eugen
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domenica 25 dicembre 2022
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serie di film (saga)
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8 film in quasi vent'anni, di registi diversi, se includiamo anche "Beethoven's Christmas Adventure"di John Puch, 2011, dove le costanti sono la famiglia presso cui il cane Beethoven si"alloca", i ladri, in genere anche qualche festa intesa come punto di riferimento nell'anno(vacanze estive, Natale, Pasqua), poi qualche"turbolenza"che danneggia Beetoven e famiglia, cui pero'in gneere risppnde piu'oprontamente lo stesso cane che la famiglia, che spesso"arranca"e si fa aiutare o comunque viene aiutata dal cane san bernando. , dove anche le musiche giovano un ruolo non da poco. Bisognerebbe anche aggiungere un cartoon che pero'chi scrive finora non e'mai riuscito a vedere.
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8 film in quasi vent'anni, di registi diversi, se includiamo anche "Beethoven's Christmas Adventure"di John Puch, 2011, dove le costanti sono la famiglia presso cui il cane Beethoven si"alloca", i ladri, in genere anche qualche festa intesa come punto di riferimento nell'anno(vacanze estive, Natale, Pasqua), poi qualche"turbolenza"che danneggia Beetoven e famiglia, cui pero'in gneere risppnde piu'oprontamente lo stesso cane che la famiglia, che spesso"arranca"e si fa aiutare o comunque viene aiutata dal cane san bernando. , dove anche le musiche giovano un ruolo non da poco. Bisognerebbe anche aggiungere un cartoon che pero'chi scrive finora non e'mai riuscito a vedere... Decisamente, in forma comica e con il solito"savoir faire muy gringo", se volere very made in the USA, questi film mostrano l'importanza degli animali e segnatamente dei cani nella vita contemporanea, e qui bisogna dire che oggi piu'di ieri(intendendo anche gli anni 1990)questi fiol, sono stati"anticipatori"anche per quanto riguarda la situazione europea, piu'"lenta"di quella statunitense/canadese(questi film sono di produzione "doppia", in genere), mostrando anche, in ge nere contraddittoriamente, ossia salvando"capra e cavoli", come costume nell'ipercapitalismo made in the USA, come la forza travolgente della pubblicita', onnipresentei, sia spesso viziata da contraddiizoni, equivoci, altro ancora., Sarebbe poi da riflettere(ma sarebbe pu'opportuno farlo in un trattato o saggio sociologico, direi)sul rapporto fim.musica segnatamente riguardo a questa serie, anche considerando che il cane in questione, protagonista della serie, e' il grnade musicista Ludwig van, grande ribelle, per non dire rivoluzionario(e'noto che straccio'la dedica della Sinfonia"Eroica"a Napoleone, quando apprese che si era"fatto imperatore").. Un tema che, in gran parte, negli USA e'abbastnza un"tabu".... El Gato/Eugen
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elgatoloco
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venerdì 10 giugno 2022
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il vero beethoven
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"Beethoven"(Brian Levant, scritto da John Hughes e Amy Holden Jones, 1992)e'il capostipite dei film dedicati al cane Beethoven, qui cosi'chiamato perche'reagisce postitivamente ad alcune note del grande musicista tedesco di origini olandesi(il behaviorismo impera sempre...), dove i "seguiti"sono stati quasi tutti di produzione televisiva, piacevoli ma non paragonabili a questo film di Levant, sponsorizzato, all'epoca, da Ivan Reitman. Qui la "vera essenza"della problematica beetohoveniana, dove la musica,coordinata e scritta per le"pati nuove"da Randy Edelman, raccoglie qualche nota del grande Ludwig, ampiamente citato(ma non qui)da Le'o Ferre?, ma soprattutto"Roll Over Beethoben"di Chuck Berry, ma non nella versione del suo autore, bensi'in un a cover di un gruppo rock da me non identificato.
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"Beethoven"(Brian Levant, scritto da John Hughes e Amy Holden Jones, 1992)e'il capostipite dei film dedicati al cane Beethoven, qui cosi'chiamato perche'reagisce postitivamente ad alcune note del grande musicista tedesco di origini olandesi(il behaviorismo impera sempre...), dove i "seguiti"sono stati quasi tutti di produzione televisiva, piacevoli ma non paragonabili a questo film di Levant, sponsorizzato, all'epoca, da Ivan Reitman. Qui la "vera essenza"della problematica beetohoveniana, dove la musica,coordinata e scritta per le"pati nuove"da Randy Edelman, raccoglie qualche nota del grande Ludwig, ampiamente citato(ma non qui)da Le'o Ferre?, ma soprattutto"Roll Over Beethoben"di Chuck Berry, ma non nella versione del suo autore, bensi'in un a cover di un gruppo rock da me non identificato. Qui si inisiza con una sequenza quasi"gotica", dove nella notte, alcuni ladri guidati da un"dirigente"rubano dei cani, tra i quali il nostro, che pero'riesce a fuggire, rifugiandosi in casa Newton, dove, a parte il padre, molto impegnato nel suo lavoro pubblicitario(anche lui, poro', cambiera'idea, lasciandosi convicnere dai familiari ma anche dalla sua stessa sensibilita'), tutta la famiglia lo adora, nonsotante il fatto che sia vorace(e'un Sanbernardo, alll'0inzio un cucciolo ma decisamente incline alla rapida crescita)e puzzolente e anche"aggressivo", per farsi carezzate e ricevere coccole. Decismanete un cane che mette in crisi non solo famiglie, ma anche ladri"senza scrupoli"(anche se poi in realta'le cose sono diverse...), veterinati e gestori di canili, autorita'pubbliche etc. Decisamente diverttente, animalista e sorpattutto, ovviamente, "canista"(ammesso che passi il neologismo...), "Beethoven",mostra la perserverenza di un essere vivente che smuove montagne di ipocristia e di "freddezza", volendo solo farsi voler bene... Interpreti in parte Chrales Grodin e Bonnie Hunt(papa'e maama Newton), come anche i figli di famiglie, Dean Jones e Stanley Tucci, ma in genere tutti gli/tutte le interrpreti, anche in parti minori, dato che , lo sappiamo, gli States hanno un"Parco attori"magari non"infinito"(sarebbe peraltro impossibile)ma decisamente maggiore di ogni altro paese al mondo, forse Cina esclusa, ma gli USA hanno potenzialit{ maggiori a livello finanziario, come ben noto... El Gato
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venerdì 10 giugno 2022
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il vero beethoven
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"Beethoven"(Brian Levant, scritto da John Hughes e Amy Holden Jones, 1992)e'il capostipite dei film dedicati al cane Beethoven, qui cosi'chiamato perche'reagisce postitivamente ad alcune note del grande musicista tedesco di origini olandesi(il behaviorismo impera sempre...), dove i "seguiti"sono stati quasi tutti di produzione televisiva, piacevoli ma non paragonabili a questo film di Levant, sponsorizzato, all'epoca, da Ivan Reitman. Qui la "vera essenza"della problematica beetohoveniana, dove la musica,coordinata e scritta per le"pati nuove"da Randy Edelman, raccoglie qualche nota del grande Ludwig, ampiamente citato(ma non qui)da Le'o Ferre?, ma soprattutto"Roll Over Beethoben"di Chuck Berry, ma non nella versione del suo autore, bensi'in un a cover di un gruppo rock da me non identificato.
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"Beethoven"(Brian Levant, scritto da John Hughes e Amy Holden Jones, 1992)e'il capostipite dei film dedicati al cane Beethoven, qui cosi'chiamato perche'reagisce postitivamente ad alcune note del grande musicista tedesco di origini olandesi(il behaviorismo impera sempre...), dove i "seguiti"sono stati quasi tutti di produzione televisiva, piacevoli ma non paragonabili a questo film di Levant, sponsorizzato, all'epoca, da Ivan Reitman. Qui la "vera essenza"della problematica beetohoveniana, dove la musica,coordinata e scritta per le"pati nuove"da Randy Edelman, raccoglie qualche nota del grande Ludwig, ampiamente citato(ma non qui)da Le'o Ferre?, ma soprattutto"Roll Over Beethoben"di Chuck Berry, ma non nella versione del suo autore, bensi'in un a cover di un gruppo rock da me non identificato. Qui si inisiza con una sequenza quasi"gotica", dove nella notte, alcuni ladri guidati da un"dirigente"rubano dei cani, tra i quali il nostro, che pero'riesce a fuggire, rifugiandosi in casa Newton, dove, a parte il padre, molto impegnato nel suo lavoro pubblicitario(anche lui, poro', cambiera'idea, lasciandosi convicnere dai familiari ma anche dalla sua stessa sensibilita'), tutta la famiglia lo adora, nonsotante il fatto che sia vorace(e'un Sanbernardo, alll'0inzio un cucciolo ma decisamente incline alla rapida crescita)e puzzolente e anche"aggressivo", per farsi carezzate e ricevere coccole. Decismanete un cane che mette in crisi non solo famiglie, ma anche ladri"senza scrupoli"(anche se poi in realta'le cose sono diverse...), veterinati e gestori di canili, autorita'pubbliche etc. Decisamente diverttente, animalista e sorpattutto, ovviamente, "canista"(ammesso che passi il neologismo...), "Beethoven",mostra la perserverenza di un essere vivente che smuove montagne di ipocristia e di "freddezza", volendo solo farsi voler bene... Interpreti in parte Chrales Grodin e Bonnie Hunt(papa'e maama Newton), come anche i figli di famiglie, Dean Jones e Stanley Tucci, ma in genere tutti gli/tutte le interrpreti, anche in parti minori, dato che , lo sappiamo, gli States hanno un"Parco attori"magari non"infinito"(sarebbe peraltro impossibile)ma decisamente maggiore di ogni altro paese al mondo, forse Cina esclusa, ma gli USA hanno potenzialit{ maggiori a livello finanziario, come ben noto... El Gato
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nick distefano
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venerdì 5 dicembre 2008
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ludwig ritorna, ma a quattro zampe!
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Un piccolo san bernardo sfuggito a un rapimento finisce in una famigliola americana tipica dove il politically correct abbonda e con un padre oltremodo lezioso. Tipico film di Brian Levant, specialista in commedie per famiglie, scritto da John Hughes sotto lo pseudonimo di Edmund Dantes. Il reparto attori è molto buono(Bonnie Hunt, Dean Jones, Stanley Tucci, Oliver Platt), notevole Charles Grodin che si porta ottimamente i suoi 57 anni! Anche se troppo mieloso e con la figlia più piccola inevidentemente impertinente non ci si annoia, anche grazie alla creatività di Brian Levant.
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