Lower Learning

Tom Willoman (Jason Biggs) è il frustrato e depresso vice direttore della “Geraldine Ferraro”, scuola elementare che detiene il non invidiabile record del più basso livello di apprendimento dell’intero stato. Non potrebbe essere altrimenti con un preside che ricatta genitori e studenti, usa gli alunni come schiavetti al suo esclusivo servizio e con maestri sopra le righe che totalmente disinteressati al destino della scuola sfogano lì dentro le loro frustrazioni piuttosto che insegnare. Ma quando tutto sembra ormai compromesso e la chiusura ormai imminente, arriva Rebecca Seabrook (Eva Longoria Parker), ex sogno impossibile di Tom ai tempi del liceo, ora ispettrice del dipartimento scolastico, che sfruttando il suo ascendente su di lui lo persuade ad un ultimo disperato tentativo per salvare quello strampalato istituto dalla chiusura. Ma quella mossa scatenerà un’ardua battaglia senza esclusione di colpi tra due opposte fazioni. Da una parte Rebecca e Tom, che finalmente sembra aver trovato qualcosa per cui vale la pena di lottare, e dall’altra i fedelissimi del preside Harper Billings (Rob Corddry), che avendo falsificato i conti della scuola, ha più interesse che questa venga chiusa piuttosto che rimanga in funzione. Si apprezza il fatto che non sia ambientata, con quasi sempre accade, in un college, nonché il tentativo di spostare, anche se davvero con scarso successo, il piano della comicità più sui dialoghi che sulle situazioni. Tuttavia, malgrado il cast interessante composto da personaggi con un potenziale comico non indifferente, la storia è troppo piatta, senza ritmo e esageratamente surreale. In aggiunta il fondo malinconico che impera praticamente sempre rovina sul nascere le poche battute e situazioni decentemente in grado di strappare qualche risata, o almeno qualche sorriso. Qualcosa si muove nel finale, ma quando ormai è troppo tardi.