barbyrosemarie
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mercoledì 17 maggio 2017
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"il fine giustifica i mezzi?
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Il film di Andrea Castoldi presenta a mio parere due filoni interessanti :
Primo, quello del protagonista distaccato, cinico, edonista, con una sessualità autoreferenziale, che avvia un percorso di redenzione, causa eventi e vede tramutare il male in bene, i soldi sporchi in investimenti puliti, il rapporto, come “cosa così”, in una paternità, la continuità e il rinnovarsi di un’amicizia tradita, attraverso la furbizia di un’alibi e di una bugia.
C’è però da chiedersi “in stile machiavellico”: “il fine giustifica i mezzi?” Quale risposta dare ad una post verità?
Secondo, quello di un’Italia che potrebbe avere una situazione di crisi e degrado e il film tende a farci assumere un atteggiamento empatico con la realtà quotidiana dei migranti, ma che al momento giusto, sa rimettersi in gioco e valorizzare le sue tradizioni e i suoi talenti, dimostrando che non è risolutivo andarsene dal proprio Paese, abbandonandolo e impoverendolo dal patrimonio umano.
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Il film di Andrea Castoldi presenta a mio parere due filoni interessanti :
Primo, quello del protagonista distaccato, cinico, edonista, con una sessualità autoreferenziale, che avvia un percorso di redenzione, causa eventi e vede tramutare il male in bene, i soldi sporchi in investimenti puliti, il rapporto, come “cosa così”, in una paternità, la continuità e il rinnovarsi di un’amicizia tradita, attraverso la furbizia di un’alibi e di una bugia.
C’è però da chiedersi “in stile machiavellico”: “il fine giustifica i mezzi?” Quale risposta dare ad una post verità?
Secondo, quello di un’Italia che potrebbe avere una situazione di crisi e degrado e il film tende a farci assumere un atteggiamento empatico con la realtà quotidiana dei migranti, ma che al momento giusto, sa rimettersi in gioco e valorizzare le sue tradizioni e i suoi talenti, dimostrando che non è risolutivo andarsene dal proprio Paese, abbandonandolo e impoverendolo dal patrimonio umano.
Il film ha sceneggiatura efficace e lenta, ma troppo affrettata nel cambio dei quadri di scena e può, a mio parere, non rendere chiari i collegamenti allo spettatore, presenta inoltre due episodi un po’ fiabeschi non comprensibili nella dinamica del film e a volte un linguaggio troppo esplosivo e realistico.
Barbara
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enricodanelli
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martedì 21 febbraio 2017
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commedia vs tragedia
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Non è un film sull'immigrazione in Italia ma un film sull'emigrazione dall'Italia. Questo il film racconta in toni senz'altro caricaturali. Un significato politico del film sul tema spinoso degli sbarchi in Italia va escluso. Peraltro il genere commedia in cui inserisce il film, mal si adatterebbe alla tragedia degli sbarchi. Il film è la continuazione ideale del precedente "ti si legge in faccia": in un futuro prossimo anche l'Albania è meglio dell'Italia quanto a prospettive di lavoro, così che la nostra gioventù è costretta a trovarvi fortuna. Toni drammatici riusciti alternati a toni leggeri (meno riusciti) rendono piacevole il film, anche se alcune situazioni lasciano perplessi (l'amore fra un uomo maturo e una giovane ragazza).
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Non è un film sull'immigrazione in Italia ma un film sull'emigrazione dall'Italia. Questo il film racconta in toni senz'altro caricaturali. Un significato politico del film sul tema spinoso degli sbarchi in Italia va escluso. Peraltro il genere commedia in cui inserisce il film, mal si adatterebbe alla tragedia degli sbarchi. Il film è la continuazione ideale del precedente "ti si legge in faccia": in un futuro prossimo anche l'Albania è meglio dell'Italia quanto a prospettive di lavoro, così che la nostra gioventù è costretta a trovarvi fortuna. Toni drammatici riusciti alternati a toni leggeri (meno riusciti) rendono piacevole il film, anche se alcune situazioni lasciano perplessi (l'amore fra un uomo maturo e una giovane ragazza). Consolatorio e fuorviante che le soluzioni ai problemi occupazionali vadano ricercate in un ritorno alle tradizioni senza l'aggiunta di una qualifica tecnica e/o culturale di un certo spessore. Ottime comunque le intenzioni visto che stiamo parlando di un film e non di un trattato di economia politica. Film originale e provocatorio.
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barbyrosemarie
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lunedì 15 maggio 2017
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il fine giustifica i mezzi?
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Il film di Andrea Castoldi presenta due filoni interessanti:
Primo, quello del protagonista distaccato, cinico, edonista, con una sessualità autoreferenziale, che avvia un percorso di redenzione, causa eventi e vede tramutare il male in bene, i soldi sporchi in investimenti puliti, il rapporto, come “cosa così”, in una paternità, la continuità e il rinnovarsi di un’amicizia tradita, attraverso la furbizia di un’alibi e di una bugia.
C’è però da chiedersi “in stile machiavellico”: “il fine giustifica i mezzi?” Quale risposta dare ad una post verità?
Secondo, quello di un’Italia che potrebbe avere una situazione di crisi e degrado e il film tende a farci assumere un atteggiamento empatico con la realtà quotidiana dei migranti, ma che al momento giusto, sa rimettersi in gioco e valorizzare le sue tradizioni e i suoi talenti, dimostrando che non è risolutivo andarsene dal proprio Paese, abbandonandolo e impoverendolo dal patrimonio umano.
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Il film di Andrea Castoldi presenta due filoni interessanti:
Primo, quello del protagonista distaccato, cinico, edonista, con una sessualità autoreferenziale, che avvia un percorso di redenzione, causa eventi e vede tramutare il male in bene, i soldi sporchi in investimenti puliti, il rapporto, come “cosa così”, in una paternità, la continuità e il rinnovarsi di un’amicizia tradita, attraverso la furbizia di un’alibi e di una bugia.
C’è però da chiedersi “in stile machiavellico”: “il fine giustifica i mezzi?” Quale risposta dare ad una post verità?
Secondo, quello di un’Italia che potrebbe avere una situazione di crisi e degrado e il film tende a farci assumere un atteggiamento empatico con la realtà quotidiana dei migranti, ma che al momento giusto, sa rimettersi in gioco e valorizzare le sue tradizioni e i suoi talenti, dimostrando che non è risolutivo andarsene dal proprio Paese, abbandonandolo e impoverendolo dal patrimonio umano.
Il film ha sceneggiatura efficace e lenta, ma troppo affrettata nel cambio dei quadri di scena e può, a mio parere, non rendere chiari i collegamenti allo spettatore, presenta inoltre due episodi un po’ fiabeschi non comprensibili nella dinamica del film e a volte un linguaggio troppo esplosivo e realistico.
Barbara
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