melissa mariani
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sabato 4 febbraio 2023
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un film mai visto
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Questa commedia è impossibile da incasellare: questo è il principale pregio che trovo al film "Acqua alle corde". Sorprende, diverte e commuove chi sa entrare in empatia con un protagonista che si fa portavoce di una qualità tanto elogiata quanto complessa da incarnare: l'umanità. Angelo Santini rappresenta tutti noi nei nostri lati più fragili, racconta la battaglia che ognuno compie nel suo intimo nel tentativo di realizzarsi, scontrandosi con ostacoli prevalentemente interiori che poi prendono forma nel mondo della materia dietro volti di antagonisti in carne ed ossa. È una perfetta fusione tra teatro e cinematografia, a tratti onirico, a tratti assurdo per scelte stilistiche inusuali ma accattivanti.
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Questa commedia è impossibile da incasellare: questo è il principale pregio che trovo al film "Acqua alle corde". Sorprende, diverte e commuove chi sa entrare in empatia con un protagonista che si fa portavoce di una qualità tanto elogiata quanto complessa da incarnare: l'umanità. Angelo Santini rappresenta tutti noi nei nostri lati più fragili, racconta la battaglia che ognuno compie nel suo intimo nel tentativo di realizzarsi, scontrandosi con ostacoli prevalentemente interiori che poi prendono forma nel mondo della materia dietro volti di antagonisti in carne ed ossa. È una perfetta fusione tra teatro e cinematografia, a tratti onirico, a tratti assurdo per scelte stilistiche inusuali ma accattivanti. Lo consiglio perché, se vi lasciate toccare, sarà una carezza al vostro lato più umano, tra una canzone di qua e una risata di la.
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valentina tommy
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mercoledì 1 febbraio 2023
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un film non collocabile
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“Acqua alle corde” di Paolo Consorti è un film difficilmente collocabile in una specifica categoria. È un film divertente, grottesco, demenziale a volte, ma in alcuni momenti di una tragicità profonda, come solo l’animo umano riesce a essere. E difatti di umanità si parla, e di tutte le sfumature di sentimenti, buoni e cattivi, di cui si tinge: arroganza, amore, timidezza, lotta interiore, paura, desiderio, pentimento. Dopo un inizio in sordina, insospettabili e imprevedibili colpi di scena si susseguono uno all’altro lasciando lo spettatore quasi stordito, fino ad arrivare a un finale catartico che scuote e libera infine il protagonista e soddisfa lo spettatore.
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“Acqua alle corde” di Paolo Consorti è un film difficilmente collocabile in una specifica categoria. È un film divertente, grottesco, demenziale a volte, ma in alcuni momenti di una tragicità profonda, come solo l’animo umano riesce a essere. E difatti di umanità si parla, e di tutte le sfumature di sentimenti, buoni e cattivi, di cui si tinge: arroganza, amore, timidezza, lotta interiore, paura, desiderio, pentimento. Dopo un inizio in sordina, insospettabili e imprevedibili colpi di scena si susseguono uno all’altro lasciando lo spettatore quasi stordito, fino ad arrivare a un finale catartico che scuote e libera infine il protagonista e soddisfa lo spettatore.
Gli attori, professionisti e non, sono un’ ottima orchestra nelle mani del regista: ognuno fa la sua parte, e la fa bene.
Un film piuttosto lungo ma godibile e gustoso, che avrebbe potuto essere catalogato come “film per tutti” se non fosse per un paio di battute un po’ troppo esplicite sul sesso.
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valentina tommy
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mercoledì 1 febbraio 2023
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un film non collocabile
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“Acqua alle corde” di Paolo Consorti è un film difficilmente collocabile in una specifica categoria. È un film divertente, grottesco, demenziale a volte, ma in alcuni momenti di una tragicità profonda, come solo l’animo umano riesce a essere. E difatti di umanità si parla, e di tutte le sfumature di sentimenti, buoni e cattivi, di cui si tinge: arroganza, amore, timidezza, lotta interiore, paura, desiderio, pentimento. Dopo un inizio in sordina, insospettabili e imprevedibili colpi di scena si susseguono uno all’altro lasciando lo spettatore quasi stordito, fino ad arrivare a un finale catartico che scuote e libera infine il protagonista e soddisfa lo spettatore.
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“Acqua alle corde” di Paolo Consorti è un film difficilmente collocabile in una specifica categoria. È un film divertente, grottesco, demenziale a volte, ma in alcuni momenti di una tragicità profonda, come solo l’animo umano riesce a essere. E difatti di umanità si parla, e di tutte le sfumature di sentimenti, buoni e cattivi, di cui si tinge: arroganza, amore, timidezza, lotta interiore, paura, desiderio, pentimento. Dopo un inizio in sordina, insospettabili e imprevedibili colpi di scena si susseguono uno all’altro lasciando lo spettatore quasi stordito, fino ad arrivare a un finale catartico che scuote e libera infine il protagonista e soddisfa lo spettatore.
Gli attori, professionisti e non, sono un’ ottima orchestra nelle mani del regista: ognuno fa la sua parte, e la fa bene.
Un film piuttosto lungo ma godibile e gustoso, che avrebbe potuto essere catalogato come “film per tutti” se non fosse per un paio di battute un po’ troppo esplicite sul sesso.
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rocko
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venerdì 27 gennaio 2023
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una commedia fuori dagli schemi
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"Acqua alle Corde" è una "commedia non commedia", nel senso di una pellicola agrodolceche che non approda necessariamente al lieto fine, difficilmente catalogabile in uno schema di genere ben preciso, ma che raggiunge comunque facilmente l'obbiettivo della risata. In primo luogo l'interpretazione di Cristiano Caldironi del personaggio di Santini ha un approccio coraggioso e originale perché propone un personaggio perdente al quale si fa fatica ad affezionarsi e che nonostante la mancanza di empatia col pubblico regge perché, a differenza degli altri personaggi caratterizzati in modo più monodimensionale (ottimo Iachetti come antagonista bieco e antipatico), ha una tridimensionalità che potrebbe funzionare anche in una pellicola drammatica.
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"Acqua alle Corde" è una "commedia non commedia", nel senso di una pellicola agrodolceche che non approda necessariamente al lieto fine, difficilmente catalogabile in uno schema di genere ben preciso, ma che raggiunge comunque facilmente l'obbiettivo della risata. In primo luogo l'interpretazione di Cristiano Caldironi del personaggio di Santini ha un approccio coraggioso e originale perché propone un personaggio perdente al quale si fa fatica ad affezionarsi e che nonostante la mancanza di empatia col pubblico regge perché, a differenza degli altri personaggi caratterizzati in modo più monodimensionale (ottimo Iachetti come antagonista bieco e antipatico), ha una tridimensionalità che potrebbe funzionare anche in una pellicola drammatica. In "Acqua alle Corde" il compito di empatizzare con il pubblico viene lasciato all'assistente di Santini, ruolo interpretato dalla brava e convincente Rebecca Liberati. Il recensore ha definito il montaggio statico, ma se anche fosse vero, lo trovo un punto di forza perché spesso in molti film trovo movimenti di macchina inutili che cercano di sorprendere ma che sono spesso ingiustificati. Trovo ottima la regia di Paolo Consorti che inserisce citazioni dall mondo dell'arte (che ben conosce) e riesce a stranire piacevolmente il pubblico con sequenze oniriche che si confondono con la realtà ed ha il coraggio di puntare tutto sulla figura dell'antieroe. In conclusione ci vorrebbero molte più pellicole così in Italia, più sperimentali, senza protagonisti piacioni di facile appeal. Sono convinto che una pellicola con protagonista un perdente come Santini possa essere apprezzata anche oltreoceano, dove da anni non viene cercata necessariamente l'empatia da parte del pubblico, basti pensare alle pellicole dei Fratelli Coen ad esempio ("A Serious Man", L'uomo che non c'era") o allo splendido "A proposito di Smith" con un magnifico perdente Jack Nicholson, che funzionano lo stesso. Mi auguro che in Italia ci possa essere in futuro molto più Cinema di questo tipo.
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stenos7
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mercoledì 11 gennaio 2023
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accattivante
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Commedia ironica e provocatoria che riesce a conciliare dinamiche paesane ad un tema storico/culturale, alleggerendolo e rendendolo frizzante e divertente. Sceneggiatura intelligente e ricercata che sviluppa e risolve il film con genialità, lasciando allo spettatore spazio per la riflessione e campo aperto all’immaginazione. Interessanti alcune scelte registiche accompagnate da una fotografia ricercata e tendente all’artistico. Un film indipendente dagli ottimi spunti e coraggio, niente a che vedere con le classiche commedie steroidate e scontate da cinepanettone. Lo consiglio.
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iuliana calcatinci
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martedì 10 gennaio 2023
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una commedia rara
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Ho visionato il film “Acqua alle corde” di Paolo Consorti all’anteprima al Capri-Hollywood International Film Festival.
La commedia, che definirei per pochi, lascia a casa le vicende eroiche e pone sotto i riflettori una storia che potrebbe essere una qualunque.
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Ho visionato il film “Acqua alle corde” di Paolo Consorti all’anteprima al Capri-Hollywood International Film Festival.
La commedia, che definirei per pochi, lascia a casa le vicende eroiche e pone sotto i riflettori una storia che potrebbe essere una qualunque. La poesia del film è concentrata tutta nella fragilità umana, nei rapporti interpersonali, nelle contraddizioni e nelle insicurezze umane; caratteristiche che si rispecchiano in buona parte dei personaggi e in particolare modo in Angelo Santini, interpretato in maniera profonda ed eccezionale dall’attore Cristiano Caldironi.
La quotidianità e le sicurezze di Angelo vengono sopraffatte e scombussolate dall’arrivo della compagnia milanese. Il regista di paese non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, si confronta invece con una realtà esterna alla sua comfort zone che lo mette di fronte alle sue debolezze, di cui in fondo è consapevole.
La commedia rapisce grazie al ritmo e al sorriso che strappa ma allo stesso tempo lascia con l’amaro in bocca perché ci si rende conto che in tutti noi c’è un piccolo/grande Angelo Santini, perché l’essere umano è fatto di sfide, scelte, debolezze, tentazioni e purtroppo anche di perdite.
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federicazaccarini
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martedì 10 gennaio 2023
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santini anti-eroe: scelta coraggiosa del regista
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Perdonatemi...ho letto la recensione di MyMovies... e sono francamente basita: non so d'accordo!!!! Soprattutto sul personaggio di Santini e lachetti.
Ho assistito alla proiezione del film a dicembre (proprio a Montalto). Il personaggio di Santini è PER SCELTA REGISTICA un inetto e sempre per SCELTA REGISTICA vi è una forte contrapposizione fra i personaggi di Santini e l'attore "capo". Santini rappresenta l'uomo gretto, meschino, limitato che nessuno vorrebbe essere e la difficoltà nell'immedesimarsi è proprio voluta. Mi spiace ma se questo non ci capisce... crolla tutto il film.
Il regista Paolo Consorti in questo aspetto per me è stato geniale: una della poche volte in cui il protagonista è l'anti-eroe.
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Perdonatemi...ho letto la recensione di MyMovies... e sono francamente basita: non so d'accordo!!!! Soprattutto sul personaggio di Santini e lachetti.
Ho assistito alla proiezione del film a dicembre (proprio a Montalto). Il personaggio di Santini è PER SCELTA REGISTICA un inetto e sempre per SCELTA REGISTICA vi è una forte contrapposizione fra i personaggi di Santini e l'attore "capo". Santini rappresenta l'uomo gretto, meschino, limitato che nessuno vorrebbe essere e la difficoltà nell'immedesimarsi è proprio voluta. Mi spiace ma se questo non ci capisce... crolla tutto il film.
Il regista Paolo Consorti in questo aspetto per me è stato geniale: una della poche volte in cui il protagonista è l'anti-eroe.
Il film scorre veloce, non annoia anzi coinvolge e non è affatto frastornato o disordinato.
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