amodio64
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lunedì 5 gennaio 2009
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dramma personale e sociale, splendido film.
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Tratto dal romanzo di Theodore Dreiser "An American Tragedy" (1925), il film diretto da George Stevens ne fa rivivere lo spirito di dramma personale e sociale, avendo per protagonista il bravissimo Montgomery Clift ad impersonare l'ambiziosa figura di George Eastman. Giovane timido e povero, George viene catapultato in una realtà che in precedenza aveva solo sognato, una reltà fatta di ricchezza ostentata, divertimento frivolo e disponibile compagnia femminile. Preso in questo "turbine peccaminoso", George, cresciuto in una morigerata e religiosa famiglia metodista, viene ben presto travolto, fagocitato da una società amorale e dedita al nulla. Abbandonata la fidanzata e collega Alice(l'ottima Shelley Winters), il giovane ex-povero vede materializzarsi il proprio sogno nelle sembianze dell'ereditiera Angela Vickers (la splendida Elizabeth Taylor).
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Tratto dal romanzo di Theodore Dreiser "An American Tragedy" (1925), il film diretto da George Stevens ne fa rivivere lo spirito di dramma personale e sociale, avendo per protagonista il bravissimo Montgomery Clift ad impersonare l'ambiziosa figura di George Eastman. Giovane timido e povero, George viene catapultato in una realtà che in precedenza aveva solo sognato, una reltà fatta di ricchezza ostentata, divertimento frivolo e disponibile compagnia femminile. Preso in questo "turbine peccaminoso", George, cresciuto in una morigerata e religiosa famiglia metodista, viene ben presto travolto, fagocitato da una società amorale e dedita al nulla. Abbandonata la fidanzata e collega Alice(l'ottima Shelley Winters), il giovane ex-povero vede materializzarsi il proprio sogno nelle sembianze dell'ereditiera Angela Vickers (la splendida Elizabeth Taylor). Amore, denaro, successo: tutto sembra perfetto, per George. Ma come speso accade, il diavolo ci mette lo zampino. Alice è incinta e chiede, prima, impone, poi, a George di sposarla. Ma lui, ormai, è intenzionato a non tornare più indietro. Medita di uccidere la ragazza durante una gita in barca, poi ci ripensa, ma Alice inciampa, cade in acqua ed annega (da notare la somiglianza con l'analoga scena di Sunrise -1930- di FW Murnau). Colpevole o innocente? Di fronte all'implacabile procuratore Marlowe (Raymond Burr), gli avvocati pagati dal ricco zio cercano di scagionare George, che alla fine pagherà con la vita per un reato che non ha più materialmente commesso (anche se moralmente è colpevole, come confessa alla madre nella splendida scena finale). Diretto con bravura da Stevens, "Un posto a sole" è il dramma dell'individuo che perde la capacità di distinguere il bene dal male, ma è anche (e soprattutto) il dramma di una classe sociale (la ricca borghesia) che cancella e distrugge i sogni di riscatto sociale degli umili. Su tutto domina il Destino, beffardo e implacabile come ne "Il postino suona sempre due volte". Un capolavoro.
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elgatoloco
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mercoledì 24 novembre 2021
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notevolissimo film, anche"incrocio di generi"
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"A Place in the Sun"(Geroge Stevens, che sarà il rgista prediletto da e di James Dean, dal romanzo"An Amrican Tragedy "di Theodore Dreiser e dall'omonimo dramma di Patrcik Kearney, peraltro ispirati da un fatto di cronaca reale, 1951, sempre tenendo conto del fatto che una prima trasposizione filmica era stata realizzata da Von Sternberg nel 1931), dove un giovane senza ricchezza e senza noteovle formazione culturale, si presenta allo zio imprenditore, diventando ben presto dapprima operario, poi ascendendo rapidamente la scala sociale, intrattiene una relazione amorosa con una ragazza povera, che mette incinta e con una ragazza ricca, del milieu dello zio.
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"A Place in the Sun"(Geroge Stevens, che sarà il rgista prediletto da e di James Dean, dal romanzo"An Amrican Tragedy "di Theodore Dreiser e dall'omonimo dramma di Patrcik Kearney, peraltro ispirati da un fatto di cronaca reale, 1951, sempre tenendo conto del fatto che una prima trasposizione filmica era stata realizzata da Von Sternberg nel 1931), dove un giovane senza ricchezza e senza noteovle formazione culturale, si presenta allo zio imprenditore, diventando ben presto dapprima operario, poi ascendendo rapidamente la scala sociale, intrattiene una relazione amorosa con una ragazza povera, che mette incinta e con una ragazza ricca, del milieu dello zio. Se la prima relazione lo porrebbe comunque in gravi problemi(era proibito avere rapporti amorosi con colleghe), la seconda gli assicura una sorta di"entrebillet"nella high society, per cui, con la scusa di una gita in barca, in prossimità delle sperate(da parte della ragazza povera)nozze, soppprime la giovane annegandola e poi cerca di occultare le prove, senza riuscirci, Finità giiusitziato sulla sedie elettrica. Film capace di essere reale sintesi di diversi generi cinematografici(film drammatico, sentimentale, noir, giallo di"investigazione", dramma sociale)"A Place in the Sun"(da non confondere con il telefilm a puntate di realizzazione italiana, con cui, per fortuna, non ha nulla a che spartire salvo il titolo ttaliano), è un film noteovlissimo anche per come pratica l'ellissi, la"forclusione"di intere parti della narrazione: ecco allora che, le noziie, per radio e sui media a stampa(la TV era ancora poco praticata, se pur esistente negli States)scorrono metnre la vicenda va avanti a grandi passi, svolgendosi quasi che tutto non accadesse-così è durante la fuga.occultamento di prove da parte dlel'assassino, così quanddo la ragazza altolocata sviene, UN procedimento modernissimo, per l'epoca, Motgomery Clift rende in pieno l'ambiguità, quasi"schozfrenica"del suo personaggio, Shelley Winters è l'operaia uccisa e ELizabeth Taylor la ricca bramata dall'assassino, un gioavane sorprendente Raymond Burr(poi Perry Mason etc.)emerge quale procuattore distrettuale. La denuncia sociale, lo si sia visto o meno all'epoca(e molti l'ìavevano visto e capito, anche attacnado già Dreiser quale autore del romanzo)è assolutamente chiara, smascherando la figura id quello che a ragione possiamo anzi dobbiamo definire senza mezze parole e/o infingimenti un"arrampicatore sociale". Al tempo stesso il film smashcera il moralismo rpocrita dell'allora vigente codice di cesnura, cui peraltro deve attenersi, El Gato
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