mugnaio
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giovedì 3 maggio 2012
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film stralunato ma delizioso
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Una commedia leggera e spensierata, mai banale e con degli accorgimenti tecnici particolarmente azzeccati (ad esempio il montaggo nella scena delle faccende del condominio). Le storie che si intrecciano fanno talvolta sorridere e la storia tra i due protagonisti è semplice e genuina.Sceneggiatura un pò strampalata ma resa comunque bene da attiri e registi. Consigliato.
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erostrato
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mercoledì 14 marzo 2012
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riuscitissimo
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"Delicatessen" ha il raro pregio di saper creare un mondo a se stante, facendo del grottesco uno stile preciso e non un'esibizione di stranezze.
Bella la storia, interessanti i personaggi.
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oblivion7is
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mercoledì 21 settembre 2011
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piacevolissima commedia grottesca.
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Dal retrogusto a tratti amaro e macabro e a tratti facilino e superficiale.
Amaro e macabro per motivi ovvi: la trama tratta in maniera spiritosa un mondo surrealmente post-apocalittico dove invece del denaro è d'uso il mais e dove la carne umana è la più reperibile.
Superficiale per il modo in cui è tratta la facile storia d'amore tra i due protagonisti, sia lo stralunato Louison che la dolce Julie.
Ma analizziamo la trama. Le prime riprese sono inquietanti, ai limti dell'horror: un uomo si nasconde nella spazzatura e si inserisce in un cesto della spazzatura nel giorno in cui la portano via. Sembra che il suo destino sia roseo, che l'uomo scappi, ma un macellaio butta una sigaretta nel bidone e sente un "ahia".
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Dal retrogusto a tratti amaro e macabro e a tratti facilino e superficiale.
Amaro e macabro per motivi ovvi: la trama tratta in maniera spiritosa un mondo surrealmente post-apocalittico dove invece del denaro è d'uso il mais e dove la carne umana è la più reperibile.
Superficiale per il modo in cui è tratta la facile storia d'amore tra i due protagonisti, sia lo stralunato Louison che la dolce Julie.
Ma analizziamo la trama. Le prime riprese sono inquietanti, ai limti dell'horror: un uomo si nasconde nella spazzatura e si inserisce in un cesto della spazzatura nel giorno in cui la portano via. Sembra che il suo destino sia roseo, che l'uomo scappi, ma un macellaio butta una sigaretta nel bidone e sente un "ahia". Pochi secondi dopo, l'uomo riemerge e il macellaio ha la mannaia pronta che sta per colpirlo. Dopodichè dei titoli di coda ironici che passano tra giornali e cianfrusaglie sparse per la cucina, con i nomi di cast & crew apparire quasi per caso sugli oggetti, protagonizzano una scena originale. A questo punto, l'intreccio si svela (e si comprende): la macelleria, che è anche un alloggio per turisti e persone che vengono ad abitare lì, si trova in una città post-apocalittica dove mangiare carne umana è uso non legale ma assai praticato. Louison, ex-clown il cui passato è segnato dalla morte del suo collega scimmia, si trasferisce nella macelleria, dove si innamora della figlia del macellaio, anche lei cotta. Ma il macellaio è furioso e ha bisogno di nuova carne... presto l'ultima vittima possibile sarà Louison, ma la figlia del macellaio ingaggierà degli uomini-rana vegetariani ribelli che vivono sotto terra per salvare l'amico. Finale consolante con minuscolo ma inevitabile spargimento di sangue malvagio. Scene divertenti, senza essere volgari, con una dolcezza che può sembrare alienante davanti al soggetto che, volendo, potrebbe perfino essere utilizzato da un certo David Cronenberg che ne tirerebbe fuori un horror esistenziale. Non è un capolavoro, ma si gode in ogni suo minuto. Molte gag sono da antologia, soprattutto il concerto di rumori condominiali nella superscena comica delle molle-battipanni-violoncello-ecc (così può sembrare ridicolo ma vi confido che non lo è).
Non so cos'altro scrivere, motivo per il quale penso che questa recensione sarà la mia più corta per un bel po', eliminando quella di Avatar.
Consiglio la visione a tutti perché la trama può essere traumatica ma la visione no.
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andrea b
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giovedì 23 dicembre 2010
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delicatessen
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Un macellaio attira nella sua bottega giovani disoccupati in cerca di lavoro per mangiare un po' di carne che in questo probabile futuro scarseggia.Una delle vittime riuscirà a fuggire con l' aiuto della figlia del macellaio e degli "uomini rana" ,vegetariani che vivono sotto le fogne.Un film senza pretese con una trama piacevole partorita dall' autore de "il favoloso mondo di Amelie" con la partecipazione alla regia di Marc Caro.La storia si rivela eccentrica con dei protagonisti che hanno personalità ben definite e per questo non riescono a scampare dalla monotonia che ne consegue.La colonna sonora non è male e gli spunti ironici e lievemente politici non mancano.
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Un macellaio attira nella sua bottega giovani disoccupati in cerca di lavoro per mangiare un po' di carne che in questo probabile futuro scarseggia.Una delle vittime riuscirà a fuggire con l' aiuto della figlia del macellaio e degli "uomini rana" ,vegetariani che vivono sotto le fogne.Un film senza pretese con una trama piacevole partorita dall' autore de "il favoloso mondo di Amelie" con la partecipazione alla regia di Marc Caro.La storia si rivela eccentrica con dei protagonisti che hanno personalità ben definite e per questo non riescono a scampare dalla monotonia che ne consegue.La colonna sonora non è male e gli spunti ironici e lievemente politici non mancano.Un' ora e mezzo che trascorre piacevolmente.
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nerazzurro
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lunedì 27 settembre 2010
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godibile
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Ottimo film francese con protagonisti incredibili in un originale pellicola tragicomica.
Cultissimo.
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lele85pig
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martedì 12 gennaio 2010
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un piccolo capolavoro
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un film fatto veramente bene.
Se ci pensate è "semplice" fare un bel film: basta pensare ad una storia semplice e geniale, immergerla in una scenografia e fotografia che la esaltino e al contempo la rendano (sur)reale, farla "raccontare" da dei bravi attori, dare ad ogni personaggio le proprie mai banali sfumature e condire il tutto con delle scene musicali da antologia, e...le je son fè!
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alexdelarge
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venerdì 12 giugno 2009
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da antologia
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la sequenza iniziale è davvero da antologia,per un film folle, eccentrico e memorabile.
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orchideaselvaggia
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sabato 8 novembre 2008
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incredibile!
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Un film da guardare e riguardare
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mitzi
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venerdì 10 ottobre 2008
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delicatessen è unico
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Delicatessen fa ridere tantissimo.
Io adoro l'aspirante suicida, la corposità del macellaio, la poesia del clown. Poi quest'incredibile condominio contrapposto ai trogloditi sotto terra... per non parlare della vecchia che serve per fare il brodo ha ha ha
Un film intelligente, ironico, originale, fuori di testa, fuori dagli schemi, così français!!
Viva il cinema europeo, quando non vuole scimmiottare quello americano e nemmeno farci dormire!
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milomar
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domenica 15 giugno 2008
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genialità e fantasia
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Questo film si fa apprezzare subito fin dalle primissime battute, titoli di testa compresi. E' geniale, originale, con un ottimo ritmo che si tiene alto fino alla fine. C'è ironia, tenerezza, amore, cattiveria e persino critica sociale. Regia splendida e attori meravigliosi utilizzano una sceneggiatura senza una sbavatura. La regia, in particolare, fa il verso a molti film francesi (ma anche italiani) del secondo dopoguerra. La fotografia, virata color seppia, e i costumi anni '50 ci fanno sprofondare in un "futuro remoto" che può essere dietro l'angolo. Le musiche sono bellissime a cominciare dalla mazurca iniziale che è degna di Shostakovich. Film del genere sono rari e preziosi. L'ho visto 3 volte da quando è uscito al cinema.
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Questo film si fa apprezzare subito fin dalle primissime battute, titoli di testa compresi. E' geniale, originale, con un ottimo ritmo che si tiene alto fino alla fine. C'è ironia, tenerezza, amore, cattiveria e persino critica sociale. Regia splendida e attori meravigliosi utilizzano una sceneggiatura senza una sbavatura. La regia, in particolare, fa il verso a molti film francesi (ma anche italiani) del secondo dopoguerra. La fotografia, virata color seppia, e i costumi anni '50 ci fanno sprofondare in un "futuro remoto" che può essere dietro l'angolo. Le musiche sono bellissime a cominciare dalla mazurca iniziale che è degna di Shostakovich. Film del genere sono rari e preziosi. L'ho visto 3 volte da quando è uscito al cinema. milomar
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