Inedita commedia inglese, in cui la rivisitazione emotiva del protagonista eccede emotivamente le tematiche joiciane della dublino chiusa e incancrenita da una morale bigotta!
Sceneggiatura stile "pulp fiction" impermeata da una molteplicità di angolazioni e visuali per riprodurre con una serie inconsueta di flashback le sensazioni e le emozioni coinvolgenti della tresca ben congeniata nella struttura narrativa del film. Ambigua e sconvolgente la personalità di Adam che anche al termine del film vorrebbe dare allo spettatore l idea che tutto accada per "donare felicità agli altri";confermata peraltro dalla successione degli eventi ma soprattutto dalle emozioni suscitate nei protagonisti, tutti legati da una parentela di primo grado.
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Inedita commedia inglese, in cui la rivisitazione emotiva del protagonista eccede emotivamente le tematiche joiciane della dublino chiusa e incancrenita da una morale bigotta!
Sceneggiatura stile "pulp fiction" impermeata da una molteplicità di angolazioni e visuali per riprodurre con una serie inconsueta di flashback le sensazioni e le emozioni coinvolgenti della tresca ben congeniata nella struttura narrativa del film. Ambigua e sconvolgente la personalità di Adam che anche al termine del film vorrebbe dare allo spettatore l idea che tutto accada per "donare felicità agli altri";confermata peraltro dalla successione degli eventi ma soprattutto dalle emozioni suscitate nei protagonisti, tutti legati da una parentela di primo grado. Un inno allo scandalo oseremmo dire, ma come non lasciarsi trasportare dalla stravaganza del personaggio e di come abilmente riesca ad intersecarsi abilmente con le personalità con cui interagisce? Di come quel sottile file di immoralità venga spremuto e a tratti occultato nella ottima prentazione dei lati emotivi e travolgenti dei personaggi che di certo non lascia spazio ad un interpretazione non poco pirandelliana della natura dei personaggi in cui ci s'imbatte.
Un amico mi ha consigliato questo film, ma perchè vede in me il ritratto fedele di quell'adam consapevole bisognoso d'amore e spacciatore di "felicità". ?
Avrei preferito essere paragonato forse ad un interpretazione del miglior Fassbender.
Ma la domanda che ci si pone è : quanta felicità possiamo donare più di quanta non ne vorremmo donare a noi stessi?
Quanto i nostri segreti poi possono compensare le nostre "donazioni"? Beh sicuramente Adam è lo strumento che utilizziamo per valutare la realtà di cui egli stesso è consapevole e di cui allo stesso tempo non riesce farne a meno. Nonostante utilizzi la sua fantasia ripetutamente riesce a dimostrarci come essa possa essere dominata e a mantenere saldo quel legame con la realtà che proprio non riesce ad evitare. I segreti sono necessari o possono essere messi sul banco dell inquisizione? Del loro matrimonio non ne sapremo nulla, ma di certo Adam conosce le sue potenzialità e tutto ciò che compie lo farà..... per appagare il suo bisogno di felicità edonistica? Sarà davvero per un incessante bisogno di donare felicità al mondo? Il vero dono a volte è quello di capire i bisogni altrui, possedere quella sottile sensibilità e oculatezza che ci porta ad intuire di cosa una fragile personalità ha davvero bisogno...o magari è solo un gioco per mettere in difficoltà l'instabilità emotiva altrui e trasferirla al proprio appagamento personale.... o magari...e se fosse semplicemente un porco maniaco e assassino?....Cercatevi pure le risposte che facciano al caso vostro.
Gnappo udpgmk
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