Va detto subito che questo film è un' emerita sciocchezza.
Il pubblico prevenuto mi darebbe immediata ragione solo a sentir pronunciarne il titolo: Abramo Lincoln cacciatore di vampiri! Ma che storia è questa? Come osano i produttori? Cosa si fanno in vena i produttori? Queste sono solo alcune delle tante domande che si farebbe il suddetto pubblico, riassunte prontamente in un solo, unico, però legittimo PERCHE' ??
Chi come me invece, dopo essersi posto tale interrogativo, ha deciso di cercare una risposta guardando il film in questione dall'inizio alla fine, potrà convenire che per quanto l' 85-90% del prodotto non vale un fico secco, si può godere di alcune (sottolineo alcune, non tutte) scene d'azione sufficientemente ispirate e che riescono anche a divertire di tanto in tanto.
Una nota di credito quindi, va riconosciuta al regista Timur Bekmambetov, il quale con il materiale sottoposto più di tanto non poteva fare.
Lo stesso non si può dire di Seth Grahame-Smith: I 100 kg di carbone e pece vanno versati prevalentemente sulla sua testa, la quale dopo aver partorito il pessimo e mediocre Dark Shadows (diretto da uno stanco e bolso Tim Burton) ha deciso di imputridire la figura del 16° presidente degli Stati Uniti d'America.
MI PIACE PENSARE CHE IN GENERE TUTTE LE STORIE, MA PROPRIO TUTTE, POSSONO ESSERE GENIALI, SORPRENDENTI E GRANDI. MA PERCHE' CIO' SIA LONTANAMENTE POSSIBILE, BISOGNA CHE ALTRETTANTO GRANDE SIA L'IMPEGNO NELLO SVILUPPARE QUESTE STORIE. PERFINO ABRAMO LINCOLN SAREBBE STATO DEGNO DI ABRAMO VAN HELSING, MA GIAMMAI PER MERITO DI GRAHAME-SMITH!
Costui ha scritto scene "drammatiche" patetiche come poche, dialoghi elementari come ne saprebbe scrivere un bambino di 6 anni e "colpi di scena" brutalmente scontati. Il tutto si svolge anche con una discreta frettolosità, solo perchè il nostro Lincoln, tra un libro di legge e un'arringa corra subito a sporcarsi di sangue con ogni non-morto gli pari davanti.
L'intero intreccio tra il mondo leggendario dei vampiri e la storia dell'emancipazione americana, rimane irrimediabilmente slegato. Troppo goffi i tentativi dello scrittore affinchè i nodi restino saldi.. troppo!
In effetti dopo un'attenta analisi della storia, le recitazioni e la fotografia, ciò che viene naturale pensare è che questo soggetto si è trovato nel posto sbagliato: Il cinema non era l'indirizzo al quale doveva essere destinato, ma I VIDEOGAMES!
Credo che la mia osservazione sia condivisa dalla maggior parte del pubblico, dal momento che nel mondo videoludico, un personaggio storico, un'icona mitologica o un'intero argomento può essere tranquillamente "snaturato" .
Si pensi ai vari "GOD OF WAR", "ASSASIN'S CREED" ecc. Lì mitologia greca e storia umana venivano messi al servizio degli scrittori proponendo storie interessanti e soprattutto da un formidabile gameplay.
Dalle coreografie messe in scena dal protagonista di questo film, non si può fare a meno di pensare che sarebbero state perfette per un avatar virtuale comandato da un joystick.
In conclusione, rimane ancora una volta ben saldo e incrollabile nel cinema il motto di Nolan: "Al di là di tutto, ciò che conte è la storia" e quella di "Abraham Lincoln Vampire Hunter" fa acqua dapperttutto.
[+] lascia un commento a blacky »
[ - ] lascia un commento a blacky »
|