gianni lucini
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giovedì 1 dicembre 2011
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il primo western di lenzi
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Primo western della carriera di Umberto Lenzi, uno dei maestri del cinema italiano di genere. Utilizza con grande maestria gli attori a partire da Peter Lee Lawrence che come al solito è sempre misurato e preciso. Al suo fianco una spanna sopra tutti gli altri John Ireland e un fantastico Piero Lulli. Nonostante la classicità della trama sono proprio il ritmo e la caratterizzazione dei personaggi a renderlo particolarmente emozionante. Spiccano per originalità le sequenze della fuga dei pazzi dal carcere e della terribile violenza che scatenano in paese. La bella scena del duello al cimitero è ispirata al Django di Sergio Corbucci.
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fedeleto
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martedì 13 gennaio 2015
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western alla lenzi
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Un testimone di Geova, tornato dalla guerra di seccessione viene condannato ai lavori forzati perché la sua religione non gli permette di uccidere.Tornato a casa scopre che i genitori sono stati uccisi, e la vendetta stavolta supererà la religione portandolo a dare la caccia ai responsabili.Ma il vero responsabile è più vicino di quanto ci si possa immaginare.Umberto Lenzi (Kriminal, la montagna di luce, i pirati della malesia) dirige un western di inspirazione requiscantiana e firma la sceneggiatura assieme a Manzanos e Leto.I spunti interessanti non mancano (la scena dei pazzi che fuggono e attaccano il paese è originale quanto basta), ma i personaggi hanno bisogno di qualche introspezione in più, in primis il protagonista che oltre a bere acqua e sparare non fa altro.
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Un testimone di Geova, tornato dalla guerra di seccessione viene condannato ai lavori forzati perché la sua religione non gli permette di uccidere.Tornato a casa scopre che i genitori sono stati uccisi, e la vendetta stavolta supererà la religione portandolo a dare la caccia ai responsabili.Ma il vero responsabile è più vicino di quanto ci si possa immaginare.Umberto Lenzi (Kriminal, la montagna di luce, i pirati della malesia) dirige un western di inspirazione requiscantiana e firma la sceneggiatura assieme a Manzanos e Leto.I spunti interessanti non mancano (la scena dei pazzi che fuggono e attaccano il paese è originale quanto basta), ma i personaggi hanno bisogno di qualche introspezione in più, in primis il protagonista che oltre a bere acqua e sparare non fa altro.Ad ogni modo per i meno pretenziosi è più che godibile.Tentando un giudizio oggettivo la sufficenza è d'obbligo, ma niente di più. Bravo Lawrence.
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