Giampiero Raganelli
Quinlan
Un villaggio sperduto in una non precisata zona dell'India, un ambiente umido, per le piogge monsoniche, per le coltivazioni di risaie. Un villaggio dove si perpetuano le tradizioni rituali, le feste e le processioni, molto sentite, la devozione per il culto di Ganesha evidente nei volti invasati dei fedeli. Un contesto ancestrale, forse in via d'estinzione, come suggerirebbe l'ultima immagine del film, dove albergano miserie, iniquità e soprusi, e dove viene compiuto un atto estremamente sacrilego, ovvero l'uccisione di una vacca, animale sacro in questa cultura. [...]
di Giampiero Raganelli, articolo completo (4097 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 19 ottobre 2021