sandman
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venerdì 2 maggio 2008
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l'inizio del resto della nostra vita...
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Dissacrante.Crudo.Grottesco.Estremo.Sbellicante.
Ritroviamo Randall e Dante, dieci anni dopo, esattamente come li avevamo lasciati. Senza arte nè parte, prigionieri di loro stessi e della loro follia.
Ma alla fine, qualcosa dentro di loro (oltre che fuori) è cambiato...è finito forse il tempo dei bagordi e delle improbabili avventure per i Commessi più sboccati d'America? Chissà... Di certo, il film, senza alcuna pretesa, lancia un messaggio forte e chiaro: la felicità stà appena dietro l'angolo, basta cercarla nelle piccole cose, nelle minuscole certezze che la vita ci dà... Un sogno da due soldi, un amico fidato, e la volontà di ascoltare con l'udito fino dei romantici la voce del bambino che è dentro ogniuno di noi e non si rassegna a crescere.
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Dissacrante.Crudo.Grottesco.Estremo.Sbellicante.
Ritroviamo Randall e Dante, dieci anni dopo, esattamente come li avevamo lasciati. Senza arte nè parte, prigionieri di loro stessi e della loro follia.
Ma alla fine, qualcosa dentro di loro (oltre che fuori) è cambiato...è finito forse il tempo dei bagordi e delle improbabili avventure per i Commessi più sboccati d'America? Chissà... Di certo, il film, senza alcuna pretesa, lancia un messaggio forte e chiaro: la felicità stà appena dietro l'angolo, basta cercarla nelle piccole cose, nelle minuscole certezze che la vita ci dà... Un sogno da due soldi, un amico fidato, e la volontà di ascoltare con l'udito fino dei romantici la voce del bambino che è dentro ogniuno di noi e non si rassegna a crescere.
Per il resto, trama lineare e seppur prevedibile, ricca di inaspettate trovate che rendono il film una vera goduria per gli amanti del genere trash/demenziale, un climax ascendente di situazioni al limite del paradossale, un'odissea vissuta tra misteriosi folletti che abitano il cavo orale (e non solo...) e lo scontro tra trilogie epiche e lontanissime nel tempo e nello spazio, una catarsi attraverso la catabasi nell'umano pietosissimo, divertentissimo vivere...assolutamente da non perdere!!!
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giu/da(g)
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giovedì 3 marzo 2011
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brillante, ma inferiore a clerks
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Un incendio distrugge il mitico mini-market dove lavorano Dante e Randal, che si ritrovano a friggere patatine in un fast food. Tuttavia Dante, fidanzato con Emma, sta per cambiare vita e mettere su famiglia in un'altra città, a meno che il suo ultimo giorno di lavoro non riserbi qualche imprevisto. Clerks II mantiene quella sapida cattiveria del primo film, dove si riconoscono i clamorosi dialoghi (Il Signore degli Anelli vs Guerre Stellari), le situazioni paradossali, ma reali, quelle piccole riflessioni sulla vita e le citazioni (la danza di Buffalo Bill de Il silenzio degli Innocenti). Nonostante questa buona impostazione Smith rinuncia a quella schematicità grezza ed a quell'immediatezza che aveva Clerks, in favore di un film stilisticamente molto più convenzionale con alcuni cliché piuttosto banali come sequenze mute con la colonna sonora che scorre in sottofondo, piccoli accorgimenti registici visti troppe volte.
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Un incendio distrugge il mitico mini-market dove lavorano Dante e Randal, che si ritrovano a friggere patatine in un fast food. Tuttavia Dante, fidanzato con Emma, sta per cambiare vita e mettere su famiglia in un'altra città, a meno che il suo ultimo giorno di lavoro non riserbi qualche imprevisto. Clerks II mantiene quella sapida cattiveria del primo film, dove si riconoscono i clamorosi dialoghi (Il Signore degli Anelli vs Guerre Stellari), le situazioni paradossali, ma reali, quelle piccole riflessioni sulla vita e le citazioni (la danza di Buffalo Bill de Il silenzio degli Innocenti). Nonostante questa buona impostazione Smith rinuncia a quella schematicità grezza ed a quell'immediatezza che aveva Clerks, in favore di un film stilisticamente molto più convenzionale con alcuni cliché piuttosto banali come sequenze mute con la colonna sonora che scorre in sottofondo, piccoli accorgimenti registici visti troppe volte. Ci si concentra troppo sui personaggi, diventati icone, che nel primo film sembravano semplicemente osservati a distanza e che ora, visti più da vicino, sembrano paradossalmente più distanti. Tentando di traghettare la storia verso un lieto fine per chiudere il tutto in bellezza, lascia la sensazione che davvero manchi qualcosa.
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predator1974
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giovedì 21 ottobre 2010
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fortissimo e dissacrante
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Bellissimo questo secondo capitolo,Kevin Smith ripropone gli indovinatissimi Dante e Randall,qui cresciuti nell'età ma non nella testa ma,gli affianca altri personaggi stralunati e indovinatissimi,Bechy,la proprietaria del fast food dove i 2 sono costretti a lavorare dopo l'incendio del drugstore del primo film,intrerpretata dalla bella Rosario Dawson,qui davvero in parte,lo stralunato ed esilarate Elias,interpretato dall'ottimo Trevor Fehrman e gli immancabili Jay e Silent Bob,qui più fusi che mai,non mancano neanche i camei di amici del regista,Ben Affleck e il bravissimo e sottovalutato Jason Lee (protagonista dell'esilarante ma semisconosciuta sit-com My mane is Earl) nei panni di Lance "cetriolo" Dowds.
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Bellissimo questo secondo capitolo,Kevin Smith ripropone gli indovinatissimi Dante e Randall,qui cresciuti nell'età ma non nella testa ma,gli affianca altri personaggi stralunati e indovinatissimi,Bechy,la proprietaria del fast food dove i 2 sono costretti a lavorare dopo l'incendio del drugstore del primo film,intrerpretata dalla bella Rosario Dawson,qui davvero in parte,lo stralunato ed esilarate Elias,interpretato dall'ottimo Trevor Fehrman e gli immancabili Jay e Silent Bob,qui più fusi che mai,non mancano neanche i camei di amici del regista,Ben Affleck e il bravissimo e sottovalutato Jason Lee (protagonista dell'esilarante ma semisconosciuta sit-com My mane is Earl) nei panni di Lance "cetriolo" Dowds. La trama è molto semplice,il pretesto è il matrimonio imminente di Dante e il suo addio all'amato New Jersey,ma serve per lo show di Randall,stavolta nella parte del leone,che,nonostante una facciata menefreghista,sessista,cinica e volgare risulta attaccato all'amico molto di più di quello che voglia dimostrare. Kevin Smith spinge sul pedale dell'acceleratore per quanto riguarda alle situazioni comiche e alle battute,il film oltrepassa il politicamente scorretto di molte lunghezze ed è,cosi esageratamente volgare da diventare quasi irreale,si ride dall'inizio alla fine e spesso,si arriva alle lacrime,insomma,un film decisamente da vedere,forse il migliore di Smith.
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jimi caos
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lunedì 7 ottobre 2013
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bel sequel
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Gustoso remake del ben più noto Clerks, Clercks II percorre le vicende del duo Dante & Randal che, sempre come commessi, hanno trovato un nuovo lavoro presso un improbabile fast food, dopo che il mitico Quickstop è stato distrutto per un incendio (dovuto alla sbadataggine di Randal).
Il film, che si potrebbe pensare essere un sequel demeziale, girato sulla falsa riga del successo del primo episodio, è invece una piacevole commedia con qualche spunto trash (vedi la scena della festa di addio al celibato con l'asino).
La storia di per sè è semplice e il finale scontato, ma non è questo il motivo per cui val la pena di vedere Clercks 2. Piuttosto è la miscela di dialoghi frizzanti e, anche se infarciti di parolacce, mai eccessivamente volgari (usare parolacce come intercalari è molto meno volgare delle solite battute su culi e tette alla Cristian De Sica), nonchè alcuni personaggi davvero spassosi che danno valore al film.
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Gustoso remake del ben più noto Clerks, Clercks II percorre le vicende del duo Dante & Randal che, sempre come commessi, hanno trovato un nuovo lavoro presso un improbabile fast food, dopo che il mitico Quickstop è stato distrutto per un incendio (dovuto alla sbadataggine di Randal).
Il film, che si potrebbe pensare essere un sequel demeziale, girato sulla falsa riga del successo del primo episodio, è invece una piacevole commedia con qualche spunto trash (vedi la scena della festa di addio al celibato con l'asino).
La storia di per sè è semplice e il finale scontato, ma non è questo il motivo per cui val la pena di vedere Clercks 2. Piuttosto è la miscela di dialoghi frizzanti e, anche se infarciti di parolacce, mai eccessivamente volgari (usare parolacce come intercalari è molto meno volgare delle solite battute su culi e tette alla Cristian De Sica), nonchè alcuni personaggi davvero spassosi che danno valore al film.
Particolarmente divertenti e mai noiosi i dialoghi: non solo Tarantino è in grado di scrivere una sceneggiatura in cui i protagonisti (tra cui la stessa Rosario Dawson di Grindhouse) sono capaci di cazzeggiare sui più assurdi discorsi per mezz'ora senza far sbuffare lo spettatore.
A mio modesto avviso, menzione speciale dovrebbe andare a Trevor Fehrman, che recita perfettamente la parte di Elias il commesso sfigato e supernerd, collega di Dante e Randal.
Buona visione
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