mattflorence
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lunedì 20 giugno 2011
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un bel mix di horror e survival
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Durante una notte di pioggia, siete tranquillamente nel fienile a riparare un catorcio di macchina con vostro padre, vostra madre con in grembo il vostra fratellino di 2 mesi e il vostro amato cane.
Ora, immaginate che in un batter d’occhio tutti i vostri cari vengano massacrati da una creatura assetata di sangue, e che in quello stesso momento dal nulla arrivi anche un uomo che vi salvi da morte certa e che vi stia accanto nel momento più buio che l’umanità abbia mai visto.
Si tratta del classico film sui vampiri? No è Stake Land il secondo film del regista Jim Mickle.
Il film è ambientato in America post-apocalittica a causa di una improvvisa ondata di vampiri che ha quasi cancellato dalla faccia della terra ogni forma di vita.
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Durante una notte di pioggia, siete tranquillamente nel fienile a riparare un catorcio di macchina con vostro padre, vostra madre con in grembo il vostra fratellino di 2 mesi e il vostro amato cane.
Ora, immaginate che in un batter d’occhio tutti i vostri cari vengano massacrati da una creatura assetata di sangue, e che in quello stesso momento dal nulla arrivi anche un uomo che vi salvi da morte certa e che vi stia accanto nel momento più buio che l’umanità abbia mai visto.
Si tratta del classico film sui vampiri? No è Stake Land il secondo film del regista Jim Mickle.
Il film è ambientato in America post-apocalittica a causa di una improvvisa ondata di vampiri che ha quasi cancellato dalla faccia della terra ogni forma di vita. Ad accompagnarci in questa nuova visione del mondo, troviamo Martin giovane ragazzo con un doloroso passata a causa del massacro della sua famiglia, interpretato da Connor Paolo (Eric van der Woodsen nel serial Gossip Girl) e Mister esperto cacciatore di vampiri interpretato da Nick Damici.
Il film è un mix tra un un horror sui vampiri e un viaggio alla ricerca di New Eden una terra promessa non contaminata dai “succhiasangue”.
La mia impressione sul film è molto positiva, anche se questo è solo il secondo film del regista Jim Mickle , posso dire tranquillamente che ha fa un gran bel lavoro.
La storia di questo viaggio è raccontata tutta con uno stato d’animo irrequieto ma allo stesso tempo intriso di un romanticismo che sinceramente a parer mio non si vede spesso in un film di questo genere. Le immagini di contorno sono sempre leggere e quasi irreali, riescono a trasmettere un clima di tranquillità allo spettatore, che subito dopo viene catapultato in un mondo dove non vi è più nessuna legge o principio valido.
Durante il film i nostri personaggi incontreranno anche una suora che ha subito violenze sessuali da una setta religiosa che si è instaurata nel territorio, una ragazza in cinta e un ex soldato di colore.
Come dice all’inizio il film non racconta la classica storia di vampiri, ma racconta soprattutto lo stato d’animo e i cambiamenti che il mondo ha avuto dopo l’arrivo di essi, come per esempio la nascita di nuove folli e crudeli sette religiose, come porteranno lo spettatore a chiedersi “chi è il vero mostro in mondo così? ,colui che uccide per natura o colui che uccide per semplice piace?”
Consiglio la visione a tutti coloro che vogliono vedere un film diverso sui vampiri e a chi comunque ama i film che parlano di un mondo nuovo e post-apocalittico.
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lorenzo76bg
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domenica 6 gennaio 2013
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alla ricerca della normalità
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Il fim uscito nel 2010 si sviluppa concentrandosi sul desiderio di soppravivenza, di normalità e di vita del giovane Martin in uno scenario post-apocalittico dove fanatici religiosi militarizzati e vampiri assetati di sangue (piu' Zombie che intelligenti signori della notte) sono i principali ostacoli durante il viaggio on-the-road del nostro eroe e del suo mentore "Mister". Lo scenario dipinto nel film non è dei piu' positivi dato che il conetto di Stato e di Religione crolla inesorabile sia come concetto che come istituzione lasciando l'uomo comune senza punti di riferimento.
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Il fim uscito nel 2010 si sviluppa concentrandosi sul desiderio di soppravivenza, di normalità e di vita del giovane Martin in uno scenario post-apocalittico dove fanatici religiosi militarizzati e vampiri assetati di sangue (piu' Zombie che intelligenti signori della notte) sono i principali ostacoli durante il viaggio on-the-road del nostro eroe e del suo mentore "Mister". Lo scenario dipinto nel film non è dei piu' positivi dato che il conetto di Stato e di Religione crolla inesorabile sia come concetto che come istituzione lasciando l'uomo comune senza punti di riferimento. Fotografia in stile "Instagram", Musiche di atmosfera, regia e testi molto snelli e funzionali aiutano il Film ad elevarsi della media non solamente in ambito Horror / Sci-Fi. Film consigliato!
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gianleo67
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sabato 2 marzo 2013
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'western di ritorno' di argomento vampiresco
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In un mondo ridotto al caos ed alla devastazione dalla trasformazione della popolazione in vampiri, un cacciatore solitario detto Mister salva un ragazzino dall'assalto dei succhiasangue che sterminano la sua famiglia. Inizia un viaggio a due attraverso gli Stati Uniti precipitati ormai nell'anarchia politica e sociale, che li vedrà diretti verso una fantomatica località canadese detta New Eden dove una enclave di sopravvissuti cerca di ricostruire il futuro della razza umana.
Avventura post apocalittica che rievoca un sogggetto caro al Matheson di 'I'm Legend' e le atmosfere cineree del Cormac McCarthy di 'The Road', questo discreto 'on the road' della coppia Jim Mickle (regia e sceneggiatura) e Nick Damici (sceneggiatura e attore principale) è un curioso 'western di ritorno' che ripercorre i sentieri selvaggi di un'America di pionieri asserragliati dentro i fortini di sparute città fantasma e assediati dalle orde di famelici mostri transilvanici che ricordano piu' da vicino le incosapevoli e sanguniarie creature di Romeriana memoria.
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In un mondo ridotto al caos ed alla devastazione dalla trasformazione della popolazione in vampiri, un cacciatore solitario detto Mister salva un ragazzino dall'assalto dei succhiasangue che sterminano la sua famiglia. Inizia un viaggio a due attraverso gli Stati Uniti precipitati ormai nell'anarchia politica e sociale, che li vedrà diretti verso una fantomatica località canadese detta New Eden dove una enclave di sopravvissuti cerca di ricostruire il futuro della razza umana.
Avventura post apocalittica che rievoca un sogggetto caro al Matheson di 'I'm Legend' e le atmosfere cineree del Cormac McCarthy di 'The Road', questo discreto 'on the road' della coppia Jim Mickle (regia e sceneggiatura) e Nick Damici (sceneggiatura e attore principale) è un curioso 'western di ritorno' che ripercorre i sentieri selvaggi di un'America di pionieri asserragliati dentro i fortini di sparute città fantasma e assediati dalle orde di famelici mostri transilvanici che ricordano piu' da vicino le incosapevoli e sanguniarie creature di Romeriana memoria. Imbastendo una teoria di luoghi comuni di una armamentario horror cine-televisivo (i paletti di frassino all'aglio conficcati nel cuore, il contagio da morso rabbioso, la fotofobia dei figli della notte,la collezzione di lucenti canini come comodi trofei prêt-à-porter,etc.) e infarcendo la storia della solita retorica yankee dell'eroe solitario senza macchia e con tanti peccati (un curioso giustiziere della notte tra Van Helsing e Billy the Kid dalla mascella volitiva alla Josh Brolin) gli autori servono una minestra un po' riscaldata resa tuttavia appetibile da una discreta messa in scena che privilegia alle banali tetraggini gotiche alla 'Buffy', il viaggio di formazione (guerriera) di una apprendista 'ammazzavampiri', cavalier servente di un cinico maestro d'armi e di vita e allargando gli orizzonti scenografici al paesaggio post-urbano di una nuova frontiera americana, riveduta e corretta, di città abbandonate, anacronistici posti di blocco imbastiti con locomotori a vapore (?),solitarie e abbandonate stazioni di servizio nel deserto e il miraggio di un mitico Eden ipse-dixit (a Nord piuttosto che ad Ovest) dove rifondare una nuova civiltà di pace e prosperità per la razza umana.
Prodotto di una professionalità artigiana che non conosce crisi nè segni di smarrimento produttivo è un filmetto giovanile che si tiene a debita distanza dai rovelli ideologici e dalle simbologie millenaristiche delle opere già citate, privilengiando piuttosto l'intimismo un pò scontato evocato dalla 'voce off' e dal rapporto con icastiche ma marginali figure femminili (la suora,la ragazza madre, la giovane vergine) e il facile campionario di scene d'azione dove il cattivo finisce sempre per avere la peggio. Passaggio di consegne generazionali nel finale banalizzato dal solito happy end hollywoodiano.
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purplerain
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martedì 1 gennaio 2013
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combatti per sopravvivere, sopravvivi x combattere
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Gran bel film d'azione sul tema dei vampiri che si distacca totalmente dai tipici film di genere e che niente ha a che vedere con la serie di Twilight, per fortuna!! Siamo di fronte alla lotta per la sopravvivenza di un ragazzo che verrà salvato da un misterioso personaggio, chiamato Mister, dallo sguardo cattivo e tenebroso, e quanto mai impenetrabile, che rriesce per tutta la durata del film a non provare sentimenti di sorta, troppo è il male che ha visto e sopportato!!La trama scorre fluida prorpio grazie ad una sceneggiatura solida e priva di grossi buchi, dove non si vedono persone ferite correre allegramente come in altre pellicole!! Non è solo una storia di vampiri e di fughe, ma è anche una sorta di racconto della vita odierna, della continua lotta per la sopravvivenza in un mondo di succhiasangue privi di ogni tipo di scrupoli, una lotta che procede senza esclusione di colpi, anche bassi.
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Gran bel film d'azione sul tema dei vampiri che si distacca totalmente dai tipici film di genere e che niente ha a che vedere con la serie di Twilight, per fortuna!! Siamo di fronte alla lotta per la sopravvivenza di un ragazzo che verrà salvato da un misterioso personaggio, chiamato Mister, dallo sguardo cattivo e tenebroso, e quanto mai impenetrabile, che rriesce per tutta la durata del film a non provare sentimenti di sorta, troppo è il male che ha visto e sopportato!!La trama scorre fluida prorpio grazie ad una sceneggiatura solida e priva di grossi buchi, dove non si vedono persone ferite correre allegramente come in altre pellicole!! Non è solo una storia di vampiri e di fughe, ma è anche una sorta di racconto della vita odierna, della continua lotta per la sopravvivenza in un mondo di succhiasangue privi di ogni tipo di scrupoli, una lotta che procede senza esclusione di colpi, anche bassi. E come in tutte le situazioni simili, non mancano gli sciacalli, i classici approfittatori che in certe situazioni sguazzano con piacere per commettere ogni tipo di crimine e di sopruso! In questo caso gli sciacalli sono interpretati da un nutrito gruppo di banditi che si trincera dietro ad una setta religiosa per giustificare il male che commettono in nome di Dio, in una sorta di nuova crociata che dà loro la possibilità di crearsi leggi a loro uso e costumo!! Una critica neanche troppo velata non solo alla Chiesa, che all'epoca delle crociate ha commesso in nome di Dio innumerevoli crimini, ma anche a tutti coloro che oggi, in nome del loro Dio, creano guerre in ogni parte del mondo in nome di una guerra santa che porta solo morte e distruzio ne. Da qui il tentativo di fuga alla ricera di un posto freddo dove nessuno dei vampiri li possa raggiungere!! La corsa verso quel "nuovo Paradiso" a cui oggi forse tutti noi aspiriamo.
Nel cast spiccano oltre ai protagonisti una kelly McGillis nel ruolo di suora, irriconoscibile se paragonata ai tempi di top gun, e una Daniel Harris ormai matura rispetto alla bambina terribile che faceva compagnia a Bruce Willis ne"L'ulyimo Boy Scouy"! Notevole la fotografia, ben curata anche nel trattare i paesaggi che fanno compagnia agli eroi durante il loro esodo verso nord, e buonp anche il numero delle pause che danno la possibilità di rifiatare tra un attacco e l'altro. Simpatica anche l'idea di sostituire subito la ragazza uccisa dai vampiri con un'altra, quasi a voler dire: c'è ancora qualcosa di buono in giro!!
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