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Una (allegra?) famigliola newyorkese si trasferisce, dopo la separazione dei genitori, in una catapecchia in mezzo ad una foresta, ereditata dalla madre dalla prozia ammattita. Componenti del quadretto sono i gemelli Jared e Simon Grace (per entrambi una buona interpretazione di Freddie Highmore), uguali in tutto fuorché nell’affetto verso la madre (che Jared odia), e la sorella rompiscatole. Il ragazzo frustrato scopre una stanza segreta (fino a un certo punto: ha una finestra sull’esterno!) dalla quale fa in tempo a rubare un libro misterioso con accluso messaggio di morte prima di fuggire a gambe levate alla vista di una scritta nella polvere: “Jared Grace leave this place”.
Un buon inizio… non fosse che è l’unico momento di vera suspense in tutto il film!
Sono rimasto parecchio deluso da Spiderwick. Peccato. Premetto di non aver letto la saga, ma credo che già il progetto di condensare cinque volumi in un unico film (peraltro da 90 minuti) sia piuttosto arduo. Ho visto un film con dei buoni spunti, ma con una sceneggiatura a dir poco scadente. Ne risulta una storia che non coinvolge come dovrebbe e non decolla mai dall'inizio alla fine, lasciando quel gusto di inverosimilità che per tutto il film si tenta di camuffare e che proprio per questo risulta ancora più evidente. Valido (forse) solo per i più piccoli. Sempre che non si offendano.
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giacomo j.k.
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lunedì 22 febbraio 2010
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si puo' ritrattare?
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Ho rivisto il film ieri e devo dire di averlo rivalutato... gli spunti che qui avevo solo "adocchiato" mi sono parsi molto più profondi di allora, probabilmente perché un anno fa feci l'errore di considerare il film sul piano "appiattito" del puro fantasy - un errore che non bisognerebbe mai commettere - e perché ero stato spinto alla sua visione da troppe e troppo forti aspettative. Per questo mi scuso con i fan.Oggi posso dire che Spiderwick è un fantasy che ha da dire più di quel che dice, ma che in realtà non rimane completamente muto, per chi sa cogliere gli spunti sul valore (e pericolosità) della conoscenza, ma anche soltanto sul valore dei nostri piccoli grandi problemi familiari e di come per unirsi a volte basti - paradossalmente - un problema più grosso.
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Ho rivisto il film ieri e devo dire di averlo rivalutato... gli spunti che qui avevo solo "adocchiato" mi sono parsi molto più profondi di allora, probabilmente perché un anno fa feci l'errore di considerare il film sul piano "appiattito" del puro fantasy - un errore che non bisognerebbe mai commettere - e perché ero stato spinto alla sua visione da troppe e troppo forti aspettative. Per questo mi scuso con i fan.Oggi posso dire che Spiderwick è un fantasy che ha da dire più di quel che dice, ma che in realtà non rimane completamente muto, per chi sa cogliere gli spunti sul valore (e pericolosità) della conoscenza, ma anche soltanto sul valore dei nostri piccoli grandi problemi familiari e di come per unirsi a volte basti - paradossalmente - un problema più grosso. Da affrontare insieme.Va da se che anche il paragone con Arthuir e il popolo dei Minimei del 28 giugno 2009 va rivisto.Insomma, la verità sta nel mezzo. Giudicate voi.
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