La frode |
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Un film di Nicholas Jarecki.
Con Richard Gere, Susan Sarandon, Brit Marling, Tim Roth.
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Titolo originale Arbitrage.
Thriller,
durata 107 min.
- USA 2012.
- M2 Pictures
uscita giovedì 14 marzo 2013.
MYMONETRO
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Gekko vs Miller
di LucadragoFeedback: |
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lunedì 28 luglio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Premessa: per la parte del magnate Milller la prima scelta fu quella di Al Pacino, tramontata si è optato per Gere. Richard Miller è un "Gordon Gekko" d'oggi: pragmatico, azzardato e vincente e amante dei piaceri della vita. Ha 2 figli, di cui una sua stretta collaboratrice, una moglie e un'amante giovane. E' l'immagine dell'uomo di successo, prima pagina nel time, filantropo e figura paterna e sostegno per un giovane di colore di ceto basso. Una delle tante speculazioni azzardate va male e nel mezzo della fusione tra la sua società e un'altra (il cui "capo" pare non volerlo conoscere) i "liquidi" mancano costringendolo all'inganno e a prestiti, mettendo in pericolo oltre che la sua libertà anche i sacrifici di piccoli azionisti e il rapporto con la figlia, troppo buona per l'ambiente. A ciò si aggiunge un incidente stradale in cui perde la vita l'amante e lui si trova braccato per omissione di soccorso e sopratutto aver chiesto al figlioccio di colore "un passaggio" nel cuore della notte dal desolato luogo della disgrazia. Ne segue una serie di avvenimenti e personaggi sinistri (l'incriminazione del ragazzo, avvocati principi del foro, detective stanchi di rilasciare potenti grazie ai suddetti, e l'ombra della bancarotta). Miller saprà gestire la situazione, anche con l'investigazione delle prove del passaggio, la debolezza dell'avversario finanziere, e un pò di fortuna. Ma il finale si rivelerà una medicina amara. Richard Gere (e tutto il cast) è bravissimo, ma temo che il personaggio di pretty woman, anche lui finanziere e quello di american gigolò, il belloccio elegante e ambizioso gli "stiano" ancora scomodi. Tornando al paragone con Gekko, questo è più "squalo", riceve solo banchieri o politici, degna di 2 minuti un brooker di talento che entra nel suo ufficio senza permesso. E' il repubblicano per eccellenza, che ordina e manovra senza sentimenti, insegna ed elogia l'"avidità" e proprio una sua sporadica fiducia lo incastra. Il Miller di gere è più positivo, arriva a esaminare prove con una lente (immaginate Douglas se l'avesse fatto) per scagionare il figlioccio e lui. Usa la gente certo, ma sa ricompensarla a modo suo, e quello che crea lo fa per la famiglia oltre che vanità e quasi sicuramente vota democratico. Sul piano psicologico recitativo stravince Gekko, ma sulla sceneggiatura, il ritmo, la regia e la "reale" wall street Miller è sotto i riflettori. film da vedere con qualche buco nei personaggi e la sceneggiatura, e pochi riferimenti ad indici azionari, brooker o cinismo. Certo che se Al pacino avesse accettato la parte...
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