gianpaolo
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domenica 26 giugno 2005
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james-whale
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Uno dei migliori Film di "Landis",..il quale riesce felicemente a coniugare i classici elementi del cinema "horror", con quelli della comicità tipica, creando quella che può a tutti gli effetti essere considerata un classico esempio di pellicola "grottesca".
Da sottolineare la bellissima parte iniziale, in cui i due protagonisti entrano in un affollato "Pub"di campagna, restando letteralmente ammutoliti di fronte alla "torrenziale" diffidenza degli avventori.
A mio giudizio, è possibile che il regista per codesta sequenza abbia tratto ispirazione, da una situazione presente nel famoso capolavoro del 1933 del regista "James-Whale" dal titolo: "L'uomo-invisibile",....lo testimoniano le palesi analogìe.
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Uno dei migliori Film di "Landis",..il quale riesce felicemente a coniugare i classici elementi del cinema "horror", con quelli della comicità tipica, creando quella che può a tutti gli effetti essere considerata un classico esempio di pellicola "grottesca".
Da sottolineare la bellissima parte iniziale, in cui i due protagonisti entrano in un affollato "Pub"di campagna, restando letteralmente ammutoliti di fronte alla "torrenziale" diffidenza degli avventori.
A mio giudizio, è possibile che il regista per codesta sequenza abbia tratto ispirazione, da una situazione presente nel famoso capolavoro del 1933 del regista "James-Whale" dal titolo: "L'uomo-invisibile",....lo testimoniano le palesi analogìe.
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freegun
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sabato 16 agosto 2008
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assolutamente da vedere. ironia e suspance
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CAPOLAVORO DI LANDIS. CHI PARLA DI EFFETTI SPECIALI NON ALL'ALTEZZA NON SA QUEL CHE DICE E...LASSU' QUALCUNO LO PERDONERA' ANCHE SE HA DETO UNA CAPPELL4TA GALATTICA
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(di axl rose)
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ibracadabra 8
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venerdì 21 gennaio 2011
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attenti al lupo
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tanto di cappello a j. landis che e' passato ,dal comico piu' demenziale, ad' un'altro film dalle forti tinte orrorifiche (memorabili alcune scene) seppur con un po di humor nero stile britannico............senza ombra di dubbio il piu' bel film sui licantropi, mai realizzato ( MA SECONDO ME SONO CARINI ANCHE "L'ULULATO" E" UNICO INDIZIO LA LUNA PIENA") IL PIU' GRANDE PUNTO A SUO FAVORE , BE' LA METAMORFOSI DEL PROTAGONISTA D.NAUGHTON) ,FOTOGRAMMA X FOTOGRAMMA: E' L' a,b,c del cinema.
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matteo manganelli
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lunedì 13 maggio 2013
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un capolavoro americano a londra
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Pur essendo invecchiato 30 anni il miglior film di Landis rimane godibilissimo anche oggi. Se non sbaglio, fu questa pellicola la fonte di ispirazione che portò Micheal Jackson a mettere nelle mani di Landis il suo video musicale più celebre (forse il più celebre della storia). Pur essendo un horror serissimo, il lupo americano è un personaggio inetto inserito in una serie di situazioni grottesche (come il dialogo con i morti viventi nel cinema porno). A metà tra horror e commedia, dunque, questa pellicola vive di una regia pulita, mai esibizionista, di una colonna sonora meravigliosamente in contrasto con le immagini e di almeno 2 sequenze eccellenti (l'attacco nella brughiera e il finale in Piccadilly Circus, che non spoilero, ma che elogio per la sua cinicità) e della più bella scena di "trasformazione" della storia del cinema che resta efficace e credibile più di quella di molti film dell'ultima decade.
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Pur essendo invecchiato 30 anni il miglior film di Landis rimane godibilissimo anche oggi. Se non sbaglio, fu questa pellicola la fonte di ispirazione che portò Micheal Jackson a mettere nelle mani di Landis il suo video musicale più celebre (forse il più celebre della storia). Pur essendo un horror serissimo, il lupo americano è un personaggio inetto inserito in una serie di situazioni grottesche (come il dialogo con i morti viventi nel cinema porno). A metà tra horror e commedia, dunque, questa pellicola vive di una regia pulita, mai esibizionista, di una colonna sonora meravigliosamente in contrasto con le immagini e di almeno 2 sequenze eccellenti (l'attacco nella brughiera e il finale in Piccadilly Circus, che non spoilero, ma che elogio per la sua cinicità) e della più bella scena di "trasformazione" della storia del cinema che resta efficace e credibile più di quella di molti film dell'ultima decade. Attori sciatti, fatta eccezione per Griffin Dunne, che servono degnamante un mezzo capolavoro degli anni 80, dove il vero protagonista è nascosto furbamente dietro la telecamera.
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byrne
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sabato 24 agosto 2013
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quando landis era una testa
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Un Lupo Mannaro Americano a Londra è un film di capitale importanza. Cult movie per diritto di nascita, fu tra le prime contaminazioni di orrore e tratti farseschi che il cinema ricordi. John Landis non si è più ripetuto a questi livelli, e pochissimi altri registi possono vantare una simile intuizione. Importantissimo notare come il regista che aveva praticamente fondato il genere comico demenziale, scolpendolo a caratteri cubitali nella memoria del suo pubblico con Ridere per ridere, Animal House e The Blues Brothers, lo accosti all'horror senza minimamente miscelarli. Non si tratta di una parodia. Non si tratta di un horror comico. Anzi, è un film dell'orrore classico (e ispirato a livello di morale, come mostrano gli espliciti rimandi, ad illustri predecessori di genere), che mostra la sua debordante modernità nel piglio grottesco e si fregia di una cupezza e di una cattiveria (coraggiosamente, rifletteteci bene!) encomiabili.
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Un Lupo Mannaro Americano a Londra è un film di capitale importanza. Cult movie per diritto di nascita, fu tra le prime contaminazioni di orrore e tratti farseschi che il cinema ricordi. John Landis non si è più ripetuto a questi livelli, e pochissimi altri registi possono vantare una simile intuizione. Importantissimo notare come il regista che aveva praticamente fondato il genere comico demenziale, scolpendolo a caratteri cubitali nella memoria del suo pubblico con Ridere per ridere, Animal House e The Blues Brothers, lo accosti all'horror senza minimamente miscelarli. Non si tratta di una parodia. Non si tratta di un horror comico. Anzi, è un film dell'orrore classico (e ispirato a livello di morale, come mostrano gli espliciti rimandi, ad illustri predecessori di genere), che mostra la sua debordante modernità nel piglio grottesco e si fregia di una cupezza e di una cattiveria (coraggiosamente, rifletteteci bene!) encomiabili. Ampiamente metaforico e metaforizzante, dall'invasione del "corpo estraneo yankee nella gentile terra della regina" (che porta scompiglio e disordine sovvertendo le regole del costume come gli studenti della Animal o i fratelli Blues) alla trasformazione in licantropo restituita alla sua ambiguità sessuale. A tratti esilarante, fino in fondo e senza compromessi, ma pieno di sequenze tra le più inquietanti e disturbanti che l'horror abbia mai prodotto. Da antologia le sequenze iniziali, di sapore volutamente Doyliano ("cos'è? Il cane dei Barkerville?"), straordinarie le apparizioni del putrefatto e sventurato amico del protagonista, pregne di autentico terrore le scene degli incubi, rocambolesche e commoventi quelle finali. Eppure sono altre due le scene che rimangono leggendarie. Innanzitutto la trasformazione che, con la complicità di Rick Baker e dei suoi straordinari effetti speciali, contende a L'ululato di Dante il primato di aver mostrato per la prima volta in piena luce su uno schermo la metamorfosi cinematografica per eccellenza. E poi il grottesco quadretto di zombie nel cinema porno a Piccadilly Circus, unico momento in cui i due binari meravigliosamente paralleli del film di Landis si fondono in un selvaggio ibrido dalle zanne lorde di sangue e dallo splendido senso dell'umorismo. Splendido il cast, geniale la colonna sonora dalle tematiche lunari ("Blue moon" nei titoli di testa). Se volete qualcosa di più, vi si può dire che il film sa anche essere tenero, e alla bisogna realmente drammatico. Se non vi basta, andate a strofinare non so che lampada.
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noia1
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venerdì 2 maggio 2014
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divertente commedia dell’orrore.
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Due americani in vacanza in Inghilterra vengono attaccati da un lupo mannaro, uno diventerà uno zombi mentre l’altro si trasformerà in un famelico lupo mannaro.
Un resoconto di dell’horror in generale, si passano in rassegna tutte le categorie: all’inizio è un film d’atmosfera, poi un film sui fantasmi, un body horror, un mistery e alla fine un tesissimo film di inseguimenti e squartamenti. Abile John Landis nel mescolare il tutto senza sbavature troppo grossolane, forse la trama lascia qualcosa a desiderare ma le continue trovate scandiscono benissimo lo svolgimento evitando così la pesantezza che di solito il genere si porta dietro e alleggerendo la gravità sul dramma che il protagonista vive.
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Due americani in vacanza in Inghilterra vengono attaccati da un lupo mannaro, uno diventerà uno zombi mentre l’altro si trasformerà in un famelico lupo mannaro.
Un resoconto di dell’horror in generale, si passano in rassegna tutte le categorie: all’inizio è un film d’atmosfera, poi un film sui fantasmi, un body horror, un mistery e alla fine un tesissimo film di inseguimenti e squartamenti. Abile John Landis nel mescolare il tutto senza sbavature troppo grossolane, forse la trama lascia qualcosa a desiderare ma le continue trovate scandiscono benissimo lo svolgimento evitando così la pesantezza che di solito il genere si porta dietro e alleggerendo la gravità sul dramma che il protagonista vive. Infine le venature d’ironia disseminate qua e la rendono il tutto gradevolissimo almeno tanto quanto non faccia già il fantastico trucco che si meritò persino un oscar.
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tmpsvita
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lunedì 7 agosto 2017
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tra commedia e horror, cult anni '80
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Ho visto questo film solamente perché un critico italiano che stimo, ovvero Francesco Alò, lo ha definito il suo film preferito e di solito mi trovo d'accordo con i suoi giudizi.
Certo non definirei mai "Un lupo mannaro americano a Londra" il mio film preferito, ma di certo ne sono rimasto felicemente colpito.
Nonostante sia un film di 30 anni fa circa, l'ho trovato genuinamente fresco, traspare perfettamente lo spirito giovanile dell'epoca grazie ad una colonna sonora pop che, per quanto possa sembrare inadeguata per un film del genere, centra perfettamente il mirino e si mescola benissimo con le immagini.
La regia movimentata e un montaggio moderno e talvolta geniale rendendo il ritmo del film estremamente piacevole, leggero tanto da lasciarmi incollato allo schermo per tutta la durata.
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Ho visto questo film solamente perché un critico italiano che stimo, ovvero Francesco Alò, lo ha definito il suo film preferito e di solito mi trovo d'accordo con i suoi giudizi.
Certo non definirei mai "Un lupo mannaro americano a Londra" il mio film preferito, ma di certo ne sono rimasto felicemente colpito.
Nonostante sia un film di 30 anni fa circa, l'ho trovato genuinamente fresco, traspare perfettamente lo spirito giovanile dell'epoca grazie ad una colonna sonora pop che, per quanto possa sembrare inadeguata per un film del genere, centra perfettamente il mirino e si mescola benissimo con le immagini.
La regia movimentata e un montaggio moderno e talvolta geniale rendendo il ritmo del film estremamente piacevole, leggero tanto da lasciarmi incollato allo schermo per tutta la durata.
Gli effetti visivi ed il trucco sono particolarmente all'avanguardia per il tempo (categoria nella quale ha infatti vinto l'Oscar) e tutt'ora gradevoli alla vista anche perché danno al film quel fascino che solo gli horror degli anni '80 hanno.
Davvero un ottimo film diventato giustamente cult negli anni.
VOTO: 8/10
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onufrio
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martedì 5 febbraio 2019
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lupo ululì
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Fra le brughiere di un piccolo paesino inglese si aggira qualcosa di ben più pericoloso del famoso mastino dei Baskerville, un lupo mannaro attacca due giovani turisti americani in cerca di avventure in Europa, uno muore, l'altro ragazzo si salva ma viene morso. Sin dal ricovero in ospedale strane visioni accompagnano la vita del giovane, sino a quando alla prima luna piena la verità verrà fuori. Horror tendente alla commedia, belli gli effetti speciali per la trasformazione in lupo mannaro.
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mr.duff
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lunedì 25 luglio 2011
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un cult da vedere
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Un bel cult, il finale un po meno perchè non ha una morale, non c'è nessuna spiegazione o seguito...finisce.
L'interpretazione dell'inferimiera l'ho trovata più che buona e gli effetti speciali un po meno ma essendo stato realizzato negli anni 80 non possiamo pretendere. Cmq avrei inserito più particolari nella storia. Bellissima la scena caotica fuori dal cinema, sembra molto attuale, sicuramente i film d'azione avranno guardato questa sequenza come ispirazione perchè sembra fatta con le tecniche attuali. La scena della trasformazione è la parte più raccapricciante per il resto è tutto da vedere.
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