alessandra verdino
|
mercoledì 4 ottobre 2006
|
il coraggo, la lealta' e l'onore
|
|
|
|
Questo è un western molto atipico, che può sembrare divertente, grazie alle battute scanzonate dei protagonisti, in particolare di Charles Bronson, ma molto serio ed importante di fondo, in quanto introduce alcuni temi troppo spesso sottovalutati in questa società: il coraggio, l'estrema lealtà e l'onore.
Questo avviene tramite una figura: quella dello splendido samurai di Toshiro Mifune, l'attore/simbolo del grande regista Akira Kurosawa.
La storia è divertente e coinvolgente. Un samurai deve recuperare una preziosa spada sottratta da un bandito, uno splendido Alain Delon, ed ha soltanto sette giorni di tempo: trascorsi questi si ucciderà, second i suo codice e la sua tradizione.
Allora, accompagnato da un bravissimo Charles Bronson e da una meravigliosa Ursula Andress, intraprende un viaggio/vagabondaggio nel West e la sua personalità e il suo modo di concepire la vita vengono fuori.
[+]
Questo è un western molto atipico, che può sembrare divertente, grazie alle battute scanzonate dei protagonisti, in particolare di Charles Bronson, ma molto serio ed importante di fondo, in quanto introduce alcuni temi troppo spesso sottovalutati in questa società: il coraggio, l'estrema lealtà e l'onore.
Questo avviene tramite una figura: quella dello splendido samurai di Toshiro Mifune, l'attore/simbolo del grande regista Akira Kurosawa.
La storia è divertente e coinvolgente. Un samurai deve recuperare una preziosa spada sottratta da un bandito, uno splendido Alain Delon, ed ha soltanto sette giorni di tempo: trascorsi questi si ucciderà, second i suo codice e la sua tradizione.
Allora, accompagnato da un bravissimo Charles Bronson e da una meravigliosa Ursula Andress, intraprende un viaggio/vagabondaggio nel West e la sua personalità e il suo modo di concepire la vita vengono fuori.
Abbastanza turbato e disturbato dal simpatico fuorilegge che lo accompagna, dimostra completamente il suo rigoroso senso morale, introducendo gli importantissimi temi del coraggio, della lealtà e dell'onore.
Queste non sono parole da poco. Chi possiede queste doti, secondo l'odierna società, ha una marcia in più o una in meno?
E' estremamente difficile dirlo. Penso che conti come si nasce, l'educazione che si riceve ed il proprio personale modo di vedere e di affrontare il mondo.
Antiche dottrine, come quella dei samurai, fanno di questo modo di essere un vero stile di vita.
Sono certa di una cosa: che chi è così lo è e basta, e non può certo cambiare o rinnegare quello che ha dentro.
Nel film, lo scontro dei due modi di vedere la vita è evidentissimo.
Il samurai, dapprima non considerato o, meglio, preso in giro, diviene un importantissimo insegnamento per l'uomo del West, che apprende il vero significato di essere completamente un uomo.
Toshiro Mifune, con la sua espressione forte e smarrita in un mondo che conosce poco, ma che deve affrontare basandosi sul suo modo di essere, è veramente indimenticabile.
E' un modo troppo complicato ed inutile di vedere la vita, o è veramente la vera vita, quella che tutti noi dovremmo vivere?
Questo è un film importantissimo, che dovrebbe essere visto per fare tesoro di insegnamenti e di un modo di essere che in fondo tutti abbiamo dentro, ma che non tiriamo mai fuori, troppo spesso per la paura di essere derisi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alessandra verdino »
[ - ] lascia un commento a alessandra verdino »
|
|
d'accordo? |
|
fabian t.
|
mercoledì 5 settembre 2012
|
western originale e accattivante
|
|
|
|
Grandi attori, suggestive scenografie, dialoghi divertenti e sceneggiatura agile e coinvolgente. Un mix che funziona da subito, nonostante l'atipicità del film western in sé, presentando una storia comunque priva di retorica con ironia, anzitutto, e dinamismo visivo. Guardando il film non si può non rimanere attratti dal suo essere alquanto originale e imprevedibile, velatamente malinconico e generalmente gradevole, il che fa perdonare qualche ingenuità narrativa o eventuale bizzarria scenica. Nel complesso la storia funziona e fila liscia senza intoppi. Trovare inoltre insieme due talentati interpreti come Alain Delon e Charles Bronson non è cosa da tutti i giorni.
[+]
Grandi attori, suggestive scenografie, dialoghi divertenti e sceneggiatura agile e coinvolgente. Un mix che funziona da subito, nonostante l'atipicità del film western in sé, presentando una storia comunque priva di retorica con ironia, anzitutto, e dinamismo visivo. Guardando il film non si può non rimanere attratti dal suo essere alquanto originale e imprevedibile, velatamente malinconico e generalmente gradevole, il che fa perdonare qualche ingenuità narrativa o eventuale bizzarria scenica. Nel complesso la storia funziona e fila liscia senza intoppi. Trovare inoltre insieme due talentati interpreti come Alain Delon e Charles Bronson non è cosa da tutti i giorni. Da vedere sicuramente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabian t. »
[ - ] lascia un commento a fabian t. »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
martedì 8 dicembre 2020
|
western simil-spaghetti non disprezzabile
|
|
|
|
"Soleil Rouge"(Sole Rosso, Sol Rojo, essendo coproduzione franco-italo-spagnola, regia di Terence Young, una garanzia, da un romanzo di Laird Koenig, sceneggiatura di Denne Lepticlerc, William Roberts, Lawrence Romna, 1971)è unìopera direi decisamente ricalcata sullo stampo di Sergio Leone e dello spaghetti.Western, con aspre scene di violenza, una concezione iper-individualistica della vita(il materialismo storico di Sergio Leone), sequenze comunque di grande bellezza, dove il sole rosso(ossia al tramonto)ha decisamente il valore di epifania, di imporvvisa rivelazione. Nel film un treno viene assaltato dai banditi, che rubano una preziosissima spada d'oro del Mikado(imperatore giapponese),che l'ambasciatore giapponese avrebbe dovuto recare quale regalo imperiale al presidente USA(siamo nel 1870, quando il Giapppne aveva aperto relaqzioni diplomatiche regolari con gli altri paesi, europei e americnai, da dieci anni), Ma l'individualismo dei banditi esplode e uno di essi, Like(Charles Bronson)insieme al samurai giapponese(Toshiro Mifune)incaricato deve ritrovare la spada, rubata, insieme a un carico d'oro da Gauche(Alain Delon).
[+]
"Soleil Rouge"(Sole Rosso, Sol Rojo, essendo coproduzione franco-italo-spagnola, regia di Terence Young, una garanzia, da un romanzo di Laird Koenig, sceneggiatura di Denne Lepticlerc, William Roberts, Lawrence Romna, 1971)è unìopera direi decisamente ricalcata sullo stampo di Sergio Leone e dello spaghetti.Western, con aspre scene di violenza, una concezione iper-individualistica della vita(il materialismo storico di Sergio Leone), sequenze comunque di grande bellezza, dove il sole rosso(ossia al tramonto)ha decisamente il valore di epifania, di imporvvisa rivelazione. Nel film un treno viene assaltato dai banditi, che rubano una preziosissima spada d'oro del Mikado(imperatore giapponese),che l'ambasciatore giapponese avrebbe dovuto recare quale regalo imperiale al presidente USA(siamo nel 1870, quando il Giapppne aveva aperto relaqzioni diplomatiche regolari con gli altri paesi, europei e americnai, da dieci anni), Ma l'individualismo dei banditi esplode e uno di essi, Like(Charles Bronson)insieme al samurai giapponese(Toshiro Mifune)incaricato deve ritrovare la spada, rubata, insieme a un carico d'oro da Gauche(Alain Delon). Dopo un periodo di difficile convivenza, Like diventa amico e rispetta profondamente il samurai, ma l'incontro con Gauche sarà fattale... Di buona, anhce se non eccezionale fattura, con il peronsaggio di Bronson diverso da quello disegnato da Sergio Leone in"C'era una volta il West"("Armonica"), più cinico e scanzonato, meno prigioniero di ricordi"ancestrali", con il tema nuovo del samurai(con una lunga "tirata"dello stesso sul BUshido-codice d'onore samurai-anche a risarcimento della tendenza anti-Japs negli USA a seguito della guerra mondiale, con il tema dei campi di concentramento satunitensi per soldati giapponesi, tema trattato da Steven Spielberg con grande coraggio), con il ruolo determinante della donna(Christina, impersonataq da Ursula ANdress, che fa rivivere agli spettatori dei"Remembers"da"Dr.No-Licenza di uccidere", il primo"James Bond"sullo schermo, di quasi dieci anni prima), con il tema del bottino che però si lega alla famosa spada d'oro, simbolo sacrale, la storia(non si sa quanto sia fedele o meno al romanzo di partenza), risulta comunque abbastanza intrigante e il tema della cultura giapponese a confronto con quella USA è di certo nuovo, specie per un western. Complessivamente, fim ben diretot, d'attori, dove la presenza italiana è decisamente minoriatria(tra gli/le altre interpreti, vi sono invece Capucine e Luke Merenda), la presenza, meno"avvolgente"del solito del sound-track di Maurice Jarre, un film che, quasi mezzo secolo dopo, come si suol dire, "regge il passo" comfermando che, nonostante o anzi proprio per le relative affermazioni di Hitchcok sul ruolo degli/delle interpreti nel cinema, essi /e sono comunque determinanti e lo dimostrano sempre quando si vede un film anche a distanza di parecchio tempo dopo la sua realizzazione. Mifune indiscutibile, Bronson una"maschera"inconfondibile(a differenza di vari detrattori del grande interprete di origini russe, ritengo che egi sia stato una presenza ineliminabile nel cinema), Delon qui più "in ombra"ma comunque efficace, idem per la Andress... E la regia di Young(regista di vari "Bond")si fa notare, decisamente. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
renatoc.
|
venerdì 22 giugno 2018
|
insolito western di produzione europea
|
|
|
|
Si tratta di un mix del western classico americano e degli "spaghetti western" prodotto da Francia, Italia e Spagna con la regia di Terence Young, il regista dei primi James Bond, ed un cast internazionale! Per la prima volta in un western appare un tipico samurai giapponese magistralmente interpretato da Toshirô Mifune che sarà il miglior personaggio del film. La trama scorre con una rapina ad un treno su cui viaggia l'ambasciatore giapponese a cui i banditi, capeggiati da Charles Bronson e Alain Delon, rubano una spada d'oro che doveva essere il dono dell'imperatore del Giappone al Presidente degli Stati Uniti, e Alain Delon uccide una delle due guardie del corpo dell'imperatore; inoltre tenta anche di far morire Charles Bronson por tenersi tutto il malloppo della rapina! Inizia così un grande inseguimento al bandito traditore da parte dell' Americano, disposto a tutto pur di recuperare la sua parte di malloppo, ed il Giapponese che invece vuole ucccidere il cattivo per una questione d'onore e vendicare il suo amico! In mezzo a diverse avventure passano anche da un postribolo dove tra le ragazze c'è la bellissima Ursula Andress (che fa una bella esposizione di se stessa senza veli!) di cui Alain Delon si era innamorato! Questa ragazza viene rapita dai due inseguitori per ricattare Alain Delon, una volta trovato, a dare a C.
[+]
Si tratta di un mix del western classico americano e degli "spaghetti western" prodotto da Francia, Italia e Spagna con la regia di Terence Young, il regista dei primi James Bond, ed un cast internazionale! Per la prima volta in un western appare un tipico samurai giapponese magistralmente interpretato da Toshirô Mifune che sarà il miglior personaggio del film. La trama scorre con una rapina ad un treno su cui viaggia l'ambasciatore giapponese a cui i banditi, capeggiati da Charles Bronson e Alain Delon, rubano una spada d'oro che doveva essere il dono dell'imperatore del Giappone al Presidente degli Stati Uniti, e Alain Delon uccide una delle due guardie del corpo dell'imperatore; inoltre tenta anche di far morire Charles Bronson por tenersi tutto il malloppo della rapina! Inizia così un grande inseguimento al bandito traditore da parte dell' Americano, disposto a tutto pur di recuperare la sua parte di malloppo, ed il Giapponese che invece vuole ucccidere il cattivo per una questione d'onore e vendicare il suo amico! In mezzo a diverse avventure passano anche da un postribolo dove tra le ragazze c'è la bellissima Ursula Andress (che fa una bella esposizione di se stessa senza veli!) di cui Alain Delon si era innamorato! Questa ragazza viene rapita dai due inseguitori per ricattare Alain Delon, una volta trovato, a dare a C. Bronson la sua parte di bottino in cambio della ragazza! Tra avventure e lotte con gli Indiani alla fine trovano Delon nel bel mezzo della lotta con gli Indiani nella quale muoiono tutti i suoi uomini ed alla fine rimasti solo loro quattro Delon uccide Toshirô Mifune! C. Bronson che voleva cartturare vivo Delon per farsi rivelare il nascondiglio del malloppo si era nel frattempo affezionato a Mifune ed aveva cominciato ad assimilare i suoi deali, uccide Delon senza esitare, rinunciando così a recuperare il malloppo! Recupera però la spada d'oro e la riporta all'ambasciatore del Giappone! Bellissima la scena finale in cui si vede la spada d'oro appesa ai fili del telegrafo della ferrovia alla stazione dove sta arrivando il treno con su l'ambasciatore giapponese! Ovviamente Bronson non la consegna personalmente all'ambasciatore per non essere arrestato! Buon western che scorre bene, ed ottimi gli interpreti! Dovrebbe un po' essere rivalutato!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renatoc. »
[ - ] lascia un commento a renatoc. »
|
|
d'accordo? |
|
ottilia
|
mercoledì 29 dicembre 2010
|
sole rosso...
|
|
|
|
Un ottimo cast di grandi attori,primo tra essi, il grande, indimenticato Toshiro Mifune che sembra recitare la parte di sè stesso nel ruolo che interpreta,non basta a salvare un film,a mio dire, di serie B. Le battute sono molto scontate - a parte quelle del samurai che crede ancora negl'ideali del Bushido, nonostante preconizzi la fine della sua
classe sociale e speri di morire in una grande impresa- Bronson prevedibile, Andress bellissima ma personaggio di nessun rilievo,Delon fiacco come se avesse appena
avuto una brutta influenza....Non basta la regia e la scenografia calata in una natura aspra ,arida e ostile ,seppur bellissima, sotto lo splendore di un sole impietoso che
brilla sull'immensa ,inutile carneficina di persone morte,ma che a qualche spettatore come me ,avranno fatto lo stesso effetto di comparse,costrette a recitare un copione
già sentito e risentito.
[+]
Un ottimo cast di grandi attori,primo tra essi, il grande, indimenticato Toshiro Mifune che sembra recitare la parte di sè stesso nel ruolo che interpreta,non basta a salvare un film,a mio dire, di serie B. Le battute sono molto scontate - a parte quelle del samurai che crede ancora negl'ideali del Bushido, nonostante preconizzi la fine della sua
classe sociale e speri di morire in una grande impresa- Bronson prevedibile, Andress bellissima ma personaggio di nessun rilievo,Delon fiacco come se avesse appena
avuto una brutta influenza....Non basta la regia e la scenografia calata in una natura aspra ,arida e ostile ,seppur bellissima, sotto lo splendore di un sole impietoso che
brilla sull'immensa ,inutile carneficina di persone morte,ma che a qualche spettatore come me ,avranno fatto lo stesso effetto di comparse,costrette a recitare un copione
già sentito e risentito.Di tutto il film salvo solo lo spirito di un'amicizia basata sul reciproco rispetto( anche se le radici di appartenenza sono diversissime,ed è questa l'unica nota originale del film) tra il cowboy ed il samurai .La cultura di quest'ultimo non gl'impedisce di muoversi a proprio agio nel West, come se fosse in Giappone e,
tutto sommato, il suo è il personaggio meglio riuscito di tutto il film.Poteva essere un western molto bello,ma è mancata la ragion d'essere, cioè un conteuto che desse
valore e credibilità a tutta la vicenda,che risulta slegata e ,a tratti, priva di senso.Peccato....
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ottilia »
[ - ] lascia un commento a ottilia »
|
|
d'accordo? |
|
|