Mi restano le espressioni buffe di H. Griffith,oggetto delle attenzioni dei due innamorati intenti ad accoppare il terzo incomodo. La vicenda è surreale,forse troppo,sicuramente una produzione anomala nel panorama della commedia nostrana. Bisogna riconoscerle un merito: l'assenza di qualunque forma di volgarità. Sono lontani,arriveranno circa dieci anni dopo,i filmacci della commedia pecoreccia e più triviale. Per alcune trovate,personaggi assurdi (come l'impagliatore) e per il tocco misurato,ma anche per un discreto ritmo delle gag che si susseguono,il film si lascia vedere con occhio benevolo e sguardo un po' stupito.