente, come lo è “Merlin”, un colore evanescente stile modding, consono alle attuali abitudini giovanili (e sinceramente anche più mature – piccolo mea culpa).
A parte tutto, Merlin è stato un racconto avvincente, al passo con i tempi, bello. Sono più che convinto che il successo avuto quest'anno non passerà in secondo piano.
[-]
[+] da segnalare alle agenzie cinematografiche.
(di cinecittà)
[ - ] da segnalare alle agenzie cinematografiche.
[+] sn d'accordo
(di mary 95)
[ - ] sn d'accordo
|
|
[+] lascia un commento a nico baratta »
[ - ] lascia un commento a nico baratta »
|
|
d'accordo? |
|
|