kattykatty
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mercoledì 9 agosto 2006
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un bell film che merita di esser visto!
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Un film veramente forte di sentimenti e di suspense che cerca anche se in modo esagerato di farci capire che bisogna rispettare la natura ed essere attenti con essa. Un film che ci dice ''la natura prima o poi puo ribellarsi'' ed in fondo e' proprio quello che gia comincia a fare! Merita veramente di essere visto e qui devo sottolineare la bravura del regista nel far vivere lo spettatore in quei momenti come nella realta, ti sembra di essere li dentro quando sta avvenendo il finimondo. Riesce perfettamente a farti entrare nella psicologia delle persone in un momento cosi difficile. Sembra proprio di viverci. Vorrei anche mettere una nota in merito agli attori che hanno recitato tutti molto bene.
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Un film veramente forte di sentimenti e di suspense che cerca anche se in modo esagerato di farci capire che bisogna rispettare la natura ed essere attenti con essa. Un film che ci dice ''la natura prima o poi puo ribellarsi'' ed in fondo e' proprio quello che gia comincia a fare! Merita veramente di essere visto e qui devo sottolineare la bravura del regista nel far vivere lo spettatore in quei momenti come nella realta, ti sembra di essere li dentro quando sta avvenendo il finimondo. Riesce perfettamente a farti entrare nella psicologia delle persone in un momento cosi difficile. Sembra proprio di viverci. Vorrei anche mettere una nota in merito agli attori che hanno recitato tutti molto bene.
Insomma uno dei pochi film degli ultimi anni ben fatto e che merita di essere visto senza rimpianti di qualsiasi tipo'.
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renato c.
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martedì 25 settembre 2012
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una bella lezione!
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Ottimo film, soprattutto per la lezione che vuole insegnare alle grandi potenze ed ai paesi molto industrializzati che non si può giocare troppo a braccio di ferro con la natura perchè poi si paga! Figura tipica ne è il vicepresidente USA che pensa solo all'economia senza pensare alle conseguenze che possono arrivare dopo! Meno male che quando diventa presidente si converte e capisce di aver sbagliato! La trama è ben sostenuta, si segue bene il film senza nessun momento di noia, ottimi gli interpreti e gli effetti speciali. E ci sta bene anche la storia d'amore del giovane figlio dello scienziato che esce allo scoperto in cerca di medicine per salvare la vita della sua ragazza, e l'avventura fra i ghiacci del padre scienziato che sfida qualunque avve
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Ottimo film, soprattutto per la lezione che vuole insegnare alle grandi potenze ed ai paesi molto industrializzati che non si può giocare troppo a braccio di ferro con la natura perchè poi si paga! Figura tipica ne è il vicepresidente USA che pensa solo all'economia senza pensare alle conseguenze che possono arrivare dopo! Meno male che quando diventa presidente si converte e capisce di aver sbagliato! La trama è ben sostenuta, si segue bene il film senza nessun momento di noia, ottimi gli interpreti e gli effetti speciali. E ci sta bene anche la storia d'amore del giovane figlio dello scienziato che esce allo scoperto in cerca di medicine per salvare la vita della sua ragazza, e l'avventura fra i ghiacci del padre scienziato che sfida qualunque avversità pur di raggiungere il figlio perchè è soprattutto un padre!
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francesca
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lunedì 31 maggio 2004
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da vedere
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già di per sè il tema catastrofico è sempre di sicuro impatto sugli spettatori: ti fa riflettere e ti tiene incollato alla poltrona, perchè "e se capitasse davvero?": se in più non si parla di asteroidi in collisione con la Terra o alieni rissosi ma di pericoli legati allo sfruttamento ambientale e a una "vendetta" della natura, allora la storia è ancora più interessante in quanto purtroppo credibile. La regia non si lascia prendere da momenti di lirismo patriottico del tipo "W l'America" (vedi "Indipendence day"): ci sono momenti di "volemose bene" che al regista piacciono molto, ma che in fondo non sono così fuori luogo (si parla di una nuova glaciazione, mica di un lucertolone!. Dennis Quaid è sempre molto valido, davvero un bravo attore che ultimamente andrebbe visto più spesso; non sembrano passati quasi vent'anni da "Salto nel buio".
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già di per sè il tema catastrofico è sempre di sicuro impatto sugli spettatori: ti fa riflettere e ti tiene incollato alla poltrona, perchè "e se capitasse davvero?": se in più non si parla di asteroidi in collisione con la Terra o alieni rissosi ma di pericoli legati allo sfruttamento ambientale e a una "vendetta" della natura, allora la storia è ancora più interessante in quanto purtroppo credibile. La regia non si lascia prendere da momenti di lirismo patriottico del tipo "W l'America" (vedi "Indipendence day"): ci sono momenti di "volemose bene" che al regista piacciono molto, ma che in fondo non sono così fuori luogo (si parla di una nuova glaciazione, mica di un lucertolone!. Dennis Quaid è sempre molto valido, davvero un bravo attore che ultimamente andrebbe visto più spesso; non sembrano passati quasi vent'anni da "Salto nel buio". Jake Gillenhaal ha sicuramente un futuro perchè è bravo e belloccio. Non mi soffermo sugli effetti speciali perchè indubbiamente meritano. Riassumendo: da vedere.
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sixy89
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giovedì 10 febbraio 2011
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uno die migliori film apocalittici i assoluto
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Per chi non ama il genere è comprensibile come questo film non lasci il segno, ma è assolutamente da considerarsi una pietra miliare del suo genere. Dopo Indipendence Day credo sia assolutamente il miglior film sulle catastrofi mai girato. La sceneggiatura è ottima, molto credibile nel contesto del film, cosa che nel 90% dei film catastrofici non si può dire. Traspare chiaramente un monito allo spettatore senza però scadere nei moralismi o nelle banalità. Gli effetti grafici sono di primo piano e la resa scenica è ottima.
Un bel film, veramente ben fatto e mai banale.
voto:9
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cris
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giovedì 28 settembre 2006
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l
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Nonostante questo genere susciti ancora perplessità tra gli spettatori,perchè marchiato dalla convizione sbagliata che sia mera fantascienza,basta una sola parola per esprimere il contenuto di questa pellicola:Catastrofe!e due voti a favore: interagente e psichedelico!L'idea di fondo è sempre la stessa: denunciare apertamente al mondo,la disastrosa condotta dell'uomo nei confronti della Natura,l'inquinamento esorbitante,e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali! E l'uomo non ha capito ancora una cosa:che sta giocando col fuoco!Questo film è consigliato a chi ravvisa,con un certo scetticismo la remota possibilità che la Terra si ribelli,e che credendosi incolume da ogni rischio,non spreca occasione per aggravare ulteriormente i già molti problemi ambientali che presagiscono di far ammalare il globo e con esso tutti i suoi inquilini!Una denuncia sfrontata,una preveggenza,una profezia,una sicura conseguenza ad un comportamento egoistico e contro salutare!Molti sono i films validi sulle catastrofi naturali,ma mancano tutti sempre di qualcosa,"the Day after tomorrow"invece,ha un qualcosa in più rispetto agli altri,li riprende nel loro aspetto migliore,ma vi aggiunge un tocco personalissimo che non può non renderlo unico nel suo genere.
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Nonostante questo genere susciti ancora perplessità tra gli spettatori,perchè marchiato dalla convizione sbagliata che sia mera fantascienza,basta una sola parola per esprimere il contenuto di questa pellicola:Catastrofe!e due voti a favore: interagente e psichedelico!L'idea di fondo è sempre la stessa: denunciare apertamente al mondo,la disastrosa condotta dell'uomo nei confronti della Natura,l'inquinamento esorbitante,e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali! E l'uomo non ha capito ancora una cosa:che sta giocando col fuoco!Questo film è consigliato a chi ravvisa,con un certo scetticismo la remota possibilità che la Terra si ribelli,e che credendosi incolume da ogni rischio,non spreca occasione per aggravare ulteriormente i già molti problemi ambientali che presagiscono di far ammalare il globo e con esso tutti i suoi inquilini!Una denuncia sfrontata,una preveggenza,una profezia,una sicura conseguenza ad un comportamento egoistico e contro salutare!Molti sono i films validi sulle catastrofi naturali,ma mancano tutti sempre di qualcosa,"the Day after tomorrow"invece,ha un qualcosa in più rispetto agli altri,li riprende nel loro aspetto migliore,ma vi aggiunge un tocco personalissimo che non può non renderlo unico nel suo genere.Dinamico,travolgente,appassionante,scivola come olio e non lascia aloni,ne senso di amarezza o di nausea allo stomaco!Nella vibrante bufera che imperversa senza sosta ci sentiamo anche noi accapponare la pelle!Nel caso di"Deep impact"ad esempio,travolge il dramma umano che si percecisce sottilmente,la sofferenza di chi sa che ha i giorni contati!Ma la violenza spasmodica dello Tsunami,spazza via qualsiasi ulteriore ritorno alla tragedia del film.Troppo aggressivo e disastroso è l'impatto con i sensi e persino l'idea di un Presidente così sensibile alla fine del mondo e partecipe del dolore dei suoi connazionali,lascia più che altro un buco allo stomaco e non un senso di riflessione sul dolore."Armageddon" invece,meno concentrato sul tormento universale,ma più sul dramma privato,può contare la sua popolarità su un cast di attori eccellenti e sugli splendidi occhi blu della protagonista,che da soli sanno esprimere perfettamente lo smarrimento dell'ansia e l'incertezza del futuro!Con sfaccettature più colorate,anche "Indipendence day" riporta la fine del mondo,ma questa volta non si tratta di una minaccia inanimata proveniente dal cielo,ma di forze,per così dire fino a questo momento sconosciute al genere umano!Il suo limite stà nel presentare la tragedia soltanto dal punto di vista americano,e non di estenderla alla tutta la popolazione!Comunque in tutti e tre i films,l'uomo appare sempre come l'infausta vittima tradita dal destino e non come il responsabile diretto di certi cataclismi naturali!Un passo avanti si fa con"the Core",dove il problema scaturisce dall'interno della Terra e l'uomo e il Progresso sono ritenuti i Virus scatenanti!E ancora una volta ritorniamo a"the Day after tomorrow".Rispetto ai films precedenti,la denuncia qui è severa soprattutto verso chi detiene il potere,convinto di riuscire a risolvere il problema con una fumata di sigaretta!La storia si sdoppia e si alterna fra il personaggio centrale e il figlio,bloccato insieme ad alcuni suoi amici a New York,dove l'uragano ha sterminato la vita stessa!Vola così alla ricerca del figlio e pur di salvarlo sfida l'intemperia stessa,mentre questi sottrae i suoi amici da una morte certa,il finale è lieto come sempre: l'alba del giorno dopo!
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skrat
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domenica 27 luglio 2008
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il troppo stroppia
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Intendiamoci: la pellicola può essere interessante dal punto di vista ecologico e sociale, dacché ci pone innanzi ad una problematica, che ben presto, se nessuno tra coloro che hanno voce in capitolo vorrà decidersi a fare qualcosa, riguarderà tutti noi esseri umani molto più da vicino di quanto non avremmo mai voluto. Il surriscaldamento globale, il conseguente terrore di una nuova glaciazione sono tematiche forti ed è giusto che anche la cinematografia se ne ricordi ogni tanto (giusto per non dimenticare quanto il cinema possa essere vicino alla nostra quotidianità e divenire anche strumento di analisi sociale); semmai è discutibile la modalità con cui decide di occuparsene. In tal senso, forse, costruire un disaster movie di questa portata può non essere una grande idea: le abnormi e sproporzionate esagerazioni di cui abbonda la pellicola (ridicola la bandiera che si ghiaccia in due secondi al passare di una folata di gelido vento, o l’uomo assiderato all’inizio allo stesso modo) rischiano di allontanare il pensiero comune – specie degli spettatori poco informati o poco interessati – da questi problemi, secondo la logica: “ma ti pare che possano succedere queste cose?! E’ solo un film!”.
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Intendiamoci: la pellicola può essere interessante dal punto di vista ecologico e sociale, dacché ci pone innanzi ad una problematica, che ben presto, se nessuno tra coloro che hanno voce in capitolo vorrà decidersi a fare qualcosa, riguarderà tutti noi esseri umani molto più da vicino di quanto non avremmo mai voluto. Il surriscaldamento globale, il conseguente terrore di una nuova glaciazione sono tematiche forti ed è giusto che anche la cinematografia se ne ricordi ogni tanto (giusto per non dimenticare quanto il cinema possa essere vicino alla nostra quotidianità e divenire anche strumento di analisi sociale); semmai è discutibile la modalità con cui decide di occuparsene. In tal senso, forse, costruire un disaster movie di questa portata può non essere una grande idea: le abnormi e sproporzionate esagerazioni di cui abbonda la pellicola (ridicola la bandiera che si ghiaccia in due secondi al passare di una folata di gelido vento, o l’uomo assiderato all’inizio allo stesso modo) rischiano di allontanare il pensiero comune – specie degli spettatori poco informati o poco interessati – da questi problemi, secondo la logica: “ma ti pare che possano succedere queste cose?! E’ solo un film!”. Il troppo stroppia e il rischio è quello di produrre nello spettatore un senso di svagato divertimento anziché il desiderio di approfondire scientificamente la tematica trattata nei suoi effettivi risvolti ambientali. L’idea di fondo, di conseguenza, è sbagliata e la pellicola non sortisce l’effetto desiderato (molto meglio sarebbe stato realizzare un documentario sullo stesso tema, come ha felicemente provveduto a fare l’intrepido Al Gore con “Una scomoda verità”, decisamente più realistico, efficace e scientificamente accurato). Mi si può ribattere come il tentativo del regista sia quello di dare alla tematica uno spessore più artistico, resuscitando il genere catastrofico… ebbene da questo punto di vista il fallimento è stato totale: non c’è mai un briciolo di tensione drammatica nelle storie dei protagonisti e i loro percorsi interiori finiscono con il tendere ad un buonismo desolante e fastidioso, che, per altro, contrasta con l’ideologia del film. Effetti speciali da milioni di dollari sprecati, dato che non aggiungono nulla alla costruzione stilistica delle inquadrature. Se si togliesse la banale (e per nulla emozionante) storia del padre che cerca di salvare il figlio disperso, forse la pellicola ci guadagnerebbe.
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[+] cacchio che bestia che sei
(di noxaro)
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vale '93
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domenica 3 maggio 2009
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quando la natura si ribella....
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Ho visto questo film per la prima volta ieri sera,anche se molte volte ne avevo già sentito parlare....Dunque,è evidente che in qst film gli effetti del surriscaldamente globale vengano un pò(troppo)esagerati,soprattutto quando si vedono 4 tornadi a New York,tutti insieme e tutti stranamente molto potenti...Da notare poi una stranezza:mentre intorno a loro infuria l'inferno,con tornadi praticamente ovunque,ci sono dei giornalisti con tanto di telecamera che filmano l'accaduto comodamente seduti in degli elicotteri....Ma dai,un elicottero sarebbe già precipitato,visto il considerevole spostamento d'aria causato dai tornado....Ma lasciando perdere queste bravate dei giornalisti,gli effetti speciali usati sono a dir poco magnifici,riescono a trascinarti nella storia e a fartela vivere in prima persona.
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Ho visto questo film per la prima volta ieri sera,anche se molte volte ne avevo già sentito parlare....Dunque,è evidente che in qst film gli effetti del surriscaldamente globale vengano un pò(troppo)esagerati,soprattutto quando si vedono 4 tornadi a New York,tutti insieme e tutti stranamente molto potenti...Da notare poi una stranezza:mentre intorno a loro infuria l'inferno,con tornadi praticamente ovunque,ci sono dei giornalisti con tanto di telecamera che filmano l'accaduto comodamente seduti in degli elicotteri....Ma dai,un elicottero sarebbe già precipitato,visto il considerevole spostamento d'aria causato dai tornado....Ma lasciando perdere queste bravate dei giornalisti,gli effetti speciali usati sono a dir poco magnifici,riescono a trascinarti nella storia e a fartela vivere in prima persona.Gli attori sn tutti molto bravi,e anche se il regista ha esagerato troppo i particolari,forse per amplificare ancora di più la catastrofe,il messaggio che vuole dare il film è chiaro:dobbiamo svegliarci e rispettare il pianeta,poichè noi ci viviamo sulla Terra, e quindi è anche nel nostro interesse salvaguardare il suo equilibrio...Comunque non credo che accadranno cose come quelle descritte nel film,il pianeta è andato incontro a un'era glaciale senza che ci fosse nessuno a causarla,l'ha superata e è andato avanti...Credo che,anche se il pianete comunque si ribellerà all'uomo,sarà in grado lo stesso di riequilibrare da solo il suo equilibrio come ha sempre fatto....D'altra parte,cosa può fare l'uomo contro la forza devastante della natura?
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(di vale '93)
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weach
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domenica 16 ottobre 2011
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alberga la sua angosci esistenziale
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the day after tomorrow
di Ronald Emmerich
anno di produzione 2004
Film di fantascienza apocalittica che sviluppa con scenari ricostruiti al computer ciò che potrebbe succedere al Mondo in conseguenza di una nuova glaciazione.
Una glaciazione fa riferimento al momento in cui si registra un importante avanzamento dei ghiacci sulla superficie della terra.
Essendo innumerevoli le cause di nuove glaciazioni ipotizzabili , come ad esempio la variazione dell' orbita terrestre ,bassa attività solare, attività vulcanica e di meteoriti, nella fattispecie viene messa in scena la glaciazione in conseguenza di" una mutata corrente del golfo".
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the day after tomorrow
di Ronald Emmerich
anno di produzione 2004
Film di fantascienza apocalittica che sviluppa con scenari ricostruiti al computer ciò che potrebbe succedere al Mondo in conseguenza di una nuova glaciazione.
Una glaciazione fa riferimento al momento in cui si registra un importante avanzamento dei ghiacci sulla superficie della terra.
Essendo innumerevoli le cause di nuove glaciazioni ipotizzabili , come ad esempio la variazione dell' orbita terrestre ,bassa attività solare, attività vulcanica e di meteoriti, nella fattispecie viene messa in scena la glaciazione in conseguenza di" una mutata corrente del golfo".
Altro? Si la teoria della corrente del golfo come causa di una nuova glaciazione è accreditata nell'ambiente scientifico e si dibatte principalmente su due fattori : su quando un simile evento possa verificarsi e in che misura possa l'uomo essere determinante nella mutazione della corrente del Golfo.
the day after tomorrow , "genere apocalittico "? Non sufficit !! Andiamo in analisi e domandiamoci perché in questi tempi l'oscurità ci prende tutti , ci piace assorbirla e nel nostro inconscio vorremmo distruggere tutto quanto ...per ricominciare una nuovo ciclo, magari più giusto , appagante , meno conflittuale .
Qualcuno ha detto"Ronald Emmerichfa spettacolo con la distruzione computerizzata"La citata affermazione è solo la " copertina " di un pensiero ma non indica i riflessi psicologici che ne hanno ispirato l'input. Ronald Emmerich lo ascoltato in un interessante intervista alla televisione Americana dove l'interlocutore domandava ad Emmerich il perché di questa sua voglia distruttiva ed in quell 'intervista tutto mi fu chiaro ,oltre le semplici parole,." disse Emmerich di essere affascinato dal controllo della tecnologia digitale che seguendola ne era sempre più padrone e che l'utilizzo di tale tecnica gli dava una possibilità , in passato inimmaginabile , di riprodurre sulla set con credibilità ciò la mente riesce a pensare."
Ha praticamente detto tutto .Emmerich può riprodurre sul set ciò che elabora la sua mente fedelmente.
L'intervistatore , andando più in profondità, domandò poi il perché di queste sue idee assillanti, ossessive di distruzione? Ed Emmerich , apparentemente giocando , rispose che l'infelicità ha bisogno di speranza e che quindi di cambiamenti ; che lui raccoglie questi desideri riproducendoli in un progetto in qualche modo liberatorio dove " tutto può finalmente evolversi e renderci diversi."
the day after tomorrow è un bel film d'azione ,fantascienza apocalittica , anche direi esistenziale per quanto già detto, con i giusti ritmi, mirabilmente ricostruito al computer; spettacolare , credibile possibile ; mi è piaciuto più di "2012"!!!!!!!!!!!!!
Assolutamente da vedere e da conservare il dvd nella nostra cineteca ricordandoci che Ronald Emmerich si nasconde dietro queste azioni travolgenti che costruisce ma dentro le stesse alberga la sua angosci esistenziale che vuole piu o meno celare giocandoci sopra.
buona visione weach illuminati
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darkenry
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martedì 8 febbraio 2011
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fa riflettere
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Questo film, fatto molto bene e con ottimi effetti speciali, fa anche riflettere. Tutto ciò che viene raccontato è vero. Se si contiua con questo passo i ghiacciai si scioglieranno veramente e ci saranno molti cambiameti climatici. Quindi noi dovremmo darci da fare per non rovinare ancora di più la nostra amata Terra e fare qualcosa per aiutarla.
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andrea
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domenica 14 settembre 2008
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il ritorno di roland emmerich
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A causa dell'effetto serra, il Mondo intero viene ripetutamente distrutto da tempeste marine, tornado inaspettati, grandinate violente sino a giungere alla temuta glaciazione. Dopo un maremoto che sommerge New York e intrappola un gruppo di studenti in una biblioteca della città, il padre di uno di essi e il suo team scientifico partono alla ricerca del piccolo gruppo di superstiti in una odissea che appare come la fine del Mondo... Dopo gli scarsi risultati del film storico IL Patriota, Roland Emmerich ritorna sugli schermi con l'intento di raccontarci una storia che è ormai diventata la protagonista dei telegiornali di ogni sera e di cui tutti ne hanno sentito parlare e ne sono terrorizzati.
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A causa dell'effetto serra, il Mondo intero viene ripetutamente distrutto da tempeste marine, tornado inaspettati, grandinate violente sino a giungere alla temuta glaciazione. Dopo un maremoto che sommerge New York e intrappola un gruppo di studenti in una biblioteca della città, il padre di uno di essi e il suo team scientifico partono alla ricerca del piccolo gruppo di superstiti in una odissea che appare come la fine del Mondo... Dopo gli scarsi risultati del film storico IL Patriota, Roland Emmerich ritorna sugli schermi con l'intento di raccontarci una storia che è ormai diventata la protagonista dei telegiornali di ogni sera e di cui tutti ne hanno sentito parlare e ne sono terrorizzati. Dalla fantascienza di Stargate e Godzilla, il regista è passato fiduciosamente al catastrofico ambientalista riuscendo pienamente a trasmetterci un messaggio chiro e ben mirato: la Terra in cui viviamo è ammalata, e, se non la si cura, c'è il rischio che peggiori le sue condizioni e le nostre. Il blockbuster è inevitabile, ma l'uso degli effetti speciali qui risulta saggio e; in un certo senso, anche allarmista. Sembra che per la prima volta, la critica abbia apprezzato questo sforzo registico di Emmerich e che abbia aiutato anche il lancio del film al cinema. Incassi ottimi in tutto il Mondo hanno dato ancora una volta la conferma che se il catastrofico di riflessione viene girato bene, porta i suoi riusultati, ma se viene utilizzato per insulsi sceneggiati tv del Ciclo Alta Tensione, la credibilità cala a picco.
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