samanta
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domenica 26 maggio 2019
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le acrobazie del corsaro
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Il film del 1952 ha la regia di Robert Siodmak, un regista tedesco che per motivi razziali andò via dalla Germania prima della II guerra mondiale, arrivò a Hollywood e si naturalizzò americano. E' stato un regista di valore medio, un discreto artigiano del cinema senza particolari vette, salvo un film La scala a chiocciola interpretato da un'indimenticabile Dorothy McGuire, un thriller teso, avvincente, con una tensione che ti blocca il respiro, un film cult che si colloca ai vertici del suo genere nella storia del cinema. Siodmak terminò la carriera con un film agiografico sulla vita del generale Custer (Custer eroe del West con l'interpretazione di Robert Shaw).
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Il film del 1952 ha la regia di Robert Siodmak, un regista tedesco che per motivi razziali andò via dalla Germania prima della II guerra mondiale, arrivò a Hollywood e si naturalizzò americano. E' stato un regista di valore medio, un discreto artigiano del cinema senza particolari vette, salvo un film La scala a chiocciola interpretato da un'indimenticabile Dorothy McGuire, un thriller teso, avvincente, con una tensione che ti blocca il respiro, un film cult che si colloca ai vertici del suo genere nella storia del cinema. Siodmak terminò la carriera con un film agiografico sulla vita del generale Custer (Custer eroe del West con l'interpretazione di Robert Shaw).
Tutt'altro genere Il corsaro dell'Isola Verde ambientato verso la fine del 1700 nelle colonie spagnole dei Caraibi. Il pirato Vallo (Burt Lancaster) cattura un vascello spagnolo con l'iviato del Re barone Gruda che deve portare un carico d'armi e soldati al governatore dell'Isola di Cobra dove è scoppiata una ribellione capeggiata dal misterioso El libre. Il barone convince Vallo a fingersi spagnolo e con il vascello catturato andare a Cobra e contattare e catturare El libre dieto una grossa ricompensa. Vallo con il fido Oio (Nick Cravat), riesce a liberare il ribelle con l'aiuto della figlia Consuelo (Eva Bartok ), insieme libera uno scienziato Prudence (James Hayter). Da questo momento si susseguono colpi di scena, , l'innamoramento tra Vallo e Consuelo, la ribellione dei pirati contro Vallo capeggiata dal secondo Bellows (Torin Thatcher (noto caraterista dell'epoca: Le nevi del Kilimangiaro, La tunica, L'amore è una cosa meravigliosa). Il finale vedrà la vittoria dei ribelli aiutati dalle armi segrete inventate dallo scienziato e l'amore tra Vallo e Consuelo.
La pellicola non ha l'andamento di un film d'avventura o meglio questa va in secondo piano, rispetto ad uno spettacolo imperniato su motivi comico-farseschi (da torte in faccia per intenderci) con ridondanti intenti parodistici. E' ben diverso dal precende La leggenda dell'arciere di fuoco, in cui c'era sempre il duo Lancaster e Crovat sempre muto, ed impegnati in acrobazie, per cui risulta un film comico in cui prevalgono toni farseschi ed inverosimili, nello scontro finale ad esempio appaiono le inverosimili, per l'epoca, invenzioni di Prudence che salvo la mongolfiera apparirano almeno un secolo dopo: sommergiblie, carro armato, mitragliatrice, nitroglicerina ...).
Come farsa ha però i suoi limiti, anche se alcune gags sono gradevoli come la barca che cammina sott'acqua. La recitazione di Burt Lancasterr è buona come le sue esibizioni atletiche, discreta anche la recitazione degli altri attori tra cui Christopher Lee, salvo Eva Bartok (un'attrice di origine ungherese che non ebbe molto successo a Hollywood) che interpreta mediocramente la parte di Consuelo. Molto belli i costumi, le scene di massa, e favolosi gli ambienti esterni, non per nulla furono girati nella Baia di Napoli.
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gianni lucini
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giovedì 12 gennaio 2012
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dopo questo film per siodmak comincia il calvario
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Robert Siodmak nasce l’8 agosto 1900 a Dresda in Germania. Insieme al fratello Curt si appassiona alla nascente arte cinematografica. Nel 1925 inizia a lavorare nell’ambiente adattandosi a svolgere vari ruoli, dal compilatore di didascalie all’aiuto-regista, dal montaggista all’attore. Nel 1929 debutta alla regia con il film sperimentale "Uomini di domenica", cui segue due anni dopo "L’uomo che cerca il suo assassino", un nero ricco di spunti umoristici. Il buon successo di critica dei film successivi non gli evita le persecuzioni naziste per le sue origini ebree. Nel 1932 se ne va in Francia dove gira film come "Viva la gioia!","Mister Flow" e il drammatico "L'imboscata". L’occupazione tedesca della Francia lo spinge a emigrare negli Stati Uniti.
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Robert Siodmak nasce l’8 agosto 1900 a Dresda in Germania. Insieme al fratello Curt si appassiona alla nascente arte cinematografica. Nel 1925 inizia a lavorare nell’ambiente adattandosi a svolgere vari ruoli, dal compilatore di didascalie all’aiuto-regista, dal montaggista all’attore. Nel 1929 debutta alla regia con il film sperimentale "Uomini di domenica", cui segue due anni dopo "L’uomo che cerca il suo assassino", un nero ricco di spunti umoristici. Il buon successo di critica dei film successivi non gli evita le persecuzioni naziste per le sue origini ebree. Nel 1932 se ne va in Francia dove gira film come "Viva la gioia!","Mister Flow" e il drammatico "L'imboscata". L’occupazione tedesca della Francia lo spinge a emigrare negli Stati Uniti. Qui ottiene grandi successi di pubblico e critica con film come "La donna fantasma", "La scala a chiocciola" e soprattutto "I gangsters" del 1946, ispirato a un racconto di Hemingway, che gli vale la nomination all’Oscar. Negli anni Cinquanta dopo il successo de "Il Corsaro dell'Isola Verde", cade nella rete della campagna maccartista e, accusato di simpatie comuniste viene messo al bando. Trasferitosi in Europa continua a girare film di buon successo fino alla morte che lo coglie il 10 Marzo 1973 a Locarno, in Svizzera.
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archipic
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mercoledì 14 dicembre 2011
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un film "ginnico"
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Atletismo puro da parte degli interpreti principali... numeri acrobatici a complemento delle scene d'azione... semi-dramma e ironia umoristica... colori sgargianti e duelli a mani nude... questi gli ingredienti di questo gradevole film girato ad Ischia (l'isola verde, appunto).
Storia e sceneggiatura molto leggere per un Burt Lancaster in formissima come non mai.
3 stelle.. non di più.
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dario
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domenica 21 agosto 2011
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divertentissimo
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Non un attimo di pausa. Grandioso, affascinante film d'avventura, diretto con mano esperta e recitato con entusiasmo. Un piccolo capolavoro di buon gusto, di intelligenza e di fantasia, senza altra pretese se non quella di far sognare. Solo un po' eccessivo Nick Cravat. Burt Lancaster (grandissimo attore) mai così simpatico e coinvolgente.
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mondolariano
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mercoledì 11 maggio 2011
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bello ma troppo leggero
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Bello, ma non tanto da superare altri film pirateschi di più profondo spessore emotivo (vedi “Pirati” e “Ciclone sulla Giamaica”). Sarà per la mia propensione al dramma ma qui la vicenda annega un po’ troppo nella comicità, pur valorizzata da un ritmo serrato e da uno sfarzo di colori e costumi che sono una favola. Il resto lo fa Burt Lancaster, atletico e pieno di vita. Il doppiatore del pirata ribelle è lo stesso che doppia Charles Laughton nel mitico “Bounty” del ’35. Girato a Ischia.
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renato c.
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giovedì 18 febbraio 2010
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un film tutto speciale!
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Un film tutto speciale tenendo conto dell'anno in cui è stato prodotto. A prima vista si può considerare un classico dell'avventura con le sue buone dosi d'ironia! Ma riguardandolo bene si vede che ha una buona dose di comicità e di parodia. Burt Lancaster, in piena fase atletica, interpreta un ottimo capitan Vallo, e la sua spalla Nick Cravat lo affianca molto bene (come già ne "L'arciere di fuoco"), già apportando la parte comica. C'è l'avventura, l'ammutinamento dell'equipaggio, il pentimento, la redenzione, ovviamente l'amore, ecc. ma ci sono delle fasi proprio buttate su un'ironia pazzesca come quella in cui Lancaster e Cravat vanno dietro le guardie spaccando tutto, e queste neanche li vedono; quelli che sparano col cannone per sbaglio facendo fuori una colonna di militari che camminava in fila indiana; il professore che costruisce sommergibili e mongolfiere ed esplosivi che esplodono solo quando è necessario! Insomma tutto piacevole allegro e divertente! La differnza che ho provato rivedendolo adesso rispetto a quando ero ragazzo, è che allora mi era sembrato al 90% un film d'avventure, ora una grande parodia ironica.
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Un film tutto speciale tenendo conto dell'anno in cui è stato prodotto. A prima vista si può considerare un classico dell'avventura con le sue buone dosi d'ironia! Ma riguardandolo bene si vede che ha una buona dose di comicità e di parodia. Burt Lancaster, in piena fase atletica, interpreta un ottimo capitan Vallo, e la sua spalla Nick Cravat lo affianca molto bene (come già ne "L'arciere di fuoco"), già apportando la parte comica. C'è l'avventura, l'ammutinamento dell'equipaggio, il pentimento, la redenzione, ovviamente l'amore, ecc. ma ci sono delle fasi proprio buttate su un'ironia pazzesca come quella in cui Lancaster e Cravat vanno dietro le guardie spaccando tutto, e queste neanche li vedono; quelli che sparano col cannone per sbaglio facendo fuori una colonna di militari che camminava in fila indiana; il professore che costruisce sommergibili e mongolfiere ed esplosivi che esplodono solo quando è necessario! Insomma tutto piacevole allegro e divertente! La differnza che ho provato rivedendolo adesso rispetto a quando ero ragazzo, è che allora mi era sembrato al 90% un film d'avventure, ora una grande parodia ironica. In ogni caso, sempre bellissimo!
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perseo66
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giovedì 16 agosto 2007
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il corsaro dell'isola verde una copia da vedere
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ciao se hai una copia del film in vhs oppure sai dove reperirla potresti gentilmente comunicarmelo? te ne sarei veramente grato.
roberto trombetta
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gigi
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mercoledì 13 luglio 2005
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divertentissimo.
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Avevo 10 anni quando l'ho visto per la prima volta.Da allora,era il 55, l'ho rivisto altre 18 volte. E' il film d'avventura piu' spassoso che sia mai stato girato. Una favola di film, per tutti, grandi e piccoli. da non perdere.
[+] il corsaro dell'isola verde
(di ftab)
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