Persona

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Un film di Ingmar Bergman. Con Bibi Andersson, Liv Ullmann, Gunnar Björnstrand, Margaretha Krook.
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Drammatico, b/n durata 85 min. - Svezia 1966. MYMONETRO Persona * * * * - valutazione media: 4,08 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
avicenna sabato 26 maggio 2007
la riflessione dell'uomo Valutazione 5 stelle su cinque
92%
No
8%

Persona è sicuramente uno tra i film più complessi e più belli realizzati da bergman.il film narra la storia di un'attrice,in crisi di identità,che sdoppia la propria personalità e confronta il suo lato freddo,logico,ambizioso,con il suo lato dolce,puro e indifeso;da questo confronto l'attrice ne uscirà sicuramente più consapevole,ma forse non con la totale identificazione di se stessa.I temi da trattare sono tanti:1)bergman ci avverte,sia all'inizio che alla fine,che si tratta di un film,sicuramente un espediente artistico per sottolineare lo sperimentalismo del film e degli argomenti trattati.2)non è un caso che la protagonista del film sia un'attrice:infatti bergman riprende il tema della maschera gia affrontato in alcuni film precedenti,lo riprende per spiegare in senso pirandelliano l'abitudine dell'uomo di presentare una maschera al cospetto delle persone vicine per proteggersi dalla diffidenza e dalla paura,l'uomo però così facendo nasconde la propria purezza dello spirito che nella sua spontaneità rappresenta,secondo bergman,l'unica componente capace di salvare l'uomo. [+]

[+] brevità (di dove)
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paolo bisi lunedì 14 novembre 2011
l'analisi del proprio io Valutazione 4 stelle su cinque
94%
No
6%

Alma, giovane infermiera non ancora troppo sicura delle proprie capacità, riceve l'incarico di curare un'attrice diventata muta, preda irrecuperabile della sua terribile insicurezza. Giunto al suo 23° film, Ingmar Bergman si tuffa verso un cinema sperimentale, verso orizzonti non ancora esplorati, dimostrando ancora una volta tutto il suo grandissimo talento. La vera forza del film risiede principalmente nella totale aridità della scenografia e soprattutto dei personaggi: i pochi mezzi utilizzati sono quelli che bastano per compiere un viaggio attento e delicato all'interno non solo della mente della protagonista, ma specialmente della propria, affrontando temi sempre presenti in Bergman (la paura della vita e della morte, la procreazione, la fragilità umana, l'angoscia). [+]

[+] bergman on persona. (di salvo)
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salvo giovedì 8 marzo 2012
persona tragica forte vulpes viderat. Valutazione 5 stelle su cinque
78%
No
22%

Il film è la storia, volutamente scarna ed essenziale, dei rapporti che due donne sono costrette a vivere quando una di loro subisce un attacco di afasia e l'altra le viene affiancata per fornirle assistenza paramedica e compagnia, durante la convalescenza. La prima delle due è un'attrice, affermata e famosa, che nel corso della rappresentazione di un dramma - si tratta della Elettra di Sofocle - viene colpita in scena, sul palcoscenico del teatro dove recita, da uno strano malore: le manca d'improvviso la parola. L'altra è una giovane infermiera venticinquenne che, nella prima scena “regolare” del film, è convocata nello studio della direttrice della clinica che le affida il compito di seguire ed assistere l'attrice "malata". [+]

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wearenot lunedì 16 febbraio 2015
la frattura fra l'essere e ciò che sembra essere Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Più che un film un tormentato diario psichico dell'animo umano. La grande forza sta nei dialoghi, a tratti rarefatti ma potenti e in un bianco e nero gelido, intenso, pieno di contrasti fra luce e ombra. Un'ombra pesante, sempre presente sulle due protagoniste, nel loro progressivo fondersi, fino al permeare dell'una nell'altra. Infine le indicibili rivelazioni che latono nell'animo umano e che affiorano implacabili. Lo spettatore ne è inerme e soggiogato. Un capolavoro senza tempo che dal petto, dal suo interno si fa strada per uscire allo scoperto.

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great steven sabato 5 marzo 2016
5 personaggi, dialoghi rarefatti e molta intensità Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

PERSONA (SVEZIA, 1966) diretto da INGMAR BERGMAN. Interpretato da BIBI ANDERSSON, LIV ULLMAN, MARGARETHA KROOK, GUNNAR BJORNSTRAND, JORGEN LINDSTROM
Alla giovane infermiera Alma viene affidata la cura dell’attrice Elisabeth Vögler, rinchiusasi in un mutismo persistente dopo un evento traumatico accadutole su un palcoscenico teatrale. L’incarico le viene dato dalla dottoressa che le funge da datrice di lavoro, che fin da subito si mostra fiduciosa nelle capacità della ragazza. Alma effettua la terapia su Elisabeth inizialmente all’interno della clinica dove esercita il suo capo, la dottoressa summenzionata, dopodiché, quando quest’ultima le mette a disposizione la sua ampia e sfarzosa villa sul mare, le due donne si trasferiscono là. [+]

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tunaboy martedì 29 giugno 2021
analisi persona Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
0%

Che cosa accadrebbe se potessimo incontrare una diversa versione di noi stessi, una nel quale le decisioni da noi prese sono totalmente diverse?
Questa è la domanda che riecheggia per tutta la durata di “Persona”, capolavoro del maestro del cinema svedese Ingmar Bergman.

Per i suoi brevi 80 minuti, “Persona” ci porta in un allegorico e filosofico viaggio all’interno della mente di una donna letteralmente e metaforicamente lacerata in due parti dal rimorso e dai sensi di colpa: più che vedere la donna in sé, infatti, troviamo due protagoniste, Alma ed Elisabet, entrambe portavoce delle conseguenze della decisione che dovrà compiere la nostra “meta-protagonista”, ovvero quella di abortire o tenere un figlio nato da una relazione illegittima. [+]

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margheritaduras domenica 23 settembre 2012
'persona' di ingmar bergman Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

 'Persona' di Ingmar Bergman (e del ruolo biologicamente imposto alle donne)
 
Una luce di scena si accende, intermittenze, un personaggio dei cartoni si sveglia e si sciacqua il volto, uno scheletro esce da una bara provocando la fuga di un uomo che si rintana in un letto, viscere esposte, un fallo in erezione, un Cristo riceve i chiodi sulla croce. Simboli e lampi di inconscio. Spiragli che si aprono, balenii. Prima o poi l'inconscio chiama.
Dei vecchi odono cadere una goccia. Si sente trillare un telefono.
Un bambino cerca di dormire senza riuscirci, tira fuori un libro, poi guarda l'immagine della madre enorme, imponente, tanto desiderata quanto irraggiungibile. [+]

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marilena domenica 14 settembre 2014
la maschera Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
100%

Questo film di Bergmar non mi è piaciuto molto, soprattutto nelle scene iniziali che mi sono apparse cervellotiche, esageratamente false.Certo è un bel film, ma non è all'altezza di altri: non c'è lo sguardo che chiede misericordia. Bellissima mi è parsa la scena in cui l'infermiera sembra strappare la maschera dal volto dell'attrice.Nel complesso è un film interessante, non noioso, ma non mi sembra adeguato alla grandezza del regista.

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noia1 lunedì 23 febbraio 2015
nelle viscere dell'animo umano Valutazione 4 stelle su cinque
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No
100%

Un’ infermiera alle prese con un’attrice che di punto in bianco ha deciso di non parlare più. Ingmar Bergman non è un regista fenomenale a caso, la maestria nello sviluppo della trama – qualsiasi sia – è solo per pochi dotati fortunati, non un errore in nessuno dei parametri considerabili; a ciò aggiungiamo esplosioni improvvise impressionanti, malgrado la datazione, spesso disturbanti anche per il pubblico di oggi, con incredibile maestria nel dosare il ritmo ed incanalarlo; ma ciò che veramente colpisce sta nella classe, negli azzardi che si concede, non siamo al cospetto di semplici capolavori ma di vere e proprie pietre miliari di quanto il cinema sia ampio ed interpretabile. Movimenti di telecamera incomprensibili, non esagerati come si potrebbe immaginare, si parla di dettagli perché è la classe una delle doti fondamentali che contraddistinguono i grandissimi; l’asimmetria come soluzione più immediata ai problemi di rappresentazione dei disagianti dubbi riguardo sé stessi. [+]

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stefanocapasso venerdì 1 dicembre 2017
la relazione con l'altro come relazione con il se Valutazione 5 stelle su cinque
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Elisabeth è una famosa attrice di teatro ricoverata in una clinica perché preda di un attacco di mutismo. Durante la rappresentazione di Elettra aveva smesso di parlare e da quel momento, da circa tre mesi, non aveva più profferito parola. Dai controlli medici non risulta nessun tipo di patologia e allora la direttrice dell’ospedale decide di assegnare la giovane infermiera Alma alle cure dell’attrice. Propone loro di passare del tempo nella sua casa al mare dove grazie al clima sano spera che qualcosa posa cambiare. Dopo un inizio positivo la relazione tra le due donne comincia a trasformarsi in un crescendo di tensione drammatica.
Grandissimo lavoro di Ingmar Bergman che usa tutto il suo talento in questo film che è capace di trasmettere forti emozioni e induce a grandi riflessioni. [+]

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