Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo

Sala piena...posti del tutto esauriti...persone che, entrando, sono state costrette ad uscire subito dopo, col volto affranto, quasi deluse per non essere arrivate all'appuntaento con Sparrow & Co. un pò prima dell'inizio dello spettacolo,grazie al "sold out" che molti cinema italiani (e non solo) hanno registrato, anche in questo week-end, per "Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo", l'ultimo (o forse no) capitolo della trilogia di Verbinski, divenuta quasi una leggenda cinematografica. Per il secondo fine settimana di fila, l'incasso al botteghino italiano è stato eccezionale, portando il film a quasi 13 milioni d'euro (con grande felicità di Jerry Bruckheimer, produttore della trilogia piratesca); le altre pellicole in uscita sono state costrette a guardare, quasi con invidia, le sale stracolme di gente rapita dal fascino dell'avventura e delle battaglie ai confini del mondo, osservando con duro realismo solo pochi, che non essendo riusciti a trovare posto per il film di Verbisnki, sono stati costretti (non sapendo cos'altro fare in una piovosa domenica) ad accontentarsi di film coprimari, anche se di tutto rispetto. "Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo" lo si può dividere in due distinte parti; nella prima, la quale si incentra sulla speranza di riportare Jack nel mondo dei vivi, di riunire la fratellanza piratesca e mettere di nuovo insieme i leggendari pezzi da otto, l'azione, che aveva caratterizzato da subito gli altri due precedenti episodi, lascia spazio a lunghi dialoghi, che, per chi non ricordi bene o ancor peggio non abbia visto "La maledizione del forziere fantasma" risultano quasi incomprensibili, visto che il film si apre da dove si era invece chiuso il suo predecessore. Nella seconda, invece, ecco le spettacolari battaglie (Pirati vs. Inglesi) sui mari, e i memorabili duelli (Sparrow vs. Jones)che risvegliano l'attenzione dello spettatore, facendogli vivere in prima linea la tensione e il fascino al tempo stesso delle lotte in mare (memorabile per effetti speciali lo scontro tra la Perla Nera e l'Olandese volante). Ancora una volta si dimostra alquanto impeccabile l'interpretazione di Johnny Deep, tornato per la terza volta a vestire i panni del simpatico e buffo pirata caraibico, affiancato da una bellissima Keira Knightley e da un convincente Mastro Turner (Orlando Bloom), alle prese con l'irrefrenabile desiderio di liberare il padre (Sputa-fuoco Bill dalla maledizione dell'Olandese volante). E come non ricordare Geoffrey Rush ( di nuovo nei panni di un redivivo e redento capitan Barbossa)e Chow Yun-Fat (nuovo nella saga di Verbinski). Film fantastico, sceneggiatura impeccabile, regia senza macchia, effetti da urlo... La trilogia, prodotta dalla Disney, sembra doversi chiudersi così, anche se, a mio avviso, credo che Verbinski e Bruckheimer ci regaleranno un nuovo e (stavolta conclusivo) episodio, che noi, appasionati di cinema, attenderemo con speranza... in fondo, a chi non piacerebbe salpare di nuovo per un'altra avventura "Ai confini del mondo?"