Senza soffrire non si cresce
di Roberto Silvestri Il Manifesto
Sembra un film francese ambientato a Milano con Isa Barzizza. Perché francese ? Perché rende vivi pensieri astratti. Come ci riesce? Visivamente. Intaglia i dettagli, che contano più dei piani di insieme, dei primi piani, dei contropiani. Mani, piedi, bocca sporca di vomito, fessure delle porte, pennarello che traccia strani segni sul lenzuolo, mani si poggiano sul muro nervose, occhi verdi spauriti, stivali... Sono gli sguardi a fare la narrazione, a permetterci di collegare condotte istintive, fantasie e gesti funzionali a un campo di coscienza emozionale colto impressionisticamente. [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (2067 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 20 aprile 2012