elgatoloco
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sabato 11 ottobre 2014
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sempre interessante
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Grandi Michael Caine e Christopher Reeve(purtroppo poi divenuto"Superman" e successivamente invalido)in un film che, non negando anzi dichiarando la sua origine letteraria(da Ira Levin, quello di "Rosemary's Baby", tra l'altro)in questo jeu au massacre tetro e al tempo stesso lieve, eccelso nell'avvvincere senza stancare, senza alcun dispendio di mezzi, di scena"extra"etc. Da vedere se non lo si è mai visto, da rigustare se lo si conosce già. Gioco ad incastri, certo, da matrioska, che però rimette sempre in gioco sé stesso(e non è un errore, con l'accento, controllate), quasi autogenerandosi-autoctisi feconda, con una medium che in certo senso"dà il la".
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Grandi Michael Caine e Christopher Reeve(purtroppo poi divenuto"Superman" e successivamente invalido)in un film che, non negando anzi dichiarando la sua origine letteraria(da Ira Levin, quello di "Rosemary's Baby", tra l'altro)in questo jeu au massacre tetro e al tempo stesso lieve, eccelso nell'avvvincere senza stancare, senza alcun dispendio di mezzi, di scena"extra"etc. Da vedere se non lo si è mai visto, da rigustare se lo si conosce già. Gioco ad incastri, certo, da matrioska, che però rimette sempre in gioco sé stesso(e non è un errore, con l'accento, controllate), quasi autogenerandosi-autoctisi feconda, con una medium che in certo senso"dà il la". El Gato
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fabal
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mercoledì 13 novembre 2013
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raffinato gioco di manipolazione
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Un giovane autore invia il suo ultimo lavoro a Sidney Bruhl, pietra miliare del giallo teatrale ma da lungo tempo in crisi d'ispirazione. La commedia, intitolata Trappola mortale, è una vera bomba: l'esperto scrittore, roso dall'invidia, invita il giovane a casa sua con l'apparente intento di offrirgli una collaborazione artitistica. Poi però lo uccide. O almeno sembra.
Meglio noto per il soggetto letterario di Rosemary's Baby, Ira Levin è l'autore dell'opera che non tradisce i suoi cromosomi teatrali. La trasposizione affidata a Sidney Lumet non va ricercata nella curiosa omonimia con il protagonista, ma nella padronanza dei tempi scenici indoor, capaci di partorire il capolavoro di tensione internista La parola ai giurati (1957).
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Un giovane autore invia il suo ultimo lavoro a Sidney Bruhl, pietra miliare del giallo teatrale ma da lungo tempo in crisi d'ispirazione. La commedia, intitolata Trappola mortale, è una vera bomba: l'esperto scrittore, roso dall'invidia, invita il giovane a casa sua con l'apparente intento di offrirgli una collaborazione artitistica. Poi però lo uccide. O almeno sembra.
Meglio noto per il soggetto letterario di Rosemary's Baby, Ira Levin è l'autore dell'opera che non tradisce i suoi cromosomi teatrali. La trasposizione affidata a Sidney Lumet non va ricercata nella curiosa omonimia con il protagonista, ma nella padronanza dei tempi scenici indoor, capaci di partorire il capolavoro di tensione internista La parola ai giurati (1957). In Trappola mortale lo spazio domestico è ben più arioso dell'unica stanza dei giurati sudaticci, e non è certo un limite per il regista. Alle prese, invece, con un non facile compendio visivo tra personaggi e oggetti scena, nessuno secondario e potenzialmente interattivo.
Micheal Caine, perfetto nei panni della prima donna artistica, inaugura un fortunato modello di personaggio che sembra ripresentarsi, con alcune variazioni, in Rumori fuori scena e nel remake di Sleuth. Scaltro e manipolatore, Bruhl condivide molto con lo scrittore Andrew Wyke, così come la pièce di Shaffer ha molto in comune con questo Trappola mortale, un topos narrativo in cui il predatore s'ingenga nell'ordire trame per divorare, a poco a poco, la sua vittima.
Qui, però, Christopher Reeve vittima non è affatto, e il dubbio su chi possa vincere il continuo baratto di colpi di scena tiene in costante preoccupazione lo spettatore. Difficile decidere per chi parteggiare, se non per un finale non deludente.
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onufrio
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venerdì 8 febbraio 2013
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il gioco delle parti
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Commedia gialla, ambientata quasi interamente nella casa dei coniugi Bruhl, c'è qualcosa di simile al film Gli insospettabili con L.Olivier e appunto M.Caine. Sidney Bruhl (M.Caine), è un famoso commediografo di Broadway che attraversa un periodo di scarsa creatività, l'ennesimo insuccesso della sua ultima commedia teatrale sembra segnare il suo definitivo declino; ma un racconto dal titolo Trappola mortale inviatogli da un suo ex allievo (C.Reeve) apre in lui delle nuove prospettive, la storia è perfetta e riscuoterebbe un grande successo di pubblico, s'informa sul ragazzo e vista l'assenza di familiari e il fatto che solo Sidney abbia letto questo racconto, aprono in lui scenari apocalittici:sbarazzarsi del ragazzo e pubblicare il racconto.
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Commedia gialla, ambientata quasi interamente nella casa dei coniugi Bruhl, c'è qualcosa di simile al film Gli insospettabili con L.Olivier e appunto M.Caine. Sidney Bruhl (M.Caine), è un famoso commediografo di Broadway che attraversa un periodo di scarsa creatività, l'ennesimo insuccesso della sua ultima commedia teatrale sembra segnare il suo definitivo declino; ma un racconto dal titolo Trappola mortale inviatogli da un suo ex allievo (C.Reeve) apre in lui delle nuove prospettive, la storia è perfetta e riscuoterebbe un grande successo di pubblico, s'informa sul ragazzo e vista l'assenza di familiari e il fatto che solo Sidney abbia letto questo racconto, aprono in lui scenari apocalittici:sbarazzarsi del ragazzo e pubblicare il racconto. Fin qui lo spettatore ci arriva, ma poi succede di tutto, una serie di colpi di scena si susseguono uno dietro l'altro, rendendo il film ancora più coinvolgente.
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