Si potrebbe andare tutti quanti al mio funerale...
di Roberto Nepoti La Repubblica
Will Wilder, attore tedesco trasferito negli Usa, si è ridotto a fare la parte di un coniglio sfortunato in una trasmissione tv per bambini. Alla vigilia dei quarant'anni, l'uomo si sente poco amato e trascurato dalla famiglia e dagli amici. Profitta quindi di una falsa notizia (l'annuncio della sua morte in un incidente) e va a controllare di persona lo stato dei propri affetti; per farlo, assume l'identità di Vijay, un affascinante banchiere Sikh che sua moglie Julia troverà molto seduttivo. Nemmeno Dorabella e Fiordiligi, nell'opera mozartiana Così fan tutte, riconoscevano i loro amanti travestiti da ufficiali albanesi: glissiamo dunque sull'improbabilità dell'assunto e stiamo al gioco del soggetto alla Fu Mattia Pascal. La macabra, ma intrigante, fantasia di assistere al proprio funerale per vedere le reazioni dei partecipanti ha pur sempre un certo appeal; ed è carina l'idea dell'attore frustrato che fornisce la sua migliore interpretazione sulla scena della realtà. Però le gag sono ripetitive e la descrizione dei personaggi femminili, avidi e nevrotici, risulta piuttosto imbarazzante.
Da La Repubblica, 13 febbraio 2014
di Roberto Nepoti, 13 febbraio 2014