alessandra verdino
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giovedì 27 agosto 2009
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la classe non e' acqua
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Vedendo questo film, superficialmente, verrebbe da pensare: "la solita commedia sexy italiana".
Niente di più falso.
Vediamo, innanzi tutto, la data di questo film: il 1965.
Nel 1968, é avvenuta una rivoluzione nei costumi - il maggio francese, Woodstock, e, con tutto ciò, la rivoluzione sessuale.
Quindi, un film anticipatore di un certo fermento culturale.
La trama, divertentissima, può rimandare alle novelle del "Decamerone" di Boccaccio.
Ma qui, c'é qualcosa in più, che conta davvero: la suberba recitazione di Vittorio Gassmann, in una parte congeniale al grande attore che é stato nel primo periodo della sua attività artistica - quello del "mattatore".
Ha saputo rendere un personaggio - un principe della corte dei Gonzaga - in un modo comprensibile, umano, simpatico, dotandolo di savoir faire, cuore, mascalzonaggine e, allo stesso tempo, vittima della società del suo tempo.
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Vedendo questo film, superficialmente, verrebbe da pensare: "la solita commedia sexy italiana".
Niente di più falso.
Vediamo, innanzi tutto, la data di questo film: il 1965.
Nel 1968, é avvenuta una rivoluzione nei costumi - il maggio francese, Woodstock, e, con tutto ciò, la rivoluzione sessuale.
Quindi, un film anticipatore di un certo fermento culturale.
La trama, divertentissima, può rimandare alle novelle del "Decamerone" di Boccaccio.
Ma qui, c'é qualcosa in più, che conta davvero: la suberba recitazione di Vittorio Gassmann, in una parte congeniale al grande attore che é stato nel primo periodo della sua attività artistica - quello del "mattatore".
Ha saputo rendere un personaggio - un principe della corte dei Gonzaga - in un modo comprensibile, umano, simpatico, dotandolo di savoir faire, cuore, mascalzonaggine e, allo stesso tempo, vittima della società del suo tempo.
Una superba prova recitativa, capace di rendere questa storia un grande testo teatrale.
La classe, quando c'é, si vede.
Anticipatore del grandissimo attore teatrale che sarebbe poi diventato.
In questo film, si ride, si ci diverte con gusto senza, assolutamente, cadere nella volgarità.
Cosa non da poco.
In mano a qualsiasi altro attore, il testo sarebbe potuto divenire sguaiato ed irriverente.
Davanti a Vittorio Gassmann si ci inchina sempre. Soprattutto in questo film.
Una grande classe.
E' affiancato da un'attrice agli esordi, e non da poco: Virna Lisi.
Anche in questo caso, un grande applauso.
Un applauso alla bellezza, alla sensualità genuina, senza artifizi.
Quello che lei sarebbe, in seguito, diventata: una grande signora, capace di resistere alle lusinghe di un mondo, in molti casi, falso e difficile.
Una donna intelligente. E bellissima.
Una coppia che fa faville, che diverte, incanta, capace di trasformare un testo sexy in una grandissima prova teatrale.
La classe non é acqua.
Per nulla.
Un inchino ed un vero, sentito, applauso.
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onufrio
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domenica 18 gennaio 2015
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accadde nel 1500
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Il principe Vincenzo Gonzaga per tenere alto l'onore della propria casata viene costretto dal padre a sposare una giovine donna appartanente alla ricca casata Dè Medici, ma sul conto del principe strane idee girano per quel che riguarda la propria virilità. Verrà dunque sottoposto ad una prova: dovrà fare l'amore con una giovane vergine, interpretata da Virna Lisi, davanti alla supervisione di varie persone. Commedia simpatica diretta da Festa Campanile, con un cast importante.
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