Iron Man |
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Un film di Jon Favreau.
Con Robert Downey Jr., Terrence Howard, Jeff Bridges, Shaun Toub, Gwyneth Paltrow.
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Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 126 min.
- USA 2008.
- Universal Pictures
uscita giovedì 1 maggio 2008.
MYMONETRO
Iron Man ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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IRON MAN è già nella storia
di Vittorio di MonzaFeedback: |
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domenica 4 maggio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tony Stark (Robert Dawney Jr.) è uno scenziato ultra-milionario, donnaiolo e senza scrupoli, a capo della più grande industria americana di armi (l'azienda di famiglia Stark Enterprises), che rifornisce, tra l'altro, il governo degli Stati Uniti. Durante un viaggio di affari in Afghanistan dove si reca per presentare e vendere per qualche milione di dollari l'ultima ultra-tecnologica arma inventata dalla sua azienda, Stark viene rapito da un gruppo di ribelli locali ed imprigionato in una grotta sottoerranea. Nel corso dell'agguato rimane gravemente ferito al cuore, e viene curato da Yinsen (Shaun Toub), un scienziato nonché medico tenuto anch'egli in prigionia dai ribelli, che lo salva impiantandogli nel petto un rudimentale ma al tempo stesso rivoluzionario marchigegno. Raza, il capo dei ribelli (interpretato da Faran Tahir), promette a Stark la libertà in cambio della costruzione di una potente arma distruttrice. Stark non ha scelta ma capisce ben presto che, una volta portato a termine ciò che gli è stato richiesto di fare, verrà in ogni caso ucciso. Decide così, con l'aiuto di Yinsen, di costruire non già l'arma che gli è stata commissionata dai terroristi, ma un'altra, l'unica che gli permetterà di uscire vivo dalla sua prigione: il prototipo di un'armatura d'acciao che gli permette addirittura di...volare. Stark evade facilmente dalla grotta ove è imprigionato e riesce a far ritorno negli Stati Uniti, ma quello che ritorna nel paese a stelle e strisce non è il cinico e affarista uomo di prima, ma una persona completamente diversa, profondamente segnato dall'esperienza vissuta e confortato dalla bellissima assistente Pepper (Gwyneth Paltrow), deciso ora a mettere a disposizione la propria scienza ed il proprio impero non già per la fabbricazione di armi distruttive per l'uomo ma per tutt'altri fini, al servizio dei più deboli. Il prototipo creato nella grotta sperduta diventa così una tuta in ghisa e d'oro tecnologicamente iper-avanzata, dotata delle armi più sofisiticate, capace di far volare ad altitudini spaziali colui che la indossa: Iron Man. Stark però dovrà fare i conti con il cattivo di turno, il suo socio in affari Obadiah Stane (Jeff Bridges), deciso a tutto pur di far fuori Stark e di impossessarsi del suo impero per continuare a vendere le armi ai terroristi di tutto il mondo. Che dire? Iron Man, ovvero Robert Dawney Jr, il supereroe che non ti aspetti. L'attore newyorkese, che negli ultimi anni ha fatto parlare di sé sui rotocalchi hollywodiani più per i suoi problemi con alcool e droga che per le sue performance di attore, è il protagonista di questa ennesima trasposizione cinematografica di uno dei tanti supereroi dei fumetti comis creati da Stan Lee (che anche in questo film non manca di regalarsi uno sfuggente cameo). Scelta coraggiosa quella della Marvel, essendo Robert Dawney Jr. del tutto nuovo nel genere, ma che si è rivelata del tutto azzeccata. Davvero convincente è infatti la sua interpretazione nei panni di Tony Stark, il protagonista "umano" del film che diventa il supereroe Iron Man. Così come è assolutamente strepitoso - ma questa non è una novità - un quasi irriconoscibile Jeff Bridges nei panni del villain di turno. La stessa Gwyneth Paltrow, nei panni dell'assistente di Stark, pare finalmente tornata in splendida forma, perlomeno fisica (come attrice non è mai stata un granchè, e negli anni 2000, dopo l'Oscar vinto nel 1998 per Shakespare in love, pare non avere azzeccato un film e un ruolo). A dirigere, la Marvel (che dopo il strepitoso successo planetario della trilogia di Spiderman ora può permettersi di produrre film, e questo è solo il primo) ha chiamato Jon Favreau, noto ai più come attore piuttosto che come regista (suoi comunque i recenti e ben oltre sopra la media, Elf e Zathura), ma che comunque fa il suo regalandoci anzitutto un supereroe che non si tarda ad amare e un villain che non si tarda a detestare, cosa non di poco conto per un film di questo genere. La sceneggiatura è semplice, forse banale, ma ciò non gusta di certo e se il contorno è - come in effetti è - di livello, costituisce anzi un ulteriore punto di forza della pellicola. Ma a ben vedere qualcosa di sottile c'è anche nella trama di Iron Man: il volere distruggere le armi del mondo avvalendosi della più potente arma mai inventata al mondo è di certo una (apparente?) contraddizione. Per il resto siamo al pure entertainment. Chi ha amato i vari Spiderman, Hulk, X-Men e Fantastic Four (solo per citarne alcuni) non rimarrà certo deluso da questo nuovo gioiellino della Marvel. Gli effetti speciali e visivi non sono certo ai livelli di spettacolarità, tanto per fare un esempio, di Spiderman, ma restano comunque di ottima fattura: l'armatura rossa e oro di Iron Man è uno spettacolo per gli occhi e i suoi voli in cielo emozionano come forse nemmeno Superman era riuscito a fare. Il pubblico americano ha mostrato di gradire, anzi, di più. Non solo la media-voto della pellicola sul sito-bibbia del cinema USA (nonché mondiale) imdb.com è già altissima (quasi 8.5/10), ma al primo weekend di programmazione il film ha raggiunto incassi stratosferici che vanno ben oltre ogni più rosea aspettativa, con la astronomica cifra di più di 104 milioni di dollari in soli 3 giorni di programmazione, che fanno diventare quello di Iron Man il secondo miglior esordio di sempre per un cinefumetto non sequel al botteghino USA (dopo Spiderman). Le prime fonti ufficiali parlano poi, se si considerano gli incassi di tutto il mondo in questo primo weekend di programmazione, di cifre oltre i 200 milioni di dollari. Iron Man è già nella storia. È presto per dire se in quella del cinema, di certo lo è già in quella del box office cinematografico.
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