rustiko
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venerdì 27 giugno 2008
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ritorno alle origini
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L'incredibile Hulk, ovvero, il ritorno alle origini. Chi aveva in mente l'Hulk precedente e si aspettava un sequel è stato "positivamente" deluso. Infatti, questo Hulk è un tuffo nel passato per tutti coloro che hanno conosciuto ed amato l'eroe attraverso i telefilms degli anni '70-'80. Nulla da dividere col film precedente, basato sullo psico-dramma del protagonista e del padre, con numerosi feedback nella remota infanzia di Hulk. In questo film la suspance è legata molto semplicemente alle continue fughe cui è costretto (e relativi inseguimenti del Generale, un sorprendentemente cattivo William Hurt), proprio come nella serie televisiva. Ovviamente grande spazio agli effetti speciali (nel film precedente a volte poco realistici, vedi i mega-balzi di Hulk nell'atmosfera.
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L'incredibile Hulk, ovvero, il ritorno alle origini. Chi aveva in mente l'Hulk precedente e si aspettava un sequel è stato "positivamente" deluso. Infatti, questo Hulk è un tuffo nel passato per tutti coloro che hanno conosciuto ed amato l'eroe attraverso i telefilms degli anni '70-'80. Nulla da dividere col film precedente, basato sullo psico-dramma del protagonista e del padre, con numerosi feedback nella remota infanzia di Hulk. In questo film la suspance è legata molto semplicemente alle continue fughe cui è costretto (e relativi inseguimenti del Generale, un sorprendentemente cattivo William Hurt), proprio come nella serie televisiva. Ovviamente grande spazio agli effetti speciali (nel film precedente a volte poco realistici, vedi i mega-balzi di Hulk nell'atmosfera... un po' puerili), ed a vere scene di attacco militare. Discorso a parte merita la recitazione dei protagonisti, il sempre strepitoso Edward Norton, unico nell'esprimere la follia della sofferenza con il solo sguardo, e l'ineffabile Tim Roth, duro, cattivo, animale (...letteralmente). Poi, e poi.. c'è lei, Liv Tyler, bella da fare rabbia: i primi piani trasudano amore profondo per Hulk, e da soli valgono il prezzo del biglietto. Grande pezzo da entertinement, destinato ad un sequel, come lascia intendere la scena finale, in cui il Generale, sconfitto, si sbronza mentre riceve la proposta di formare una "squadra" di mostri anti-Hulk... Lo consiglio a tutti, davvero!
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patrickbateman47
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mercoledì 10 febbraio 2010
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triste
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Film mediocre che parte in maniera frettolosa ma almeno dinamica successivamente i ritmi si rallentano sempre di più con dialoghi noiosissimi e davvero insipidi,per smorzare la noia Leterrier mette in scena rocambolesche scene d'azione così che lo spettatore si svegli da torpore ritornandoci immediatamente al finire dell'action,Norton e Tyler abbastanza bravi,Roth e Hurt un pò meno,buone le musiche anche se assomigliano a quelle del primo Hulk,l'attore che interpreta invece Samuel Sterns futuro Leader è una faccia da pirla come pochi non so dove abbiano trovato un simile personaggio,infine quello che dovrebbe essere il piatto forte,ovvero gli effetti speciali, sono davvero mediocri la cgi è gommosa fasulla sembrano usciti da un videogioco,oserei dire di serie B per un blockbuster di quella portata.
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Film mediocre che parte in maniera frettolosa ma almeno dinamica successivamente i ritmi si rallentano sempre di più con dialoghi noiosissimi e davvero insipidi,per smorzare la noia Leterrier mette in scena rocambolesche scene d'azione così che lo spettatore si svegli da torpore ritornandoci immediatamente al finire dell'action,Norton e Tyler abbastanza bravi,Roth e Hurt un pò meno,buone le musiche anche se assomigliano a quelle del primo Hulk,l'attore che interpreta invece Samuel Sterns futuro Leader è una faccia da pirla come pochi non so dove abbiano trovato un simile personaggio,infine quello che dovrebbe essere il piatto forte,ovvero gli effetti speciali, sono davvero mediocri la cgi è gommosa fasulla sembrano usciti da un videogioco,oserei dire di serie B per un blockbuster di quella portata.
Mentre l'Hulk di Ang Lee era riflessivo ed analizzava la psiche di Banner/Hulk oltre che a farlo fronteggiare in edipici conflitti col padre,l'Hulk di Leterrier è un film vuoto,senza spessore,che cerca di riempire questi vuoti con le scene d'azione,non basta fare continue citazioni all'universo Marvel per fare un bel superhero-movie,l'intero film di Hulk sembra un pretesto per introdurlo al film dei Vendicatori,cosa che invece Iron Man non fa assolutamente affermandosi con una personalità propria senza il bisogno di far parte di qualcosa,Iron Man è un film completo in se stesso mentre Hulk no,la critica e gli incassi sta volta lo confermano eccome.
In fine il cameo di Stark si poteva evitare dato che così va a infangare un prodotto di serie A come Iron Man ma era necessario per il potenziale franchising,Robert Downey Jr e John Favreau hanno esternato il loro dubbi riguardante i Vendicatori,Favreau si è rifiutato di dirigerlo,Edward Norton si è tirato fuori dai giochi vedendo il deludente prodotto ha cui ha fatto parte,niente Hulk 2 e sopratutto niente Norton nei Vendicatori,la Disney ostacola il film The Avengers,il progetto comincia a vacillare siamo sicuri che vedrà mai la luce?
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hash_jar_tempo
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sabato 28 giugno 2008
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nel suo genere un buon film
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E' questo a mio parere un buon prodotto (dico prodotto perchè parliamo di cinema commerciale), frutto di un riuscito mix tra qualità (garantità da Norton) e fracasso made in USA.
L'Hulk di Ang Lee più "autoriale"? non mi pare proprio. Lee non ha rinunciato agli effetti speciali, non ha portato sul grande schermo un nuovo Ferrigno (anzi ha scelto un Eric Bana, noto per film decisamente modesti); il suo Hulk aveva l'effetto visivo di un cartone animato, troppo artificiale e dunque ridicolo.
Molto meglio, a mio parere, la versione di Leterrier.
Poi possiamo pure criticare la mania di ricorrere agli effetti speciali (con risultati spesso imbarazzanti, mi riferisco al recente "Io sono leggenda" che curiosamente è stato elogiato certi critici (ma forse era piaciuta l'idea che fine del mondo- o giù di lì- fosse stata causata dai perfidi amerikani), ma questo è un altro discorso che riguarda un certo modo di intendere il cinema più che la specifica versione di Hulk di cui stiamo parlando.
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tony montana
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lunedì 25 ottobre 2010
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adrenalinico omaggio al serial
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Per sfuggire ai militari, che vorrebbero riprodurne i poteri per farne delle armi, il dottor Bruce Banner si è rifugiato in Brasile per cercare una cura che possa liberarlo dal mostro che è in lui. Si trova però costretto suomalgrado ad appoggiarsi a Hulk per fronteggiare una nuova creatura distruttrice: Abominio…
A cinque anni di distanza dall’Hulk di Ang Lee, mai fino in fondo apprezzato da pubblico e critica, la Marvel (in collaborazione con la Universal) produce quello che idealmente vuole esserne il sequel ma che in fin dei conti assomiglia di più a una seconda versione cinematografica, non a caso più commerciale, più selvaggia, meno colossale e meno ricercata rispetto alla precedente, della genesi e delle successive gesta del mostro verde.
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Per sfuggire ai militari, che vorrebbero riprodurne i poteri per farne delle armi, il dottor Bruce Banner si è rifugiato in Brasile per cercare una cura che possa liberarlo dal mostro che è in lui. Si trova però costretto suomalgrado ad appoggiarsi a Hulk per fronteggiare una nuova creatura distruttrice: Abominio…
A cinque anni di distanza dall’Hulk di Ang Lee, mai fino in fondo apprezzato da pubblico e critica, la Marvel (in collaborazione con la Universal) produce quello che idealmente vuole esserne il sequel ma che in fin dei conti assomiglia di più a una seconda versione cinematografica, non a caso più commerciale, più selvaggia, meno colossale e meno ricercata rispetto alla precedente, della genesi e delle successive gesta del mostro verde. Una versione che prova ad avvicinarsi con maggiore decisione al fumetto d’origine e che strizza l’occhio all’omonima serie televisiva di fine anni ’70 (si noti il cameo di Lou Ferrigno, che peraltro era apparso fugacemente anche in HULK e quello – ovviamente indiretto – di Bill Bixby). Se HULK era un ibrido fra l’action-movie e il dramma intimista, L’incredibile Hulk è un film d’azione da bere tutto d’un fiato. Un prodotto che sicuramente si avvicina più del predecessore ai gusti e alle esigenze del pubblico giovane e giovanissimo, ma è anche e soprattutto un’opera complessivamente valida e funzionale, ancorché non eccezionale. Così com’era accaduto con il prototipo, anche questa volta la pellicola è dotata di un prologo particolarmente efficace e ben strutturato, che racconta (riassume) per mano di un montaggio estremamente serrato la “nascita” del mostro e l’immediata necessità di Bruce Banner di guardarsi non solo da ciò che “vive” dentro di lui ma anche dal persecutorio Generale Ross, sino ad un’inevitabile fuga. Pochi metri di pellicola che ci preparano adeguatamente a rapportarci, entro una manciata di minuti, con quella che è la base tematica del film, ossia la ricerca da parte di Banner di una cura che metta fine alle sue estenuanti metamorfosi, dandogli così la possibilità di rimpadronirsi della sua vita di un tempo. Dietro la macchina da presa abbiamo questa volta il francese Louis Letterier, che dimostra di saper imprimere ritmo, vivacità e la giusta dose di estro visivo alla narrazione, nonostante si senta la mancanza di un filo di suspense in più al momento giusto (ma i tagli imposti dalla produzione potrebbero aver influito). E se la prima apparizione di Hulk è ben costruita e rappresenta sicuramente la miglior sequenza del film, in un paio di altri frangenti siamo dalle parti del ridicolo involontario, ancorché perdonabile in prodotti di questo tipo. L’Hulk digitale (e successivamente Abominio) è apprezzabile, e la fotografia di Peter Menzies Jr lo aiuta a integrarsi in modo convincente con gli scenari reali e gli attori in carne ed ossa (meglio di quanto non fosse accaduto con la “creatura” di Ang Lee). Gli interpreti si rivelano tutti all’altezza del loro compito, e in mezzo a loro il bravo Edward Norton si dimostra sicuramente più adatto al ruolo di protagonista rispetto al suo predecessore Eric Bana. In più, Norton ha il “merito” di regalarci, per la gioia dei nostalgici dell’Incredibile Hulk televisivo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, due occhi verdi in stile Bill Bixby sbarrati nella penombra.
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ultimoboyscout
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venerdì 18 febbraio 2011
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il potere in agguato.
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Molto più bello e convincente della precedente versione interpretata da Eric Bana, anche perchè il film ricorda meglio la famosissima serie TV e ne è più vicino per atmosfere. Belli gli effetti speciali, buona la storia e quando serve l'azione. Ma questo Hulk è decisamente riuscito perchè è particolarmente riuscito Bruce Banner. Grande merito a Norton che ci trasporta con efficacia nell'uomo prima che nell'uomo verde, facendoci un quadro intimo e psicologico e sentimentale di Banner ma altrettanto psicologico e sentimentale di Hulk, riuscendo spesso ad umanizzarlo. In più c'è Roth, davvero ottimo nella sua parte, così diabolico e folle.
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Molto più bello e convincente della precedente versione interpretata da Eric Bana, anche perchè il film ricorda meglio la famosissima serie TV e ne è più vicino per atmosfere. Belli gli effetti speciali, buona la storia e quando serve l'azione. Ma questo Hulk è decisamente riuscito perchè è particolarmente riuscito Bruce Banner. Grande merito a Norton che ci trasporta con efficacia nell'uomo prima che nell'uomo verde, facendoci un quadro intimo e psicologico e sentimentale di Banner ma altrettanto psicologico e sentimentale di Hulk, riuscendo spesso ad umanizzarlo. In più c'è Roth, davvero ottimo nella sua parte, così diabolico e folle. E lo sconfinamento di Tony Stark nel finale è tanto magnifico quanto sibillino.
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kondor17
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mercoledì 1 aprile 2015
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parte bene ma si perde
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Ho rivisto ieri sera questo film, che credevo non aver mai visto. Mi sbagliavo, forse l'avevo rimosso. Un bel l'inizio, dove Banner si nasconde in Brasile, vivendo nelle favelas e lavorando in una fabbrica di succhi di frutta. Con cardiofrequenzimetro al polso, cerca di controllare le pulsazioni anche grazie ad un duro allenamento ed a un maestro d'armi. Ma una goccia del suo sangue infetto finisce in una bottiglia che atterra negli usa, causando la morte di un anziano per via dei raggi gamma. Ha inizio la caccia all'uomo. Il generale Ross, padre di Elisabeth, la scienziata amata e collega di Banner, dispiega corpi speciali armati fino ai denti e assume un losco e ambizioso mercenario, Tim Roth, che pur di tener testa a Hulk, si sottopone ad un esperimento per aumentare forza e agilità, diventando il supersoldato tanto caro al generale.
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Ho rivisto ieri sera questo film, che credevo non aver mai visto. Mi sbagliavo, forse l'avevo rimosso. Un bel l'inizio, dove Banner si nasconde in Brasile, vivendo nelle favelas e lavorando in una fabbrica di succhi di frutta. Con cardiofrequenzimetro al polso, cerca di controllare le pulsazioni anche grazie ad un duro allenamento ed a un maestro d'armi. Ma una goccia del suo sangue infetto finisce in una bottiglia che atterra negli usa, causando la morte di un anziano per via dei raggi gamma. Ha inizio la caccia all'uomo. Il generale Ross, padre di Elisabeth, la scienziata amata e collega di Banner, dispiega corpi speciali armati fino ai denti e assume un losco e ambizioso mercenario, Tim Roth, che pur di tener testa a Hulk, si sottopone ad un esperimento per aumentare forza e agilità, diventando il supersoldato tanto caro al generale. Banner, sotto le spoglie di mr. Green, intrattiene messaggi criptati con mr. Blue e riesce a raggiungere e ad infiltrarsi, in maniera rocambolesca e corrompendo l'usciere Lou Ferrigno, travestendosi da pizza call, negli uffici di Elisabeth e di venire quindi in possesso dei dati del suo sangue, che trasmette a mr. Blue, che invece di studiarlo lo clona per scopi umanitari. Tutto il film si trascina così, Tra scene sciocche e strappalacrime - neanche l'amore riesce a fare, Banner, sennò mi spiaccica la bella Lyv - e ridicoli combattimenti, con lo zio Tom a far da primattore, perdendo via via paurosamente quota per scivolare nel ridicolo.. Un deciso passo indietro rispetto all'opera prima di Ang Lee, che io considero uno dei migliori tra tutti i Marvel. Anche gli attori si perdono per strada, alla fine solo Edward Norton si salva. voto 5-
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fedeleto
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domenica 14 giugno 2015
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hulk spacca
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Lo scienziato Bruce Banner dopo essersi sottoposto a esperimenti di raggi gamma che lo hanno trasformato nel gigante verde soprannominato Hulk fugge in Brasile.Braccato dalla potenza militare e dal generale Ross (William Hurt) si ritroverà a dover fronteggiare la sua armata e il terribile esperimento di uno dei suoi uomini trasformatosi in un abominio.Louis Leterrier (danny the dog, the transporter) dirige un film un po troppo frenetico (banner non fa che scappare dall inizio alla fine) che inizia con semplici flashback per far intuire la storia e prosegue similmente su quello stesso ritmo.Ha poco a che spartire con l'hulk di Ang lee (grazie al cielo) e la lotta finale con Abominio merita la visione.
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Lo scienziato Bruce Banner dopo essersi sottoposto a esperimenti di raggi gamma che lo hanno trasformato nel gigante verde soprannominato Hulk fugge in Brasile.Braccato dalla potenza militare e dal generale Ross (William Hurt) si ritroverà a dover fronteggiare la sua armata e il terribile esperimento di uno dei suoi uomini trasformatosi in un abominio.Louis Leterrier (danny the dog, the transporter) dirige un film un po troppo frenetico (banner non fa che scappare dall inizio alla fine) che inizia con semplici flashback per far intuire la storia e prosegue similmente su quello stesso ritmo.Ha poco a che spartire con l'hulk di Ang lee (grazie al cielo) e la lotta finale con Abominio merita la visione.Edward Norton è perfetto nel ruolo di Banner, ma ad ogni modo manca quel qualcosa che potrebbe renderlo epico.Banner non soffre solo per una donna, ma per la sua identità, che potrebbe anche farlo sfociare in crisi, e questo aspetto lo si dimentica, Banner fugge da Hulk o da se stesso? Buono comunque il finale, ma ad ogni modo si poteva fare di meglio.Magistrale Tim Roth.Da vedere per una serata senza impegni.
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vighi
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lunedì 15 maggio 2017
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l'originale hulk dei primi fumetti era meglio
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Leggevo tutti i fumetti marvel negli anni 70 e ne ero appassionato. Non per recensire il film ma per censurare l'interpretazione del supereroe nel film, col ricordare il primo hulk della Marvel che come tale ha avuto storia lunga. Il mostro era un uomo di circa 2 mt. di altezza quindi con dimensioni piu vicine agli uomini normali. La propria forza era notevolissima ma non era considerata la maggiore del mondo marvel..Per esempio Thor era considerato dalla stessa Marvel piu potente di Hulk. Ritengo sarebbe stato piu' godibile rifarsi a quell'hulk e non a questo. Insomma un eroe con qualche limite umano in piu avrebbe migliorato la storia e avvinto di piu. Ricordiamo hulk della fortunata série tv anni 70 con Lou ferrinho!
Ritengo poi l'uso della realta virtuale troppo esagerato nel film.
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Leggevo tutti i fumetti marvel negli anni 70 e ne ero appassionato. Non per recensire il film ma per censurare l'interpretazione del supereroe nel film, col ricordare il primo hulk della Marvel che come tale ha avuto storia lunga. Il mostro era un uomo di circa 2 mt. di altezza quindi con dimensioni piu vicine agli uomini normali. La propria forza era notevolissima ma non era considerata la maggiore del mondo marvel..Per esempio Thor era considerato dalla stessa Marvel piu potente di Hulk. Ritengo sarebbe stato piu' godibile rifarsi a quell'hulk e non a questo. Insomma un eroe con qualche limite umano in piu avrebbe migliorato la storia e avvinto di piu. Ricordiamo hulk della fortunata série tv anni 70 con Lou ferrinho!
Ritengo poi l'uso della realta virtuale troppo esagerato nel film. Quasi piu simile ad un cartoon. Anche sorti questi Punto di vista sarebbe stato meglio fare interpretare hulk ad un attore in carne ed ossa (vd. "la cosa" nei Fantastici 4").
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matteo fedele
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giovedì 23 febbraio 2012
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incredibile no, supereroico
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Sequel solo apparente dell'introspettivo ed elegante Hulk di Ang Lee(2003), il film di Letterier riesce a catturare di più lo spettatore. Il prodotto non è certo tra i migliori che la Marvel movies abbia sfornato, ma è degno di apprezzamento. Edward Norton è cento volte meglio del figlio di Priamo Eric Bana, perchè ci presenta un Banner più scienziato che palestrato, pronto a dipanarsi in un'intricata baraccopoli brasiliana e a tentare di reprimere l'impulso spaccatutto dello Sfregio Verde. Il cattivo è il discreto Tim Roth, che alla fine assume le sembianze di un simpaticamente abominevole Abominio, ma riesce solo a pareggiare con il padre di Bruce di cui ci parlò Lee(Ang).
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Sequel solo apparente dell'introspettivo ed elegante Hulk di Ang Lee(2003), il film di Letterier riesce a catturare di più lo spettatore. Il prodotto non è certo tra i migliori che la Marvel movies abbia sfornato, ma è degno di apprezzamento. Edward Norton è cento volte meglio del figlio di Priamo Eric Bana, perchè ci presenta un Banner più scienziato che palestrato, pronto a dipanarsi in un'intricata baraccopoli brasiliana e a tentare di reprimere l'impulso spaccatutto dello Sfregio Verde. Il cattivo è il discreto Tim Roth, che alla fine assume le sembianze di un simpaticamente abominevole Abominio, ma riesce solo a pareggiare con il padre di Bruce di cui ci parlò Lee(Ang). Il generale Thaddeus "Thunderbolt" Ross è baffuto, ferreo e convincente come lo era nel 2003, ma la sceneggiatura non gli vuole proprio concedere un ruolo più incisivo. Anche la sua adorata pupilla Betty è convincente come lo era stata nella pellicola precedente, porta a termine il suo compito ma francamente non riesce a farsi volere neanche un po' di bene dallo spettatore.
Scandisce il film una scritta che riporta i "giorni senza incidenti" per Banner. Il personaggio potrà evitare "incidenti" e mostrarsi al cinema per dare corpo a una vera saga(che ogni eroe dei fumetti merita)? Letterier non da alcuna anticipazione(salvo la scena dopo i titoli di coda con il generale e Stark/Downey Jr. che preannuncia "Avengers"). Speriamo che, se la saga continuerà, sia in grado di farlo con risultati migliori. L'Hulk di Lee(Stan), Pak, Loeb e tanti altri merita molto di più.
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regi1991
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martedì 4 settembre 2012
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tanto hulk che copre i difetti
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Bruce Banner vive in una favelas in Brasile come rifugiato. Si trova lì da 5 anni; dopo un esperimento che lo aveva esposto alle radiazioni gamma, Bruce si trasformò in un mostro e colpì sia la sua ragazza Betty Ross che il padre di lei, il generale Ross, che è tuttora alla ricerca di Banner, il quale fuggì la notte stessa. Scoperto dove si trova, il generale Ross manda una squadra capitanata dall'ex marine Emil Blonsky per catturare Bruce, ma quest'ultimo dopo una fuga a piedi si trasforma nel mostro verde, si sbarazza della squadra speciale e fugge. Banner, sotto lo pseudonimo Mr. Green, si tiene costantemente in contatto con un misterioso Mr. Blue che dice di poter trovare una cura; ma Bruce dovrà inviargli i dati dell'esperimento e dovrà quindi tornare nel laboratorio dove avvenne l'incidente per recuperarli.
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Bruce Banner vive in una favelas in Brasile come rifugiato. Si trova lì da 5 anni; dopo un esperimento che lo aveva esposto alle radiazioni gamma, Bruce si trasformò in un mostro e colpì sia la sua ragazza Betty Ross che il padre di lei, il generale Ross, che è tuttora alla ricerca di Banner, il quale fuggì la notte stessa. Scoperto dove si trova, il generale Ross manda una squadra capitanata dall'ex marine Emil Blonsky per catturare Bruce, ma quest'ultimo dopo una fuga a piedi si trasforma nel mostro verde, si sbarazza della squadra speciale e fugge. Banner, sotto lo pseudonimo Mr. Green, si tiene costantemente in contatto con un misterioso Mr. Blue che dice di poter trovare una cura; ma Bruce dovrà inviargli i dati dell'esperimento e dovrà quindi tornare nel laboratorio dove avvenne l'incidente per recuperarli. Tornato al suo vecchio paese, si rifugia dall'amico Stanley e lavora nella sua pizzeria fino a quando incontra Betty e si nasconde da lei. Nel frattempo il generale Ross convince Blonsky a farsi iniettare il siero del supersoldato (riferimenti al primo vendicatore), che lo aiuterebbe a potenziarsi per tenere testa a Hulk. I soldati fanno quindi irruzione alla Culver University dove si trovano Betty e Bruce per tentare nuovamente la cattura di lui. Qui Emil si dimostra superiore al resto della squadra, ma di gran lunga inferiore a Hulk, che si sbarazza facilmente della squadra speciale e salva Betty dall'esplosione di un elicottero. Blonsky si fa iniettare più siero e si rimettono sulle tracce di Bruce e la sua amata, i quali sono a New York per tentare la guarigione da Mr. Blue (scienziato Samuel Sterns). Il tentativo sembra riuscire, ma arrivano il generale Ross e Blonsky, che si fa iniettare il sangue di Bruce da Sterns e si trasforma in una creatura simile ad Hulk chiamata Abominio. La nuova creatura semina il panico e Hulk, fallita la guarigione, affronta Blonsky, sembra però avere la peggio in uno scontro devastante. Hulk spacca devvero!!! La regia di Leterrier è di minor effetto, come il montaggio che non sembra essere curato in dettaglio. Attori non al massimo dello splendore, ma il tutto è messo in ombra dalla straordinaria presenza del mostro verde che nelle scene d'azione vale tutto il prezzo del biglietto. La storia è diversa dall'Hulk di Ang Lee, in Leterrier troviamo più azione mentre in Lee più approfondimento della storia e del personaggio in se. Due film non proprio paragonabili, ma se si parla di Hulk allora questo supera la pellicola del 2003 nel suo genere, proprio perchè il personaggio Hulk della Marvel ci mostra tanta azione, che mancava con Ang Lee. Il film sarebbe appena sufficiente, ma è salvato dalle scene del mostro che ci fa davvero apprezzare Hulk e che porta questa trasposizione ad essere ottima nel suo genere. 4 stelle!
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