Baciato dalla fortuna

Questa volta la delusione e la noia ha preso il sopravvento. L'uscita del nuovo film di Vincenzo Salemme è la chiara dimostrazione di una mediocre scelta narrativa e di stasi emozionale per l'intera durata del film. Una carrellata esasperata di vizi del mediocre uomo italiano, tutto basato su una accanita corsa al tradimento, alla volontà di apparire, a come la scelta di un matrimonio sia dettata esclusivamente dal fattore economico, mettendo al bando l'emozione e l'amore del momento, garantendo uno squallido esempio alle giovani generazioni già troppo disilluse e disincantate da storie di vita troppo reale. Non c'è nulla, all'interno del film, che possa garantire una trama, un sorriso, un'emozione, ma tutto lascia una profonda rabbia per aver assistito ad uno dei film peggiori dell'attore partenopeo. Meno male che tutti quanti aspettiamo il momento di rinascita del film italiano, meno male che abbiamo mostri sacri del cinema internazionale che riescono ancora ad emozionarci una sera nella quale lasciamo a casa solo per un istante la sbadataggine delle normali giornate di sempre. E pensare che avevo convinto mia moglie ad ascoltare il richiamo di Napoli nelle gesta di un attore partenopeo come me. E' proprio vero!... La sensibilità di una moglie riesce a guidarti anche nel cercare le giuste emozioni... anche in un film... E questa sera ho sbagliato a pretendere di vedere un film proiettato in sala solo per 6 persone che, ignare come me, avranno ancora una volta trovato la rabbia di spendere dei soldi per un disincantato gusto di una storia inesistente. Salemme ha sbagliato, trascinando in questa orribile performance chi ancora si sente o cerca di voler essere un attore.