no_data
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martedì 12 gennaio 2016
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piacevole ma nulla di più
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Ho deciso di vedere questo film in replica su MTV attirato soprattutto dal cast d'eccezione, composto da attori che stimo molto. La trama sembrava la solita che ci si aspetta da un film horror, ma anche sulla base del cast speravo in qualcosa di un attimo più impegnato e profondo, dato che nella maggior parte dei film del genere gli attori sono misconosciuti o esordienti. L'incipit, con una serie di ospiti invitati, sconosciuti l'uno all'altro, nel maniero, sembra promettente, ricorda un po' Dieci Piccoli Indiani come idea. Dopo di che però tutto prende la piega più ovvia: la Zeta-Jones, Wilson e Neeson passano in secondo piano fino quasi a diventare sagome di cartone, mentre la trama inizia a focalizzarsi quasi interamente sulla protagonista e sulla sua scoperta dei segreti (e che segreti) del castello.
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Ho deciso di vedere questo film in replica su MTV attirato soprattutto dal cast d'eccezione, composto da attori che stimo molto. La trama sembrava la solita che ci si aspetta da un film horror, ma anche sulla base del cast speravo in qualcosa di un attimo più impegnato e profondo, dato che nella maggior parte dei film del genere gli attori sono misconosciuti o esordienti. L'incipit, con una serie di ospiti invitati, sconosciuti l'uno all'altro, nel maniero, sembra promettente, ricorda un po' Dieci Piccoli Indiani come idea. Dopo di che però tutto prende la piega più ovvia: la Zeta-Jones, Wilson e Neeson passano in secondo piano fino quasi a diventare sagome di cartone, mentre la trama inizia a focalizzarsi quasi interamente sulla protagonista e sulla sua scoperta dei segreti (e che segreti) del castello. Per carità, bravissima anche Lili Taylor, però diciamo che chiamare a rapporto tre attori di quel calibro per fargli fare le belle statuine mi sembra rasenti l'offensivo. Il resto dell'intreccio è banaluccio e scontato, sembra che il regista abbia voluto puntare tutto su un'infinità di effetti speciali che animano la casa e le sue presenze, appiattendo la personalità e la psicologia dei personaggi. Il risultato è che per più o meno un'ora di film la Taylor corre in preda ad attacchi isterici per il maniero inseguendo o inseguita, a seconda, da questi spiritelli (per inciso, il coretto di bambini morti stufa già dopo la seconda volta che si sente), mentre gli altri tre poveri cristi la guardano come merluzzi. Le potenzialità e le possibilità di sviluppo erano infinite, si poteva puntare molto di più sulle tensioni psicologiche fra i vari personaggi mettendoli tutti sullo stesso piano, approfittando anche della loro impossibilità di fuggire dal maniero... alla fine si è scelta la soluzione più deludente e ovvia: effetti speciali a gogò e poca sostanza. Peccato.
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noia1
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mercoledì 28 maggio 2014
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tanto computer e basta.
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Un gruppo di persone viene raggruppata da uno scienziato per un esperimento di gruppo, il luogo del ritrovo è una gigantesca ville d’epoca che però nasconde un segreto.
Fatto molto bene, tanti effetti speciali all’avanguardia e molto impressionanti. Film dell’orrore che punta in alto, tante suggestioni e atmosfere che vogliono inquietare senza il bisogno di sfruttare i classici colpi di scena improvvisi e approfittando di una lunga gamma di fantasie e trovate computerizzate. Eccentricità e innovazione fanno da sfondo a questa storia che non punta solamente a far paura ma vuole anche mettere in scena personaggi ben definiti così da dare credibilità all’intera vicenda.
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Un gruppo di persone viene raggruppata da uno scienziato per un esperimento di gruppo, il luogo del ritrovo è una gigantesca ville d’epoca che però nasconde un segreto.
Fatto molto bene, tanti effetti speciali all’avanguardia e molto impressionanti. Film dell’orrore che punta in alto, tante suggestioni e atmosfere che vogliono inquietare senza il bisogno di sfruttare i classici colpi di scena improvvisi e approfittando di una lunga gamma di fantasie e trovate computerizzate. Eccentricità e innovazione fanno da sfondo a questa storia che non punta solamente a far paura ma vuole anche mettere in scena personaggi ben definiti così da dare credibilità all’intera vicenda. L’unico problema è che non trasmette niente, può inquietare o dare una certa suggestione ma di sicuro non fa paura, si cerca la novità ma ci si dimentica di tutto il resto e non basta il carisma dei protagonisti per tappare le lacune che dilagano.
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cris87
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sabato 28 dicembre 2013
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plurinominato razzie awards
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Stephen King definì il romanzo da cui è tratto questo film "Un capolavoro che mi ha ispirato". Incredibilmente, il regista è riuscito a farne un film che non ha vinto nessuno dei numerosi Razzie Awards a cui era candidato solo perchè quell'anno fu Wild wild west a fare incetta.
Il film è un raffazzonato susseguirsi di spunti ed elementi anche molto buoni, ma buttati lì alla rinfusa e poi non sviluppati, quando non in aperta contraddizione l'uno con l'altro. Sembra partire bene, delineando personaggi potenzialmente interessanti e la più classica ambientazione da film horror: un'immensa e lussuosa casa antica, che si dice infestata dagli spiriti dei suoi sfortunati proprietari e dei bambini che hanno tanto desiderato ma non sono mai riusciti ad avere.
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Stephen King definì il romanzo da cui è tratto questo film "Un capolavoro che mi ha ispirato". Incredibilmente, il regista è riuscito a farne un film che non ha vinto nessuno dei numerosi Razzie Awards a cui era candidato solo perchè quell'anno fu Wild wild west a fare incetta.
Il film è un raffazzonato susseguirsi di spunti ed elementi anche molto buoni, ma buttati lì alla rinfusa e poi non sviluppati, quando non in aperta contraddizione l'uno con l'altro. Sembra partire bene, delineando personaggi potenzialmente interessanti e la più classica ambientazione da film horror: un'immensa e lussuosa casa antica, che si dice infestata dagli spiriti dei suoi sfortunati proprietari e dei bambini che hanno tanto desiderato ma non sono mai riusciti ad avere.
Dopo poco, però, la sceneggiatura parte completamente per la tangente, diventando perfino più psicotica della protagonista.
Un delirante susseguirsi di effetti speciali incredibilmente pacchiani e ridondanti viviseziona il mistero, ammazza la tensione e distrugge l'atmosfera, senza tuttavia soddisfare nemmeno i più gretti amanti dello splatter.
Se è vero che a farci paura è più ciò che non vediamo (e quindi non conosciamo e non capiamo) che ciò che vediamo, ne risulta un film più grottesco che horror.
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(di nicola1)
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[+] recensione esasperata ed esasperante
(di franco conti)
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dany101
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mercoledì 2 gennaio 2013
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eccessivamente insultato,ma valido
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Ciao a tutti quelli che hanno detto la loro su questo imperfetto pezzo di cinema horror/mistery.
A mio avviso il film in questione è non privo di pregi-certo-ma anche non privo di pregi!Ad esempio le sfarzosissime scenografie del-non a caso- premio oscar Eugenio Zanetti. Ovviamente mi rendo conto che un film non può sperare di funzionare solo in virtù delle interessanti scenografie,quindi citerò altri pregi di un film che mantiene una qualità e una dignità che tanti,TROPPI film non hanno.. La storia ha aspetti plausibili,è portata in scena con una credibilità e una maestria tecnica che solo dagli anni '70 in poi il cinema ha potuto proporre al pubblico(per quanto buono,il film di cui è remake rimane superato sotto OGNI profilo).
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Ciao a tutti quelli che hanno detto la loro su questo imperfetto pezzo di cinema horror/mistery.
A mio avviso il film in questione è non privo di pregi-certo-ma anche non privo di pregi!Ad esempio le sfarzosissime scenografie del-non a caso- premio oscar Eugenio Zanetti. Ovviamente mi rendo conto che un film non può sperare di funzionare solo in virtù delle interessanti scenografie,quindi citerò altri pregi di un film che mantiene una qualità e una dignità che tanti,TROPPI film non hanno.. La storia ha aspetti plausibili,è portata in scena con una credibilità e una maestria tecnica che solo dagli anni '70 in poi il cinema ha potuto proporre al pubblico(per quanto buono,il film di cui è remake rimane superato sotto OGNI profilo). Gli attori sono calati nella parte ad un livello più che accettabile anche per gli spettatori più severi(prendete in esame un pugno di film a caso di qualsiasi genere e siate onesti)Kathrine zeta jones fa uno splendido lavoro,Liam Neeson soddisfacente,tutto sommato.Gli altri comprimari danno il loro contributo,e la casa fà il resto con le sue suggestioni,le sue segrete,gli scricchiolii,cigolii e le guglie inquietanti.L'andamento che jan de Bont dà al film è scorrevole,e coccola il suo pubblico per poi scuoterlo nei momenti giusti,puntuale con l'assetto narrativo e i relativi climax.Gli effetti speciali sono di fattura ineccepile,sido chiunque a obbiettare al riguardo,inoltre non penso ve ne sia abuso alcuno.Semmai,potremmo parlare di un dosaggio accurato e assolutamente fine alla storia.Ultimo cenno sull'atmosfera generale(elegantemente spettrale)che-lungi dall'essere venuta fuori per caso-conferisce all'intera pellicola grande potere suggestivo.In un film horror/mistery di questo tipo,non è una delle cose che più si desidera trovare?
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toty bottalla
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sabato 10 marzo 2012
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mediocre!
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Introduzione lenta, noiosa e prevedibile, cast scadente, solo la TAYLOR salva qualcosa, deludente LIAM NEESON, la trama scomposta e pretestuosa non convince, e non spaventa le emozioni dello spettatore, film mediocre. Saluti.
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_melindo__
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domenica 29 maggio 2011
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insomma...
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Niente a che vedere col capolavoro Gli Invasati di cui è remake: De Bont annulla qualunque descrizione psicologica e ambiguità emotiva per trarne un film di uso e consumo parzialmente riuscito (diciamo al 25%). Pregi: scenografia barocca ed esagerate adeguata, una certa inquietudine (molto poca in realtà, rispetto all'originale) e buoni effetti speciali. Difetti: TROPPI effetti speciali, TROPPA POCA paura, nessuna ricerca psicologica, recitazioni non adeguate (la Taylor si impegna ma a recitare non è proprio buona, la Zeta Jones e Neeson sprecati, Owen Wilson talmente antipatico che si spera già dall'inizio nella sua morte - Spoiler: che accadrà, tramite decapitazione...urrà! -), sceneggiatura banale e sequenze a dir poco ridicole (il finale con il mega mostro è il trash messo su pellicola, da morire dal ridere).
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Niente a che vedere col capolavoro Gli Invasati di cui è remake: De Bont annulla qualunque descrizione psicologica e ambiguità emotiva per trarne un film di uso e consumo parzialmente riuscito (diciamo al 25%). Pregi: scenografia barocca ed esagerate adeguata, una certa inquietudine (molto poca in realtà, rispetto all'originale) e buoni effetti speciali. Difetti: TROPPI effetti speciali, TROPPA POCA paura, nessuna ricerca psicologica, recitazioni non adeguate (la Taylor si impegna ma a recitare non è proprio buona, la Zeta Jones e Neeson sprecati, Owen Wilson talmente antipatico che si spera già dall'inizio nella sua morte - Spoiler: che accadrà, tramite decapitazione...urrà! -), sceneggiatura banale e sequenze a dir poco ridicole (il finale con il mega mostro è il trash messo su pellicola, da morire dal ridere). Vale giusto un noleggio se proprio non si sa che film guardare
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alan rubino
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martedì 12 aprile 2011
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paura e tensione a hill house
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Tratto dal romanzo "The Haunting of Hill House" (L'incubo di Hill House) di Shirley Jackson, considerato a
tutt'oggi uno dei più celebri racconti di paura del '900.
In seguito alla morte della madre invalida, alla quale ha badato per tanti anni, Eleanor (Lili Taylor) oltre a
trovarsi senza lavoro, rischia di essere sfrattata dall'appartamento in cui vive. E così, quando le viene proposto
di partecipare, dietro compenso, ad uno studio sull'insonnia condotto dal dottor Marrow (Liam Neeson) a Hill House,
una vecchia villa isolata del Massachusetts, la donna accetta. Giunta alla dimora, Eleanor viene accolta da una
bizzarra coppia di custodi, e poco dopo arrivano gli altri due personaggi-cavia, Theo (Catherine Zeta-Jones) e
Luke (Owen Wilson), nonché lo stesso Marrow e i suoi due assistenti.
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Tratto dal romanzo "The Haunting of Hill House" (L'incubo di Hill House) di Shirley Jackson, considerato a
tutt'oggi uno dei più celebri racconti di paura del '900.
In seguito alla morte della madre invalida, alla quale ha badato per tanti anni, Eleanor (Lili Taylor) oltre a
trovarsi senza lavoro, rischia di essere sfrattata dall'appartamento in cui vive. E così, quando le viene proposto
di partecipare, dietro compenso, ad uno studio sull'insonnia condotto dal dottor Marrow (Liam Neeson) a Hill House,
una vecchia villa isolata del Massachusetts, la donna accetta. Giunta alla dimora, Eleanor viene accolta da una
bizzarra coppia di custodi, e poco dopo arrivano gli altri due personaggi-cavia, Theo (Catherine Zeta-Jones) e
Luke (Owen Wilson), nonché lo stesso Marrow e i suoi due assistenti.
In realtà lo scopo dell'esperimento è studiare le reazioni alla paura, e la casa, dal fascino cupo,
è stata scelta apposta in quanto atta a suggestionare. Ma molti anni prima Hill House era stata teatro di eventi
macabri. E presto iniziano a verificarsi dei fenomeni sinistri, forse non ad opera del dottore...
Il film si discosta notevolmente dal libro della Jackson (in particolare nel finale), ma con un risultato, seppur
apprezzabile, decisamente inferiore. Rispetto al primo, il secondo è molto più sottile (e pertanto a livello
psicologico più terrificante) poiché, fino alle ultime pagine, si presta a diverse interpretazioni, lasciando il
lettore nell'incertezza. Gli elementi soprannaturali potrebbero essere frutto dell'immaginazione, od orchestrati
dal dottore e la sua équipe, o autentiche presenze. La stessa Eleanor potrebbe essere affetta da pazzia o dotata
a sua insaputa di qualche dote paranormale.
Nella pellicola di Jan de Bont, al contrario, tutte le ambiguità si dissipano presto e i quattro protagonisti si
rivelano di scarso spessore. Tuttavia, "The Haunting" è un thriller discreto: i suoi punti di forza
risiedono nella villa, calata in un'atmosfera tetra e inquietante e ricostruita in maniera davvero stupefacente,
negli effetti speciali originali ed efficaci, e nella colonna sonora, che insieme riscattano in parte la debole
sceneggiatura. Tirando le somme, il film non è sicuramente un capolavoro, né riesce come trasposizione
cinematografica, ma merita comunque una visione.
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terminator
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giovedì 3 febbraio 2011
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film bello, troppi effetti speciali, poco horror.
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Film bello, ma che punta tutto sugli effetti speciali (ce n'è una miriade) , più che far paura.
Più simile quindi ai film di Harry Potter e l'Apprendista stregone, con statue animate in computer grafica, che ad un horror.
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lisadp
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domenica 11 luglio 2010
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stupendo!!!
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è stato il mio primo film di questo genere, ero molto piccola e lo vedvo più com un horror e mi aveva spaventata molto la scena in cui la stanza assumel'aspetto di un volto.
in ogni caso è un film con un cast di tutto rispetto ed a me è piaciuto moltissimo ed ancora oggi ogni tanto mi viene vogia di rivederlo. non è uno dei sliti fil di case infestate, la storia è più interessante ed originale.
davvero un film che consiglio di vedere!!
[+] come me
(di fabio regulare)
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nick castle
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venerdì 9 aprile 2010
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film passabile di jan de bont...
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Solo poche parole. Il film è abbastanza scarno, manca di nerbo, la storia ha poco mordente, non approfondisce e ancor peggio non svolge i temi accennati. Lodevole il sempre asciutto e sobrio montaggio di Michael Kahn, le scenografie e gli insuperabili effetti visivi del Tippett Studio (davvero perfetti, ancora oggi non si potrebbe fare di meglio). Almeno due scene hanno un buon impatto visivo (le arcate che diventano occhi e il soffitto che si trasforma in una faccia). Nel mentre, gli attori recitano in sordina, quasi non fossero necessari.
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