luca scialo
|
venerdì 24 giugno 2022
|
qualche debolezza riscattata da un finale geniale
|
|
|
|
Al suo esordio, David Brooks (III) propone un thriller che parte in maniera banale, si evolve con qualche debolezza (perché non scappano verso altre direzioni o lo affrontano essendo 2 uomini contro uno?), ma si riscatta con un finale spiazzante. Tre colleghi, dopo un party aziendale, si fermano con l'auto in un ATM perché uno di loro, il terzo incomodo rompiscatole, deve fermarsi per prelevare. Tuttavia, restano intrappolati nella cabina da un folle misterioso. Un thriller tutto sommato interessante, con qualche superficialità alternata a qualche trovata interessante, che riesce ad intrigare il protagonista.
|
|
[+] lascia un commento a luca scialo »
[ - ] lascia un commento a luca scialo »
|
|
d'accordo? |
|
steelz0rd
|
domenica 20 febbraio 2022
|
non perdete tempo
|
|
|
|
Un'ora e mezza buttata nel cesso per un film senza capo ne coda. Purtroppo mi sono invaghito di un video "spoiler" sui social,anche se il film ha 10 anni e sembra molto più vecchio,che mi ha spinto a vederlo. Uniche due cose che si capiscono:David vuole bombarsi Emily e lei ci starebbe, l'assassino studia le scene del crimine. Fine. Per lo meno quando Myers uccide a caso lo fa avendo una nemesi,qui questo uccide a caso e per di più non c'è una storia. Speravo fosse almeno il cliente che è rimasto senza soldi che viene citato nel film,manco quello. Veramente non guardatelo
|
|
[+] lascia un commento a steelz0rd »
[ - ] lascia un commento a steelz0rd »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
venerdì 2 aprile 2021
|
kammerspiel mortale
|
|
|
|
"ATM"(David Brooks, scritto da Chris Sparling e Ron Tippe, 2012). Storia di tre colleghi, dove uno è innamorata della collega ma non sa dichiararsi, l'altro lo incita ma probabilmnete nutre analoghe mire e aspirazioni, IN macchina con uno di loro, per necessità si fermano a un bancomat chiuso, decisamente mal funzionante(bisogna aggiungere che tutto questo si svolge di notte, dopo una festa aziendale, tra agenti di società d'investimento), dove all'esterno c'è un personaggio non ben identificabile, minaccioso. Prbolemi per uscire, problemi per rimettersi in marcia... Risultato: due morti e un arrestato-anche se, a suo modo, "innocente".
[+]
"ATM"(David Brooks, scritto da Chris Sparling e Ron Tippe, 2012). Storia di tre colleghi, dove uno è innamorata della collega ma non sa dichiararsi, l'altro lo incita ma probabilmnete nutre analoghe mire e aspirazioni, IN macchina con uno di loro, per necessità si fermano a un bancomat chiuso, decisamente mal funzionante(bisogna aggiungere che tutto questo si svolge di notte, dopo una festa aziendale, tra agenti di società d'investimento), dove all'esterno c'è un personaggio non ben identificabile, minaccioso. Prbolemi per uscire, problemi per rimettersi in marcia... Risultato: due morti e un arrestato-anche se, a suo modo, "innocente". Premettendo che : "Je m'è fous du réalisme", anche perché non si sa bene che cosa sia, il realismo di cui si parla tanto(Lukàks, che pure ne ha scritto molto, nutriva dubbi a non finire...sul narrare-descrivere e non solo...), questo film è un Kammerspiel tragico, che mosra, come partendo da A non si arrivi mai o quasi a B, ma a una sorta di XXYYZZZ, ossia a una sorta di variabile indpendente totalmente sconosciuta. Lo è anche perché si svolge claustrofobicamente nella cabina per il bancomat, ma anche prima la cabina la "location"della festa aziendale non è molto meno claustrofobica e il risultato dell'indagine di polizia, solo accennata, non è molto più"umana", fornendoci solo dati di registrazioni ambientali decisamente "astratte", in forma logaritmica. Se: "sono uomo, nulla di umano mi è estrraneo", lo si poteva dire con Terenzio anticamente e forse fino a qualche tempio fa, ora si fatica anche solo a pensarlo.... Quqasi una riformulazione di Kafka e Beckett, una riscrittura anche di Bunel, Arrabal e Jodorowsky, visto che ormai anche il surrealismo sembra"passato", in una dimensione dove anche il teatro e la letteratura, ma anche il cinena dell'"assurdo"stentano a tenere il passo, "perdendo colpi"a ogni spron battuto... La regia è, direi, efficacemente ossessiva, gli interpreti Brian Geragthy,Alice Eve e Josh Peck sono efficaci, il che non vuol dire che debbano essere, per così dire"a priori", grandi interpreti, ma rendono benissimo la condizione di totale aseità, smarrimento e, se vogliamo"alienazione"(temrine però spesso usato impropriamente nella quale si vengono a trovare. Non intendo dire che chiunque renderebbe tale condizione umana ed emozionale, ma intendo dire che si avvicinano a uno stand recitativo e interpretativo(dove tale secono aspetto prevale)"medio": El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
wolvie
|
martedì 21 aprile 2020
|
tedioso
|
|
|
|
ATM che film è? Deludente, questa è la risposta. Non basta creare un serial killer che studia i suoi omicidi in maniera ingegnerestica alla "Saw", ma poi non gli diamo nessun substrato motivazionale a cui ancorarlo. I personaggi principali poi sono del tutto irrilevanti, cioè, l' antefatto per cui i tre colleghi, piuttosto "sfigati" a dire il vero, dopo una festa aziendale si fermano ad una cabina bancomat isolata per prelevare contante, quando improvvisamente compare un uomo incappucciato che inizierà ad assediarli mietendo vittime, come i malcapitati passanti che si approcciano nel parcheggio, ha proprio il fiato corto. Quindi personaggi irrisori, proprio vacui, il meccanismo ad orologeria s' inceppa più di una volta.
[+]
ATM che film è? Deludente, questa è la risposta. Non basta creare un serial killer che studia i suoi omicidi in maniera ingegnerestica alla "Saw", ma poi non gli diamo nessun substrato motivazionale a cui ancorarlo. I personaggi principali poi sono del tutto irrilevanti, cioè, l' antefatto per cui i tre colleghi, piuttosto "sfigati" a dire il vero, dopo una festa aziendale si fermano ad una cabina bancomat isolata per prelevare contante, quando improvvisamente compare un uomo incappucciato che inizierà ad assediarli mietendo vittime, come i malcapitati passanti che si approcciano nel parcheggio, ha proprio il fiato corto. Quindi personaggi irrisori, proprio vacui, il meccanismo ad orologeria s' inceppa più di una volta. Tedioso più che pauroso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a wolvie »
[ - ] lascia un commento a wolvie »
|
|
d'accordo? |
|
nazza3
|
domenica 23 aprile 2017
|
non è un horror
|
|
|
|
TRAMA: 7
il film ha una storia logica ben lineare e definita. Non ci sono momenti inutili. Bella trama è bella storia. Chiariamo, non è un horror, è un thriller. Niente di eccezionale sia chiaro, ma nel,a sua semplicità è ben fatto è riuscito.
CAST: 7.
Bravi attori, nessuna grande pecca.
AMBIENTAZIONE: 7.
ripeto, niente di eccezionale, ma per la buona riuscita del film va benissimo.
COINVOLGIBILITA: 7.
Essendoci pochi ambienti si rischia di cadere nel banale, invece, il film non annoia, e il finale è davvero coinvolgente ed a sorpresa.
|
|
[+] lascia un commento a nazza3 »
[ - ] lascia un commento a nazza3 »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
venerdì 10 febbraio 2017
|
thrillerino nevrotizzante-claustrofobico, ma...
|
|
|
|
IN"ATM", opera prima di David Brooks c'è certamente la nevrosi da"happy hours"(si fa per dire: festa prentalizia in ufficio...), da stress, da"tutto", la claustrofobia dell'essere reclusi(è notte, fa freddo)in una cabina da"Bancomat", ma non scatta, se non a tratti e rapsodicamente la suspense, soppiantata dall'effetto-sorpresa, non proprio dal"coniglio tirato fuori dall'armadio"(o altro, beninteso...), ma quasi. Colpi duri, senza essere troppo decisamente"gore", il film si appoggia sulla sorpresa, appunto, sulla suspense a intermittenza, con i tre brevi giovani cui la lunga permanenza in un luogo così sinistro(anche per la minacciosa presenza all'esterno)rovina la vita e altro.
[+]
IN"ATM", opera prima di David Brooks c'è certamente la nevrosi da"happy hours"(si fa per dire: festa prentalizia in ufficio...), da stress, da"tutto", la claustrofobia dell'essere reclusi(è notte, fa freddo)in una cabina da"Bancomat", ma non scatta, se non a tratti e rapsodicamente la suspense, soppiantata dall'effetto-sorpresa, non proprio dal"coniglio tirato fuori dall'armadio"(o altro, beninteso...), ma quasi. Colpi duri, senza essere troppo decisamente"gore", il film si appoggia sulla sorpresa, appunto, sulla suspense a intermittenza, con i tre brevi giovani cui la lunga permanenza in un luogo così sinistro(anche per la minacciosa presenza all'esterno)rovina la vita e altro... fino a far perdere la vita, tra l'altro... Senza happy end, con un inizio e una conclusione che si ricollegano(serpente che si morde la coda...)alterando "Silent Night/STille Nacht"in versione strumentale- minimalista e progetti oscuri ma neppure troppo, forse ci sarà(c'è da temerlo)un Number Two, ma basterebbe questo film che anche a livello di sceneggiatura sembra lasciar aperte varie"smagliature", nell'irrisolto senza senso(altrove avrebbe un senso, qui meno, francamente), nell'"accenno ma non sviluppo"che lascia il desiderio di un"more, please!"che puntualmente non arriva mai... I tre giovani attori(2 giovani e una girl)hanno ancora parecchio cammino da fare, anche se complessivamente non sfigurano. Certo che per rendere in u na dimensione inquietante quanto proposto ci sarebbero voluti un Hitchock, un De Palma, un Tobe Hooper, un...altro/a autore(autrice). Così, tutto va bene, ma siamo in una dimensione"basic"che avrebbe bisogno di approfondimenti, di revisioni, di un"remake"già prima di essere girato. Il che non vuol dire, comunque, che vari spunti interessanti non siano già presente, in quest'operina "in nuce". Forse, dopo questo parziale"passo falso"chi ha scritto e chi ha diretto il film faranno di meglio. C'è da sperarlo, anche perché le premesse(spero si evinca da queste brevi note)ci sarebbero, pur se non vengono sempre adeguatamente sviluppate. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
coggio
|
sabato 21 giugno 2014
|
atm - noia mortale
|
|
|
|
Un'ora e mezza buttata via. Film che dopo 15 minuti circa di dialoghi di imbarazzante banalità e una breve premessa dove conosciamo i protagonisti dovrebbe finalmente evolversi in qualcosa di più...e invece NIENTE. Ritroviamo i 3 bloccati in una cabina del bancomat, osservati da questa misteriosa "entità" (che di terrificante ha ben poco), mentre cercano una via di fuga. Premesse che potrebbero anche essere buone. Peccato che manchi totalmente un interesse per il destino dei 3 ( la recitazione è pessima e non si instaura un minimo di attaccamento tra spettatore e personaggio), manchino veri momenti di tensione, con il killer sempre fuori ad aspettare immobile le mosse dei tre, manchi un finale degno che lasci almeno interpretare il senso del film.
[+]
Un'ora e mezza buttata via. Film che dopo 15 minuti circa di dialoghi di imbarazzante banalità e una breve premessa dove conosciamo i protagonisti dovrebbe finalmente evolversi in qualcosa di più...e invece NIENTE. Ritroviamo i 3 bloccati in una cabina del bancomat, osservati da questa misteriosa "entità" (che di terrificante ha ben poco), mentre cercano una via di fuga. Premesse che potrebbero anche essere buone. Peccato che manchi totalmente un interesse per il destino dei 3 ( la recitazione è pessima e non si instaura un minimo di attaccamento tra spettatore e personaggio), manchino veri momenti di tensione, con il killer sempre fuori ad aspettare immobile le mosse dei tre, manchi un finale degno che lasci almeno interpretare il senso del film. Ammesso che ce l'abbia.
Do una stella perchè meno non si puó!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a coggio »
[ - ] lascia un commento a coggio »
|
|
d'accordo? |
|
oronzo canà
|
mercoledì 23 aprile 2014
|
poteva andare meglio
|
|
|
|
Film per passare un'oretta e mezza in maniera godibile.
Ma il suo merito finisce qui....troppe incongruenze,la prima riguarda il protagonista che affronta una notte a -5 gradi in maniche di camicia..o l'ignaro cliente del bancomat che entra indossando lo stesso giaccone del maniaco..una possibilità su 1000..oppure i soccorsi che arrivano tanti e tutti assieme per un banale allarme antincendio..
Per non parlare dei dialoghi,banali e noiosi.
Il finale lascia credere forse un un sequel....che sarà comunque da vedere..forse sapremo qualcosa di più..
|
|
[+] lascia un commento a oronzo canà »
[ - ] lascia un commento a oronzo canà »
|
|
d'accordo? |
|
fabio1957
|
venerdì 28 marzo 2014
|
non convincente
|
|
|
|
l'idea iniziale poteva essere interessante, ma lo sviluppo della storia e la sua conclusione sono veramente deludenti. I dialoghi sono banali, la tensione arriva soltanto a tratti, la recitazione poco convincente.
Da perdere
|
|
[+] lascia un commento a fabio1957 »
[ - ] lascia un commento a fabio1957 »
|
|
d'accordo? |
|
forackone
|
martedì 31 dicembre 2013
|
una schifezza con la s maiuscola
|
|
|
|
Un film da prendere e buttare via. Una stella perché di meno non si può dare, perché il film è una cosa indescrivibile per la sua bruttezza. Il film inizia con un quarto d'ora buono dopo il quale, con una serie allucinante di forzature della trama che da soli basterebbero a rendere ridicolo il film, due uomini e una donna si trovano in un bancomat automatico, isolato nel bel mezzo di un parcheggio, e, mentre stanno per uscire si accorgono della presenza di un uomo fermo che li fissa a 20 metri dalla casettina del bancomat. I tre intuiscono il pericolo e intanto l'assassino uccide un passante. Il film da questo punto procede con un susseguirsi assurdo di eventi logicamente inimmaginabili, che porteranno ad un finale che di fatto non finisce nè rivela assolutamente niente.
[+]
Un film da prendere e buttare via. Una stella perché di meno non si può dare, perché il film è una cosa indescrivibile per la sua bruttezza. Il film inizia con un quarto d'ora buono dopo il quale, con una serie allucinante di forzature della trama che da soli basterebbero a rendere ridicolo il film, due uomini e una donna si trovano in un bancomat automatico, isolato nel bel mezzo di un parcheggio, e, mentre stanno per uscire si accorgono della presenza di un uomo fermo che li fissa a 20 metri dalla casettina del bancomat. I tre intuiscono il pericolo e intanto l'assassino uccide un passante. Il film da questo punto procede con un susseguirsi assurdo di eventi logicamente inimmaginabili, che porteranno ad un finale che di fatto non finisce nè rivela assolutamente niente. Il significato metaforico del film dovrebbe essere il modo in cui la nostra vita può essere messa a rischio senza alcun pericolo da parte del killer, come si intuirebbe dalle mappe e dagli appunti di quest'ultimo, ma la trama è talmente scadente che lo spettatore arriva in fondo unicamente con la speranza che finisca presto, e almeno su questo il film non delude, data la breve durata. Sinceramente penso che, se andassimo a prendere dei temi di dei bambini di prima elementare e ne facessimo delle sceneggiature, il risultato sarebbe più credibile di questo. Tra l'altro, come se la trama non fosse di per sè sufficiente a rendere inguardabile questo film, la prestazione degli attori è penosa, e penso che se fermassimo tre passanti per strada e li facessimo recitare sarebbero più bravi. Non oso pensare la reazione di chi ha pagato un biglietto del cinema per vederlo...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a forackone »
[ - ] lascia un commento a forackone »
|
|
d'accordo? |
|
|