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Commediola fin troppo leggera con pochi spunti interessanti e giusto un paio di passaggi divertenti, con un Ed Helms forse non sprecato ma sicuramente limitato in un personaggio particolarmente imbolsito e ingessato. E' un racconto tenero e sommesso della cupezza e della malinconia del Midwest americano, ma soprattutto è il romanzo di formazione del protagonista, che si consuma in un week end durante una convention di assicuratori in un hotel piuttosto normale tra uomini e donen convenzionali e ben poco patinati. Helms interpreta un nerd, che nonostante goda delle simpatie della sua ex insegnante già dai tempi della scuola è il più classico degli esempi di quarantenne vergine, il prototipo del paesanotto sfigato che non ha mai mesos piede oltre il proprio naso e che viene spedito in città di punto in bianco per causa di forza maggiore, carico di responsabilità ed aspettative. A modo suo dimostrerà di tenere botta, di reggere l'urto a cui non era abituato, così avvezzo solo al suo piccolo mondo ovattato ma soprattutto dimostrerà una certa maturità e rettitudine. Non è un film comico (a parte qualche passaggio divertente), dimenticarsi dell'Helms di "Una notte da leoni", morale spicciola e lieto fine assicurato. Anonimo.
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