ashtray_bliss
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domenica 19 novembre 2017
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febbre per i tulipani.
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Tulip Fever, ovvero la febbre per i tulipani, meglio nota e passata alla Storia come la Bolla dei Tulipani che scoppiò in Olanda nel 1636 e che fu la prima grande crisi economica della storia, portando alla rovina centinaia di persone e famiglie. Dai mercanti ai ricchi borghesi in Olanda, la mania del tulipano si rivelò deleteria per l'economia e la società portando i prezzi del fiore, anzi dei bulbi, a livelli esorbitanti tanto che il valore di un singolo bulbo superasse di gran lunga il valore di una casa.
E in questo contesto di instabilità ed euforia economica per la crescente fioritura del mercato dei tulipani, seguiamo la storia di Sophia, una giovane e bellissima orfana che viene data in moglie ad un ambizioso e generoso commerciante di spezie olandese, Cornelis Sandvoort.
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Tulip Fever, ovvero la febbre per i tulipani, meglio nota e passata alla Storia come la Bolla dei Tulipani che scoppiò in Olanda nel 1636 e che fu la prima grande crisi economica della storia, portando alla rovina centinaia di persone e famiglie. Dai mercanti ai ricchi borghesi in Olanda, la mania del tulipano si rivelò deleteria per l'economia e la società portando i prezzi del fiore, anzi dei bulbi, a livelli esorbitanti tanto che il valore di un singolo bulbo superasse di gran lunga il valore di una casa.
E in questo contesto di instabilità ed euforia economica per la crescente fioritura del mercato dei tulipani, seguiamo la storia di Sophia, una giovane e bellissima orfana che viene data in moglie ad un ambizioso e generoso commerciante di spezie olandese, Cornelis Sandvoort. L'uomo è un benestante e fa vivere nel lusso anche la giovane moglie, la quale però dopo tre anni di matrimonio non è in grado di dargli un figlio, un legittimo erede che porti avanti il nome della famiglia e l'impresa commerciale del padre. Sophia, dal canto suo si vede costretta a portare avanti un'esistenza infelice e monotona, che non la appaga sentimentalmente e non la stimola in nessun altro modo. Intrappolata in un microcosmo che ruota attorno a suo marito e dove lei si sente inadeguata per l'impossibilità di restare incinta.
Il quadro si complica ulteriormente quando Cornelis decide di assumere un emergente artista olandese per commissionare un dipinto della coppia, qualcosa di destinato a restare impresso nella storia, per far ammirare la bellezza e la grazia di Sophia e mettere in luce la fortuna dell'uomo (come egli stesso la definisce) di avere una moglie giovane e bella. L'emergente pittore ha il nome di Jan Van Loos ma è altresì carico del fascino e del carisma di un giovane uomo che ben presto conquisterà Sophia. Tra i due scoppierà la passione, l'amore, l'ossessione. Sophia trova finalmente un senso alla sua esistenza piatta e vacua, Jan trova la sua musa ispiratrice e l'amore della sua vita. I due amanti consumano il loro rapporto in incontri clandestini e mettono a puntino anche un piano per scappare, ingannando Cornelis affinchè quest'ultimo non possa cercarli. Sophia decide allora di collaborare con la domestica e confidente Maria, per mettere in atto un piano mefistofelico in modo tale da poter ingannare il consorte Sandvoort e fuggire insieme a Van Loos. Il suo piano però benchè perfetto e studiato nei minimi particolari si rivelerà più difficile del previsto da mettere in azione e da portare a termine, sopratutto dato il periodo storico, con la bolla dei tulipani in atto e tutti gli Olandesi, compreso il pittore Jan, che si dedicano alla compravendita dei bulbi di quel fiore esotico, tanto bello quanto fragile e delicato.
Il mondo che Sophia aveva sognato per se stessa, insieme a Jan, crolla esattamente come il mercato economico; davanti ai suoi occhi. Il suo futuro da roseo e sicuro si trasforma in un percorso instabile e indefinito mentre lei stessa si ritrova intrappolata in una condizione senza facili vie d'uscita che le impediscono di andare avanti o di tornare indietro. Il piano perfetto si è infine rivelato la sua rovina personale.
In sintesi questo è il dramma sentimentale che si abbatte sulla protagonista e che sconvolge le vite di chi le gravita intorno, dal marito apprensivo e premuroso alla domestica Maria. Il tutto sullo sfondo di una Amsterdam in fioritura, come capitale del Paese europeo più ricco e potente, che viene letteralmente sconvolto dalla mania dei tulipani, quei bellissimi e preziosi fiori esotici che presto segneranno la rovina economica di una nazione.
L'ambientazione è stata ricreata in modo molto realistico e vivido: una città affollata, sporca e umida fatta di piccole strade, ponti stretti e di taverne dove si svolgono aste clandestine in compagnia di prostitute. Ma anche fatta di vestiti sgargianti, commercianti e borghesi, artisti e badesse. Va detto dunque che i personaggi introdotti sono interessanti ma purtroppo vengono sviluppati male, con poco approfondimento e sacrificati a favore delle due indiscusse protagoniste del film: Sophia e Maria che diventano complici nell'inganno ma che tuttavia restano caratteri abbastanza superficiali e non riescono a creare un giusto legame col pubblico.
In tal modo ci ritroviamo di fronte ad un film incerto che sfoggia un cast notevole di attori, rilegati però maggiormente a piccoli ruoli marginali, mentre si avvale di una buona ricostruzione storica. Belli i costumi, gli arredi, i dipinti. Ma la storia in se ha poca sostanza e fatica a reggersi in piedi sullo schermo. Il destino dei due amanti è segnato sin dal primo istante in cui si incontrano. La stessa coppia di amanti non riesce a creare il dovuto pathos e l'empatia nel pubblico che segue le loro vicende. Gli unici personaggi degni di nota sono proprio il mercante Sandvoort che prende il volto del versatile (ed ironico) Waltz, e la giovane domestica Maria che viene a suo malgrado coinvolta nel macchiavellico piano ideato da Sophia per giustificare la propria fuga. Col volto della graziosa Greinger, Maria, risulta di gran lunga più interessante e coinvolgente, sia come personaggio che come storia, rispetto alla talentuosa, consolidata ed elegante Vikander. Attori e volti molto noti troviamo anche in ruoli nettamente minori come precedentemente detto, ad esempio Zack Galifianakis figura nei panni di Gerrit, braccio destro di Jan; mentre Cara Delavigne riveste i panni di una anonima prostituta in una delle taverne dove si svolgono le aste clandestine. Insipido il bel DeHaan nel ruolo del pittore e amante di Sophia e sprecato il talentuoso O'Connell che ricordiamo come straordinario Zamperini in Unbreakable.
In definitiva, il lungometraggio di Justin Chadwick si rivela un prodotto ambizioso nelle intenzioni, ma emotivamente poco coinvolgente ed intellettualmente poco stimolante. Un ottimo cast e una valida regia non sono sufficienti a risollevare una storia priva di mordente e davvero poco incisiva che avrebbe fatto meglio a restare negli ambiti dei best-seller dei romanzi storici. Costumi e ambientazione nonchè ricostruzione storica e atmosfera sono notevoli ma accompagnati da dialoghi spenti e banali e da una storia non certo originalissima.
Ovviamente, il film risulta comunque un prodotto gradevole da seguire, destinato naturalmente ad un pubblico a maggioranza femminile, anche se non riesce mai a conquistare pienamente gli spettatori come avrebbe voluto. Rappresenta dunque un valido diversivo per un pomeriggio tedioso ma sfortunatamente nulla più.
Sufficienza assegnata: 2,5/5.
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vanessa zarastro
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venerdì 14 settembre 2018
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un'amsterdam mancata
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Vari sono i film in costume che sono stati girati ad Amsterdam nel Seicento. Uno tra tutti “La ragazza con l’orecchino di perle” tratto dal best-seller omonimo di Tracy Chevalier. La luce dei pittori olandesi, i ritratti negli interni con la luce che viene dalla finestra (sempre da sinistra) non sono quindi una novità.
La storia di questo film è tratta dal libro Tulip fever di Deborah Moggach del 1999, che inizia come un melodrammone che però, incredibilmente ha un happy end (anzi vari happy end!) in contrapposizione a tutte le cupe vicende rappresentate.
Matrimoni di convenienze – Cornelis Sanvoort è l’anziano signore (interpretato da Christopher Waltz) con la giovane orfana Sophia(interpretata da Alicia Vikander); adulteri supponibili – la signora Sanvoort con il pittore Jan van Loos (interpretato da Dane De Haan); amori autentici – la servetta Maria (interpretata da Holliday Grainger) con il pescivendolo Matteus (interpretato da Matthew Morrison), sono tutti gli ingredienti di questa storia che sembra uscita dalla penna del librettista Lorenzo Da Ponte.
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Vari sono i film in costume che sono stati girati ad Amsterdam nel Seicento. Uno tra tutti “La ragazza con l’orecchino di perle” tratto dal best-seller omonimo di Tracy Chevalier. La luce dei pittori olandesi, i ritratti negli interni con la luce che viene dalla finestra (sempre da sinistra) non sono quindi una novità.
La storia di questo film è tratta dal libro Tulip fever di Deborah Moggach del 1999, che inizia come un melodrammone che però, incredibilmente ha un happy end (anzi vari happy end!) in contrapposizione a tutte le cupe vicende rappresentate.
Matrimoni di convenienze – Cornelis Sanvoort è l’anziano signore (interpretato da Christopher Waltz) con la giovane orfana Sophia(interpretata da Alicia Vikander); adulteri supponibili – la signora Sanvoort con il pittore Jan van Loos (interpretato da Dane De Haan); amori autentici – la servetta Maria (interpretata da Holliday Grainger) con il pescivendolo Matteus (interpretato da Matthew Morrison), sono tutti gli ingredienti di questa storia che sembra uscita dalla penna del librettista Lorenzo Da Ponte. Peccato che le manchi la musica! Vari personaggi secondari comici sono appena accennati da Chadwick, come il dott. Sorgh (inerpretato da Tom Hollander) il falso ginecologo che potrebbe essere un “basso buffo” in un’opera verdiana più che mozartiana, o la madre badessa interpretata da Judie Dench.
Il film nonostante abbia una buona fotografia (di Eygil Bryld) e un bel ritmo, risulta a tratti noioso, immagino proprio per la prevedibilità della vicenda che si dipana man mano senza mai stupirci. La parte più bella è quella che riguarda la “febbre dei tulipani”, scomparsa nel titolo italiano, dove si vede il mercato dei fiori, le aste dei bulbi, persone arricchirsi in pochissimo, altre andare in rovina con la prima bolla speculativa della storia.
I critici attribuiscono molto dell’insuccesso del film a scelte sbagliate del cast: troppo grande Alicia Vikander quando la protagonista che dovrebbe avere si e no 17 anni, troppo poco sexy Dane De Haan. In effetti la passione tra i due non è affatto coinvolgente, così come tutto il film. Ciò che a me dispiace di più è che l’Amsterdam del Seicento ne “La ragazza dei tulipani” si vede pochissimo, solo qualche scorcio sul canale, e pensare che c’è chi torna dall’Africa e chi parte per le Indie, ma il porto è solamente intuito. Peccato!
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kleber
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martedì 11 settembre 2018
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il primo bel film della stagione
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Un bel film, avvincente ma anche rilassante, mai noioso e gradevolissimo nelle immagini, in un'Olanda del '600 convincente, realizzata senza risparmio. Rappresentazione efficace dell'eterno intreccio delle passioni umane, in una Amsterdam magistralmente ricostruita nel 17° secolo ma pulsante di contemporaneità. Da vedere.
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kimkiduk
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martedì 2 ottobre 2018
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si inizia la stagione
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Si inizia la stagione e forse meglio partire piano.
Film buono senza eccessi di qualsiasi tipo; tutto buono, storia, scenografia, interpretazione, ma senza eccellere in niente.
Va bene così per iniziare.
Quello che forse eccelle è costumi e colore decisamente nell'epoca del film.
Alicia Vikander si conferma discreta attrice, forse immeritatamente premio Oscar (a me è piaciuta più in Ex Machina), ma sempre piacevole da vedere.
De Haan inferiore, ma forse non ha trovato il proprio personaggio.
Come sempre la storia è tratta da un libro (ormai le sceneggiature originali sono pochissime) e quindi non leggendo libri difficile capire se reale al libro od adattato, ma comunque sono 107 minuti passati bene.
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Si inizia la stagione e forse meglio partire piano.
Film buono senza eccessi di qualsiasi tipo; tutto buono, storia, scenografia, interpretazione, ma senza eccellere in niente.
Va bene così per iniziare.
Quello che forse eccelle è costumi e colore decisamente nell'epoca del film.
Alicia Vikander si conferma discreta attrice, forse immeritatamente premio Oscar (a me è piaciuta più in Ex Machina), ma sempre piacevole da vedere.
De Haan inferiore, ma forse non ha trovato il proprio personaggio.
Come sempre la storia è tratta da un libro (ormai le sceneggiature originali sono pochissime) e quindi non leggendo libri difficile capire se reale al libro od adattato, ma comunque sono 107 minuti passati bene.
La stagione spero sia lunga e piena di film interessanti.
Per iniziare questo andava benissimo
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viperagentile
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martedì 2 ottobre 2018
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non sottovalutare dio
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Questa frase, detta dalla grande Judi Dench con la consueta maestosità di cui si veste quando interpreta ruoli prestigiosi, mi ha colpito; mostra a mio avviso, la fede del regista nella grandezza del disegno divino che tutto pianifica e risolve al meglio. Così nel film vincono la buona fede, la sensibilità, l'amore.
La storia è ambientata in Olanda nell'Ottocento; l'economia si basa sul commercio di tulipani e ci sono delle vere e proprie aste per la vendita dei bulbi. Questi sono coltivati anche dalle monache del convento di cui la Dench è la madre badessa; volitiva, severa ma piena di umanità, pronuncerà frasi bellissime tra cui quella menzionata all'inizio.
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Questa frase, detta dalla grande Judi Dench con la consueta maestosità di cui si veste quando interpreta ruoli prestigiosi, mi ha colpito; mostra a mio avviso, la fede del regista nella grandezza del disegno divino che tutto pianifica e risolve al meglio. Così nel film vincono la buona fede, la sensibilità, l'amore.
La storia è ambientata in Olanda nell'Ottocento; l'economia si basa sul commercio di tulipani e ci sono delle vere e proprie aste per la vendita dei bulbi. Questi sono coltivati anche dalle monache del convento di cui la Dench è la madre badessa; volitiva, severa ma piena di umanità, pronuncerà frasi bellissime tra cui quella menzionata all'inizio. Sarà proprio lei a dare in sposa a un ricco mercante una delle orfanelle che alloggiano presso di lei per salvarla da una vita di miseria.
Il marito è un uomo buono e innamorato della giovane moglie con cui tenta di avere dei figli senza risultato. Intanto decide di rivolgersi ad un pittore perchè li ritragga nella loro casa. L'artista s'innamora della giovane donna assolutamente ricambiato. Sullo sfondo, c'è la domestica rimasta incinta e abbandonata dal fidanzato; farà un patto con la padrona: questa fingerà di essere incinta e lei dovrà mimetizzare la sua gravidanza.
Non anticipo altro. Un film molto bello.
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