Le stelle inquiete |
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Un film di Emanuela Piovano.
Con Lara Guirao, Fabrizio Rizzolo, Isabella Tabarini, Marc Perrone, Renato Liprandi.
continua»
Drammatico,
durata 87 min.
- Italia 2011.
- Bolero Film
uscita venerdì 11 marzo 2011.
MYMONETRO
Le stelle inquiete
valutazione media:
2,67
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Dopo Rossellini un nuovo piccolo film per Simone Weil
di Maria Pia Fusco La Repubblica
Ebrea ma attratta dal cattolicesimo dopo una visita ad Assisi e accusata di simpatie filoarabe; comunista poi vivace contestatrice di Marx e del materialismo; dalla parte dei lavoratori, operai e contadini; insegnante di filosofia famosa anche se la maggior parte delle sue opere furono pubblicate postume: Simone Weil, nata a Parigi nel 1909, è uno dei personaggi più controversi e contestati del secolo scorso. A lei è dedicato Le stelle inquiete di Emanuela Piovano, unico film italiano - inedito in patria - che il festival di Montreal presenta in questi giorni. «Racconto un episodio della sua vita, il mese dell' estate del 1941 quando, cacciata dall' Università perché ebrea, fu ospitata nella fattoria di Gustave Thibon, il filosofo contadino,e di sua moglie Yvette. Dopo un inizio difficile - Simone era schiva e scontrosa, voleva dormire in una baracca malmessa, rifiutava ogni comodità e voleva lavorare alla vigna con i contadini - si sviluppa una convivenza preziosa, un' intimità fatta di attrazione, complicità, piccole gelosie, ma sempre con una gioia intensa, quasi volessero fermare il tempo nella bellezza della campagna, fuori dalla guerra e da uno dei periodi più bui della storia», dice la regista, che ha anche prodotto il film, con il sostegno del fondo europeo e della Film Commission di Torino. Fabrizio Rizzolo e Isabella Tabarrini, attori di teatro, sono Gustave e Yvette, l' attrice francese Lara Guirao è Simone Weil. A Thibon Simone Weil affidò il manoscritto di "L' ombra e la grazia", pubblicato postumo nel 1947. Il cinema si è occupato pochissimo della breve vita della filosofa, morta a Londra nel ' 43 a 34 anni. «L' unico film è Europa ' 51, per il personaggio di Ingrid Bergman, che abbandona la sua vita agiata per dedicarsi ai poveri e alla religione, Rossellini si è ispirato a Simone Weil. Una difficoltà di raccontarla è anche per l' idea che lei fosse brutta, e il cinema non ama le donne brutte. Rossellini fu anche criticato, la Bergman era troppo bella per rappresentarla. Ho fatto un lungo lavoro di ricerca negli archivi e secondo me Simone era solo una donna senza nessun interesse per l' aspetto fisico». Prima del film la Piovano ha cercato testimonianze «nella casa di Gustave Thibon, morto pochi anni fa e ho parlatoa lungo con il figlio. Ho fatto anche una lunga intervista a Silvie Weil, nipote di Simone. Poi le ho fatto vedere il film e, malgrado non ci siano citazioni dirette nei dialoghi, Silvie era impressionata da come, secondo lei, ne avessi rispettato l' immagine. È stato il miglior incoraggiamento che potessi ricevere».
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