elgatoloco
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domenica 5 dicembre 2021
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non capisco nulla di sport, ma...
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"Edie the Eagle"(Detxter Fletcher, sceneggiatura di Sean Macaulay e Simon Kleton, dalla storia vera di Eddie Edwards, detto appunto"The Eagle", 2016). Già all'etò di dieci anni il bambino Edwards, peraltro sofferente al ginocchio con varie complicazioni, di famiglia operaia e nato in un sobborgo londinese, sogna di andare alle Olimpiadi. Se il padre è poco convinto, anzi contrario, la madre attende molto da questo strano bambino, "fool", "pazzo". Concentrandosi sulla discoplina del salto con gli sci, che in Great Britain non aveva alcun rappresentante né tantomeno una squadra,Perseverante e quasi"fanatico"; Eddie non vuole"mollare", ahche se le autorità sprtive britanniche lo scoaraggiano in ogni modo, anzi vogliono demotivarlo, anche se l'abiente dei colleghi è tutt'altro che favoreovle.
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"Edie the Eagle"(Detxter Fletcher, sceneggiatura di Sean Macaulay e Simon Kleton, dalla storia vera di Eddie Edwards, detto appunto"The Eagle", 2016). Già all'etò di dieci anni il bambino Edwards, peraltro sofferente al ginocchio con varie complicazioni, di famiglia operaia e nato in un sobborgo londinese, sogna di andare alle Olimpiadi. Se il padre è poco convinto, anzi contrario, la madre attende molto da questo strano bambino, "fool", "pazzo". Concentrandosi sulla discoplina del salto con gli sci, che in Great Britain non aveva alcun rappresentante né tantomeno una squadra,Perseverante e quasi"fanatico"; Eddie non vuole"mollare", ahche se le autorità sprtive britanniche lo scoaraggiano in ogni modo, anzi vogliono demotivarlo, anche se l'abiente dei colleghi è tutt'altro che favoreovle. Alle Olibpiadi invernali di Calghari(Australia)non vince, anzi arriva anche ultimo, ma stabilisce un record birannico assoluto, per cui anche se"recalcitranti", i suoi"datori di lavoro"devono accetarrlo come"The Champion". Devo premettere che non caisco nulla di sprt, né intendo capirne, il film sportivi non li guardo per principio(se non è Mohammed Ali, sportivo che esprimeva anche atri valori non ki interessa per nulla), considerandoli o inutilamente documentrastici, riferiti a qualcosa che non capsico e non mi interessa, oppure apologetici senza senso. Questo"Eddie the Eagle"però, anche in virtà degli interpreti(Taron Egerton, nella parte di"Eddie", Hugh Jackman, ex.campione USa, ridotto a un rudere alcolizzato, Christopher Walken come"mentore"), esprime bene quella condizione di "Challenge"(sfida)che è alla base di ogni impresa, anche , per es.sociale, politica, scientifica, tecnologica, può valere duqnue come simbolo. IL Grande storico inglese Toynbee, vedendolo, avrebbe-credo.gioito... El Gato
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fabio
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sabato 16 gennaio 2021
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godibile con qualche bel momento.
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Il genere dei biopic deve rendere bene se ne vediamo sfornare continuamente. In particolare sembrano avere più successo quelle dove si porta in scena la mediocrità che vince su tutto e su tutti.
Perchè Eddie è uno sportivo mediocre ma animato da una grande forza d'animo ed un grande coraggio nell'inseguire il proprio sogno, anche se a momenti sembra più un'ossessione.
Morale: la follia è quell'ingrediente segreto che serve a questo mondo; ci fa vedere quello che non riusciamo a vedere.
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maxscia
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martedì 25 aprile 2017
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dove osano le aquile
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Magnifica la storia di Eddie "The Eagle" Edwards, un ragazzino occhialuto, goffo e imbranato il cui sogno era quello di partecipare alle olimpiadi.- E lottando contro tutto e tutti ce la farà, partecipando per la Gran Bretagna nella disciplina del salto con gli sci alle olimpiadi invernali di Calgary 1988, stessa olimpiade in cui fece il suo esordio la squadra di bob a quattro della Giamaica.-
Bravissimo il giovane protagonista Taron Egerton che è riuscito a dare al personaggio quella umiltà e quel coraggio che fecero di Eddie un eroe dello sport, contrapposto al bel Hugh Jackman, talentuoso ma indisciplinato atleta americano che ha perso la sua occasione.
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Magnifica la storia di Eddie "The Eagle" Edwards, un ragazzino occhialuto, goffo e imbranato il cui sogno era quello di partecipare alle olimpiadi.- E lottando contro tutto e tutti ce la farà, partecipando per la Gran Bretagna nella disciplina del salto con gli sci alle olimpiadi invernali di Calgary 1988, stessa olimpiade in cui fece il suo esordio la squadra di bob a quattro della Giamaica.-
Bravissimo il giovane protagonista Taron Egerton che è riuscito a dare al personaggio quella umiltà e quel coraggio che fecero di Eddie un eroe dello sport, contrapposto al bel Hugh Jackman, talentuoso ma indisciplinato atleta americano che ha perso la sua occasione.- E che accetta di allenare il giovane britannico, trovando in Eddie tutto quello che lui non ha mai avuto.-
E così Eddie riesce a volare alto, anche non avendo le ali, saltando alle olimpiadi di Calgary dal trampolino di 90 metri.- Non importà se probabilmente arriverà ultimo.- Perchè vincere o perdere è una cosa per uomini piccoli.- Il coraggio, la tenacia e la lotta fanno invece gli uomini grandi, così nello sport come nella vita.- Un esempio, un monito per tutti noi che troppo facilmente abbiamo rinunciato ai nostri sogni.- Eddie "The Eagle", oltre il mito, è già leggenda.-
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fede slevin
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lunedì 5 settembre 2016
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il mio cuore vola alto come un'aquila
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La storia racconta la vita di Eddie Edwards, un ragazzo senza talento che sogna di poter rappresentare la Gran Bretagna ai Giochi Invernali del 1988.
Eddie è innamorato delle Olimpiadi. Si capisce subito, dalla prima inquadratura, esplicito, diretto, forse esagerato, ma è il suo sogno. Forse cerca una rivincita plateale contro un mondo che lo vede riposto nella mediocrità, forse è solo il sogno inciso nel cuore di un ragazzino cresciuto a pane e llibro fotografico olimpionico. Ma lui è un ambizioso, un pazzo appassionato maniaco dello sport e poco importa se il talento manca, perchè il significato delle Olimpiadi è (o meglio "sarebbe") proprio questo: permettere ai dilettanti di diventare atleti anche solo per un giorno.
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La storia racconta la vita di Eddie Edwards, un ragazzo senza talento che sogna di poter rappresentare la Gran Bretagna ai Giochi Invernali del 1988.
Eddie è innamorato delle Olimpiadi. Si capisce subito, dalla prima inquadratura, esplicito, diretto, forse esagerato, ma è il suo sogno. Forse cerca una rivincita plateale contro un mondo che lo vede riposto nella mediocrità, forse è solo il sogno inciso nel cuore di un ragazzino cresciuto a pane e llibro fotografico olimpionico. Ma lui è un ambizioso, un pazzo appassionato maniaco dello sport e poco importa se il talento manca, perchè il significato delle Olimpiadi è (o meglio "sarebbe") proprio questo: permettere ai dilettanti di diventare atleti anche solo per un giorno. Un film che coltiva, sviscera, evidenzia forsennatamente il significato della Passione per lo sport, la dedizione, la determinazione, quello che in una semplice espressione si può riassumere in "avere Cuore". Non avrà la profondità di "Ogni maledetta domenica", non si ricorderà per trovate tecniche ed effetti speciali, ma una cosa la sa fare eccome: emoziona. Come quei film che ti avvicinano al cinema, ti travolgono con un'onda di empatia, ti trasportano sulle note delle musiche e ti senti lì, sul trampolino olimpionico a soffrire e sognare insime ad Eddie, che in quel momento, è anche un pò ognuno di noi. D'altronde non è forse questa l'essenza del Cinema? Chiudere gli occhi, farsi trasportare dalle emozioni e trasformare i mulini a vento in giganti (Don Chisciotte)?
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mario nitti
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martedì 16 agosto 2016
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buone potenzialità non ben utilizzate
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Non ce la fanno. Gli Americani se devono fare un film su una storia che riguarda lo sport non riescono ad evitare le scivolate retoriche, specialmente nel finale, che riescono spesso a rovinare storie in sé davvero belle e che potrebbero, se usate con accortezza ed intelligenza, essere la base di film da Oscar capaci di coinvolgere e trasmettere emozioni potenti. Eddie the Eagle è la storia di un ragazzo non particolarmente dotato che sogna le olimpiadi; tutti forse l’abbiamo fatto, ma lui è sorretto da una determinazione incrollabile che lo porta a accettare sacrifici ed assumersi rischi. Coronerà il suo sogno partecipando alle gare di salto con gli sci. Mentre Taron Egerton nella parte del protagonista se la cava Hugh Jackman, che a onor del vero ha la parte più debole, più retorica, non è aiutato da grandi doti di recitazione ed è il personaggio meno credibile.
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Non ce la fanno. Gli Americani se devono fare un film su una storia che riguarda lo sport non riescono ad evitare le scivolate retoriche, specialmente nel finale, che riescono spesso a rovinare storie in sé davvero belle e che potrebbero, se usate con accortezza ed intelligenza, essere la base di film da Oscar capaci di coinvolgere e trasmettere emozioni potenti. Eddie the Eagle è la storia di un ragazzo non particolarmente dotato che sogna le olimpiadi; tutti forse l’abbiamo fatto, ma lui è sorretto da una determinazione incrollabile che lo porta a accettare sacrifici ed assumersi rischi. Coronerà il suo sogno partecipando alle gare di salto con gli sci. Mentre Taron Egerton nella parte del protagonista se la cava Hugh Jackman, che a onor del vero ha la parte più debole, più retorica, non è aiutato da grandi doti di recitazione ed è il personaggio meno credibile. Film con buone potenzialità sprecate. Peccato.
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nalipa
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sabato 13 agosto 2016
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delizioso
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Sicuramente non é un capolavoro, ma é un bel film.
Ben scritto e ben diretto, con un cast di tutto rispetto.
Da vedere!
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marco90
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lunedì 27 giugno 2016
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davvero interessante
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Personalmente non conoscevo la storia di Eddie, ma questo film ha fatto affezionare al personaggio tanto da farmi cercare notizie relative alla storia anche a casa.
Peccato sia passato in sordina e non sia stato apprezzato come meritava.
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liuk!
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mercoledì 15 giugno 2016
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eroe olimpico
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Una storia che in pochi conoscono ed in meno ricordano. Il film narra le gesta di Eddie Edwards, un anti-atleta dotato di un'enorme forza di volontà che lo ha portato a partecipare ad un'olimpiade invernale e diventarne l'eroe, se pur arrivando ultimo. La biografia non è particolarmente fedele, molto romanzata e migliorata, in quanto la vita di Edwards fu anche più difficile di come ce la raccontano, ma nel complesso la pellicola è divertente ed emozionante con un Egerton (personalmente non lo conoscevo), veramente molto bravo ed un Jackman ottima spalla. Quattro stelle + una bonus per il grande Eagle.
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liuk!
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mercoledì 15 giugno 2016
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eroe dei girni
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Una storia che in pochi conoscono ma che incarna la vera anima olimpica. Il film ripercorre i momenti topici della vita sportiva di Eddie The Eagle Edwards che nel 1988 ha fatto sognare il pubblico delle olimpiadi invernali di Calgary.
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vapor
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venerdì 3 giugno 2016
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anche vincere è relativo
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Il film sfrutta una storia vera e riesce con molta efficacia a trasmetterti le emozioni di un uomo che sfidava i propri limiti, sfuggendo alla pretesa oggettività di un paragone agonistico che divide gli uomini in grandi e piccoli atleti, in campioni e schiappe. Il protagonista di questa vicenda ha un desiderio, pensa a come realizzarlo e infine fa di tutto per riuscirci. Il posto che lui occupa nel mondo e che fa di tutto per raggiungere non è semplicemente una classifica e, al suo confronto, tutti gli altri sembrano avere solo un numero nel petto. Ed è così, lottando per i suoi desideri, che Eddie Edwards esce dall'anonimato per rimanere nella storia. E molto di più del campione del mondo
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