kaji'90
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giovedì 20 luglio 2006
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due stelle?!
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tra i tanti film horror provenienti dal panorama orientale, spicca per una certa profondità e complessità dei contenuti, la produzione coreana "Two Sister".
Come evidenzia il titolo, protagoniste del dramma, sono due sorelle: So-mi e Su-yeon che dopo essere uscite da un istituto psichiatrico ritornano a casa sotto la custodia della spregevole matrigna.
Una serie di eventi insipiegabili ed inquietanti(che raggiungono apici di puro terrore) si sviluppano durante la visione. Sogno, realtà, proiezioni mentali si confondono e costringono lo spettatore a seguire con attenzione gli avvenimenti che potranno essere messi in relazione solo all'inaspettato finale. Una pellicola che richiede l'intelligenza dello spettatore, il quale nn potrà far altro che rimanere concentrato e interessato per tutti i 110 minuti che sono la durata del film.
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tra i tanti film horror provenienti dal panorama orientale, spicca per una certa profondità e complessità dei contenuti, la produzione coreana "Two Sister".
Come evidenzia il titolo, protagoniste del dramma, sono due sorelle: So-mi e Su-yeon che dopo essere uscite da un istituto psichiatrico ritornano a casa sotto la custodia della spregevole matrigna.
Una serie di eventi insipiegabili ed inquietanti(che raggiungono apici di puro terrore) si sviluppano durante la visione. Sogno, realtà, proiezioni mentali si confondono e costringono lo spettatore a seguire con attenzione gli avvenimenti che potranno essere messi in relazione solo all'inaspettato finale. Una pellicola che richiede l'intelligenza dello spettatore, il quale nn potrà far altro che rimanere concentrato e interessato per tutti i 110 minuti che sono la durata del film. Di contorno, una storia affascinante e un sonoro che alterna mirati momenti di silenzio a musiche suggestive. Un film altamente consigliato ai cultori dell'horror o a chi apprezza drammi intensi. Sconsigliato a chi non prova interesse per visioni impegnative e preferisce film altamente commerciali.
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taniamarina
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domenica 24 maggio 2009
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un bell'horror davvero
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Può considerarsi un altro figlioletto de "il sesto senso", alla spasmodica ricerca di un finale che sorprende, e ci riesce benissimo. La fotografia è bellissima, i suoni sono spaventosi come anche le immagini, e la storia è complessa ma anche molto bella. Le bambine sono perfettamente nella parte, assecondando una trama che fa fin troppo l'occhiolino ai sensi di colpa freudiani, e alcune immagini stupiscono per la spaventosa bellezza che vantano. Terrore e dolore si mescolano benissimo diventando a tratti un po' troppo pesanti, creando un horror che, a mio avviso, non tutti hanno apprezzato per quello che merita davvero. Bellissimo
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andrej
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domenica 19 marzo 2017
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un thriller lento, enigmatico e avvolgente
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Thriller tanto elegante e raffinato quanto impervio e di difficile comprensione, per via di una sceneggiatura e di un montaggio che privilegiano in modo eccessivo la creazione e il mantenimento del mistero e della suspense a discapito della chiarezza e dell’ immediata comprensibilita’ della trama. Se infatti la sostanza della vicenda e’ abbastanza chiara, lo stesso non puo’ certo dirsi di tante scene e particolari anche importanti, che spesso sono tutt’altro che facili da interpretare: salti temporali, confusione fra realta’, sogni e allucinazioni, gioco insistito e a volte un po’ disonesto sui disturbi da personalita’ multipla rendono praticamente impossibile capire bene l’intera storia a una prima visione della pellicola, richiedendone almeno una seconda e una grande attenzione a piccoli dettagli rivelatori.
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Thriller tanto elegante e raffinato quanto impervio e di difficile comprensione, per via di una sceneggiatura e di un montaggio che privilegiano in modo eccessivo la creazione e il mantenimento del mistero e della suspense a discapito della chiarezza e dell’ immediata comprensibilita’ della trama. Se infatti la sostanza della vicenda e’ abbastanza chiara, lo stesso non puo’ certo dirsi di tante scene e particolari anche importanti, che spesso sono tutt’altro che facili da interpretare: salti temporali, confusione fra realta’, sogni e allucinazioni, gioco insistito e a volte un po’ disonesto sui disturbi da personalita’ multipla rendono praticamente impossibile capire bene l’intera storia a una prima visione della pellicola, richiedendone almeno una seconda e una grande attenzione a piccoli dettagli rivelatori. E’ un film intelligente e complesso, esteticamente sontuoso, che si avvale di un’ ottima regia, di un’eccellente fotografia, di una bella colonna sonora e di una splendida recitazione da parte soprattutto delle tre protagoniste femminili (le due sorelle e la matrigna), ma e’ anche un rebus, un enigma che richiede pazienza e concentrazione da parte degli spettatori per poter essere risolto ed apprezzato. Queste caratteristiche, unite alla lunghezza e al ritmo piuttosto lento (per altro bilanciato dal costante mantenimento di una buona dose di suspense) rendono la pellicola adatta a un pubblico amante del cinema d’autore mentre potrebbero infastidire e frustrare gli appassionati dei thriller d’azione. Personalmente ritengo che una maggiore semplicita’, linearita’ e chiarezza avrebbero giovato, facendo forse del film quel capolavoro che, cosi’ com’e’, non riesce ad essere; resta comunque una pellicola straordinaria, di notevole bellezza visiva e impreziosita da uno dei colpi di scena piu’ riusciti, imprevedibili e geniali della storia del cinema.
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